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Tissot al Bramante. La musa conturbante
Il secondo Ottocento con le sue plurimi fascinazioni, una vita tra Parigi e Londra abiti sontuosi e donne luccicanti e suadenti: James Tissot è vicino e coevo a Preraffaelliti e Impressionisti, divincolandosi da entrambi nel suo cammino di raffinato cantore dell'abito, dei contorni, dei fianchi delle sue modelle, con i loro preziosi accessori. Al Chiostro del Bramante dal 26 settembre 2015 al 21 febbraio 2016, la sua monografica a cura di Cyrille Sciama.
Se guardiamo due ritratti di donna, La signora in giardino (1883) di Giuseppe De Nittis e la coeva La lettura nel parco (1881) di James Tissot, scopriamo due figure di donne accomunate dalla ricchezza e dalla flesuosità dei tessuti eburnei ma, allo stesso tempo, ci rendiamo conto che la prima è una donna sicuramente sposata, pacata nei suoi desideri, con uno sguardo di attesa sicura di sé quanto di chi attende; la ragazza di Tissot è impertinente, con uno sguardo fugace, molto snob e porta due seducenti fiori, uno rosso, uno arancione, nell'incavo dello scollo. Lei, la musa che Tissot conosce a Londra nel 1876, compare anche nella seguente acquaforte Sera d'estate (1882), fulgida nell'anno stesso della morte, suicida e malata di tisi. Kathleen Newton è il nome di questa donna risplendente di un ardore libero; conturbante di donna adultera e divorziata, "dettaglio" che non ostacolò Tissot nell'amarla, sicuro della sua scelta. Una bellezza, quella dell'irlandese Kathleen Newton, lontana anni luce dall'emaciata e altrettanto suicida moglie di Dante Gabriel Rossetti, la celebre Elizabeth Siddal. In Kathleen vi è un amore per la vita rubicondo, come ne La colazione sull'erba (1881-1882) fino alla fine, anche quando posa per La convalescente (1880-1882), come se un ultimo bagliore gli si rivelasse nei graziosi tratti del volto, teneramente spenti.
Uno dei quadri più belli della mostra è certamente il ritratto di due donne in un giardino in fiore,- La primavera (1865) - a chiacchierare, mentre una ragazzina si appoggia ad un albero con la mano attaccata ad un ramoscello: le due altoborghesi, l'una in nero, snob e l'altra in bianco, col volto aggraziato, sono il pendant ideale di un altro quadro di vent'anni dopo, intitolato Le donne degli artisti (1885): ritraggono la medesima società, ma il secondo ha uno sguardo meno disarmato. La morte di Kathleen Newton, il ritorno a Parigi, gli hanno fatto capire quanto di superficiale c'è in questa mostra di abiti, sguardi rivolti come i suoi alla bellezza ed al costume come La più bella donna di Parigi (1883-85 - il quadro dela locandina della mostra) e, sebbene in Tissot la pittura è sempre amorevole con tutti i suoi protagonisti, i tratti più gentili sono rivolti tutti verso la donna.
Il quadro di lunga gestazione La figlia del guerriero (o il Convalescente), elaborato tra 1955 e la morte nel 1902, è sintomatico e preveggente della sua: accompagnato dalla sua musa Kathleen, accanto alla sedia a rotelle a forma di catafalco del malato, gli sguardi sono rassegnati alla dipartita, sia del vecchio sia di Kathleen che l'accompagna, e solo il ghigno dell'accompagnatore manifesta una certa vivacità. Il dipinto più romantico di tutti, il più pregno di una sostanza che andava a chiudere il regno della Regina Vittoria in Inghilterra, mentre la stagione della Belle Époque a Parigi ed i suoi café imperversava con il suo spirito dorato.