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USS Indianapolis. La naïveté di Van Peebles
M2 Pictures presenterà nelle sale cinematografiche italiane il 19 luglio 2017, la vera storia del più grande disastro navale degli Stati Uniti: USS Indianapolis. Prodotto da Micheal Mendelsohn, scritto da Carm Cannon e Richard R. Del Castro, la direzione è affidata al giovane regista, attore, produttore e scrittore Mario Van Peebles.
Van Peebles, regista indipendente incallito, è noto sia per aver realizzato serie pluripremiate come Empire, The Last Ship, Sons of Anarchy, Lost, Damages e Boss, sia film di successo come New Jack City, Posse - La leggenda di Jessie Lee e Panther, mostra le sue molteplici qualità in Alì, film di Micheal Mann candidato all’Oscar, dove ottenne grande successo per la sua interpretazione del ministro attivista Malcom X.
Nel luglio del 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, al capitano Charles McVay, Nicolas Cage, comandante dell’incrociatore americano USS Indianapolis, il più veloce e temuto della marina, viene affidata la missione top secret di trasportare una delle due bombe atomiche fino a Tinian Island. Durante il viaggio di ritorno, però, accade l’inevitabile, la Indianapolis subisce l’attacco di un sommergibile giapponese. Data la segretezza della missione, i segnali di soccorso furono ignorati e l’intero equipaggio, costituito da 1197 membri, rimase in balia delle acque del mare delle Filippine infestate dagli squali. Dopo 5 giorni infernali, un velivolo da pattugliamento della US Navy avvistò gli uomini, ridotti a non più di 317. Per nascondere le proprie colpe il governo americano chiamò a giudizio davanti alla Corte Marziale il capitano MacVay accusandolo di essere responsabile della tragedia.
Ogni episodio appartenente alla guerra, indipendentemente dal suo peso, ha lasciato una traccia in ognuno di noi, l’orrore e gli effetti saranno sempre presenti e visibili e basterà guardare negli occhi di chi ha vissuto quel periodo per percepire e sentire un dolore profondo ed infinito.
La pellicola, attraverso il racconto, di uno degli episodi che hanno segnato un’epoca, non solo ci mostra lo svolgimento dei fatti reali, con tutti gli intrighi politici e, perché no, anche dei comportamenti poco onorevoli da parte dei potenti, ma anche l’ingenuità mista a spavalderia di ragazzi, poco più che diciottenni, non perfettamente a conoscenza di ciò che stava accadendo attorno loro, il cui unico obiettivo era quello di mantenere la promessa fatta alla propria madre, fidanzata e famiglia di tornare sani e salvi, tema tutt’ora attuale.
Nonostante le buone speranze, Van Peebles non riesce nell’impresa, mettendo in scena una pellicola priva del giusto coinvolgimento emotivo in grado di suscitare sentimenti forti appartenenti ad una storia importante come questa. La commozione del dramma viene annientata da una serie di immagini inespressive e, sotto alcuni punti di vista, non del tutto veritiere.
La tensione, dovuta all’attacco e all’affondamento della nave, è surclassata dalla leggerezza con cui viene trattato l’argomento, non permettendo allo spettatore di immedesimarsi ed entrare nel racconto. Nicolas Cage, nonostante faccia del suo meglio, non dà il giusto spessore al suo personaggio penalizzandolo e facendolo risultare piuttosto anonimo. Debole la fotografia di Andrzej Sekula, famoso per l’indimenticabile fotografia delle Iene e di Pulp Fiction di Tarantino, non attribuisce il giusto carattere allo scenario reso a tratti sfocato, così come le poco esaltanti musiche di Laurent Eyquen, compositore francese.
In conclusione USS Indianapolis, è un film insufficiente la cui vera emozione sta nelle poche immagini di repertorio mostrate assieme alle testimonianze dei superstiti.