Teatro Verdi di Padova. Omaggio ad una voce sempreviva

Articolo di: 
Livia Bidoli
Teatro Verdi di Padova

A Padova si entra e si incontra quasi subito la Cappella di Giotto, col suo cielo stellato blu lapislazzulo, ovvero la Cappella degli Scrovegni, ed accanto l'arena romana che doveva essere molto piu' imponente: un teatro come quello ora di Verona. Superati gli Eremitani con gli affreschi del Mantegna, si raggiunge il bel Teatro Verdi, luogo di debutti celebri, come quello dell'omaggio dello scorso 27 aprile: Lucia Valentini Terrani, di cui quest’anno ricorre il 26° anniversario della morte (Seattle, 11 giugno 1998), una delle più grandi belcantiste italiane del Novecento. Per questo anniversario, l'amica e cantante Katia Ricciarelli ha partecipato all'evento serale.

Sul palcoscenico un'orchestra di Dottori in Musica, ovvero l’Orchestra ASCLEPIO “Medici per la Musica” diretta da Alberto Martini ed il soprano Selene Zanetti. La Sinfonia n. 6 in fa maggiore Op. 68, Pastorale di Ludwig Van Beethoven (1770-1827) è stata eseguita dall'Orchestra con Alberto Martini a suonare e dirigere con grande perizia ed entusiasmo. La Asclepio Orchestra, formata da sanitari di provenienza veneta, trentina, emiliana e umbra, è stata diretta sin dalla fondazione dal Maestro Dr. Alois Saller, è nata a Padova nel 2013, con l'obiettivo di portare la musica ai malati dell'Azienda ospedaliera, e  lo scorso 30 Ottobre è stata diretta proprio dal Maestro Alberto Martini presso il Teatro Ristori di Verona.

Alberto Martini è Primo Violino di Spalla, con le più importanti orchestre in Italia e con i più grandi Direttori. Nel 2009 ha fatto il suo debutto come solista nei concerti di W. A. Mozart per violino e orchestra nella prestigiosa sala Isaac Stern nella Carnagie Hall di New York. Dal 2008 a tutt’oggi è il direttore musicale e artistico de I Virtuosi Italiani che da più di 30 anni svolgono la loro apprezzata attività concertistica, prima nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico e ora al Teatro Ristori di Verona. Come direttore artistico ha collaborato con molte e importanti istituzioni in Italia: nel 2016 è stato nominato dalla Fondazione Cariverona direttore artistico del Teatro Ristori di Verona, incarico che ricopre tutt’ora, organizzando diverse rassegnedi primissimo piano musicale. Il Maestro suona su un prezioso strumento costruito da Enrico Ceruti a Cremona nel 1840, perfettamente conservato e originale in tutte le sue parti, come quando uscì dal laboratorio e un arco Jean Adam detto “Grand Adam” del 1850 appartenuto al grande violinista Philippe Hirshhorn, oltre che su un magnifico violino costruito da Ferdinando Gagliano a Napoli nel 1765. L’attività discografica è ricchissima con più di 60 CD registrati per Deutsche Grammophon, Warner Classics – Erato, Sony, CPO, Chandos, Emi, Naxos, Dynamic, Verany, Tactus.Nel 2021 ha ricevuto il DIAPASON D’OR DE L’ANNEE 2021 per il CD WARNER CLASSICS – ERATO intitolato “AMICI & RIVALI”.

Il Maestro Martini ha dichiarato in proposito della serata omaggio: "Quando sono stato invitato a partecipare alla serata celebrativa di questa grande artista, racconta Alberto Martini, violino concertator, ho accettato subito con entusiasmo, anche se si inseriva in un periodo particolarmente denso d'impegni. Ho avuto il piacere di lavorare con la signora Valentini Terrani, negli anni novanta e ne conservo un ricordo indelebile, per il colore della sua voce e la sua sensibilità musicale. Sono poi onorato di tornare a collaborare con l’Orchestra Asclepio, che ritengo un esempio virtuoso di quanto la musica e l’arte, possano essere d’aiuto in ogni situazione, anche la più drammatica. Un’immensa gioia far musica con loro!"

Per degnamente omaggiare il mezzosoprano e contralto Lucia Valentini Terrani è stata invitata la coeva ed amica Katia Ricciarelli, soprano conosciutissimo, che troviamo qui in un inserto video con Claudio Abbado che le dirige assieme all'Orchestra del Teatro alla Scala, mentre cantano lo Stabat Mater di Pergolesi in una commovente ed eccellente esecuzione. Katia Ricciarelli ha ricordato con grande trasporto l'amica Terrani, con cui condivideva, già allora, una delle piu' raffinate e calde voci della lirica italiana: "che abbiamo inventato noi italiani con l'Orfeo di Monteverdi", come ricorda rispondendo al presentatore Leonardo Feltrin.

Selene Zanetti, lanciata dalla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera nel 2016 con il ruolo di Magda in The Consul di Giancarlo Menotti, ha studiato al Conservatorio Pollini di Padova e si è perfezionata con Raina Kabaivanska, frequentandop inoltre Masterclass di Paolo Vaglieri, Sem Cerritelli, Katia Ricciarelli. Nel 2017 ha debuttato come Mimì ne La Bohème a La Fenice di Venezia; nel 2019, nello stesso ruolo è tornata alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera e anche alla Staatsoper di Stoccarda. A Monaco di Baviera le viene anche affidato il ruolo di Marie in Die verkaufte Braut di Bedrich Smetana, nello stesso 2019, a riprova del suo talento confermato dall'Opera Bavarese. L'anno prosegue alla Bayerische Staatsoper con un successo clamoroso nella Turandot con Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, dove impersona il ruolo drammatico di Liu'; nel 2020, a Monaco, sarà anche nel cast di The Seven Deaths of Maria Callas dell'artista serba Marina Abramovic. Seguono nella lista dei debutti a teatro, l'Opéra Garnier di Parigi ed il San Carlo di Napoli.

In particolare, la prima volta che ascoltai Selene Zanetti vidi fu proprio a Monaco di Baviera nel 2018 alla Bayerische Staatsoper per il Parsifal con Jonas Kaufmann nel ruolo principale, Kirill Petrenko a dirigere e Pierre Audi alla regia: era la seconda delle Fanciulle Fiore; in seguito come Liu' nella Turandot, come ricordato sopra. Una voce commovente e con tutti i toni e requisiti per un soprano lirico drammatico.

In questo centenario della morte di Giacomo Puccini, Zanetti rende omaggio al celebre compositore, considerato l’erede di Giuseppe Verdi, con due brani dello stesso Puccini da Gianni Schicchi: “O mio babbino caro” e da Tosca: “Vissi d’arte”. Ancora di Pietro Mascagni da Cavalleria rusticana: Intermezzo sinfonico e “Voi lo sapete, o mamma”. Il programma si conclude con  ⁠Charles Gounod da Romeo et Juliette: ”Je veux vivre”. Accalmatissima e con bis finale, Selene Zanetti è degna erede delle voci venete piu' cariche di arte e commozione.

Pubblicato in: 
GN27 Anno XVI 12 maggio 2024
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Titolo completo: 

Teatro Verdi di Padova

27 aprile ore 20.45 Presenta Leonardo Feltrin

Orchestra ASCLEPIO “Medici per la Musica” diretta da Alberto Martini

Sinfonia n. 6 in fa maggiore Op. 68, Pastorale di Ludwig Van Beethoven

soprano Selene Zanetti

Arie: da Gianni Schicchi di Puccini: “O mio babbino caro”; da Tosca: “Vissi d’arte”.Pietro Mascagni da Cavalleria rusticana: Intermezzo sinfonico e “Voi lo sapete, o mamma”. Il programma si conclude con ⁠Charles Gounod da Romeo et Juliette: ”Je veux vivre”.

Il concerto è organizzato dalla Fondazione Lucia Valentini Terrani Onlus e si avvale del Patrocinio del Comune di Padova e della collaborazione dell’Orchestra di Padova e del Veneto.

Il ricavato della serata sarà interamente devoluto a sostegno di progetti di ricerca scientifica in medicina.

I biglietti per la serata sono in vendita al Teatro Verdi - Prezzo dei biglietti: Platea, Palco di pepiano € 30; Palchi primo e secondo ordine € 25 ; Galleria € 10.

Per informazioni rivolgersi a: Biglietteria teatro Verdi tel. 049/87770213. Teatro Verdi di Padova

Fondazione Lucia Valentini Terrani