56°Festival Nuova Consonanza. Roma-Pechino A/R, Superficie Boh! e Contratto perfetto

L’omaggio all’Oriente contemporaneo per il 56° Festival Nuova Consonanza arriva con il concerto del soprano Maria Chiara Pavone e del gruppo di percussioni Ars Ludi venerdì 6 dicembre al Mattatoio La Pelanda (ore 21, con una introduzione a cura di Silvia D’Anzelmo alle ore 20.30). Il Festival prosegue sempre al Mattatoio il 7 dicembre con due operine musicali “tascabili” di genere buffo: il mondo dei maghi e ciarlatani delle reti televisive locali in “Superficie Boh!” di Biagio Putignano, e la precarietà del lavoro nei call center in “Contratto perfetto” di Roberta Vacca.

Non solo musica di autori come il giapponese Tōru Takemitsu e il cinese Guo Wenjing, ma anche quella di chi nell’Oriente ha trovato ispirazione come Steve Reich con Nagoya Marimbas (1994), Mauricio Kagel (3 Soli da Exotica del 1972) e Giacinto Scelsi che della cultura orientale si è profondamente nutrito per tutta la sua esistenza. A sentirsi attratti dall’Oriente è anche lo stesso Ars Ludi, formazione di percussioni con più di trent’anni di rinomato percorso artistico internazionale, che con una tournée nel 1996, fu il primo ensemble occidentale di percussioni a esibirsi a Pechino.

Il programma dunque mostra diverse sfaccettature dell’Oriente, soffermandosi su più elementi, la natura, il silenzio, l’esplorazione del suono, la meditazione, il ritmo… In particolare Elegy (1996) per soprano e tre percussionisti di Guo Wenjin, il più ‘orientale’ di tutti gli autori inseriti nel programma, è stato composto per Ars Ludi, proprio in occasione dello loro prima tournée in Oriente, ed è una composizione propriamente e autenticamente cinese. “Tutta la prima parte di questa composizione – spiega Antonio Caggiano percussionista e fondatore dell’ensemble - è scritta per voce soprano che intona melodie popolari cinesi e strumenti tipici della tradizione orientale come i tamburi cinesi, thai gong, tam-tam, e i piatti Xiao-Bo, Nau-Bo e Chuan-Bo. Abbiamo dovuto studiare tecniche completamente nuove per poterli suonare! La seconda parte, invece, è più vicina al mondo occidentale: la voce si fa più lirica e gli strumenti a percussione (marimba, vibrafono e timpani) si muovono con tecniche a noi più familiari”. Diverso l’approccio di Takemitsu che ha avuto una formazione occidentale. In Rain Tree si nota dal punto di vista tecnico una scrittura tipicamente occidentale per strumenti occidentali, mentre il suo sentire è profondamente legato all’oriente. “È questo l’equilibrio che ci affascina – conclude Caggiano -: la possibilità di uno sguardo prospettico che vada ben oltre i confini, rileggendo l’oriente attraverso l’occidente e viceversa”.

IL FESTIVAL PROSEGUE CON…
Un dittico di teatro musicale segna l’appuntamento di sabato 7 dicembre al Mattatoio La Pelanda (due repliche: ore 18 e ore 21) a firma di Biagio Putignano e Roberta Vacca, commissione nel 2017 del festival Nuovi Spazi Musicali, e presentato per la prima volta a Roma al Festival Nuova Consonanza in coproduzione con I Concerti nel Parco. Due operine “tascabili” che si caratterizzano per la messa in musica in maniera dissacrante e spregiudicata – i testi sono di Paolo Peretti e Luca Capannolo – di tematiche contemporanee: il mondo dei maghi e ciarlatani delle reti televisive locali (in Superficie Boh! di Putignano) e la precarietà del lavoro nei call center (in Contratto perfetto di Vacca).
Ne saranno interpreti l’attrice Pamela Olivieri, il soprano Erica Realino, il basso Stefano Stella, accompagnati al pianoforte da Sabrina Gentili, Riccardo Sanna al bayan, Gianluca Ciavatta sax alto, chitarra elettrica, Ewi, e Luca Ventura alle percussioni.

L’argomento di Superficie Boh!, che – nonostante la tradizionale definizione di “opera buffa” – aspira soprattutto a una dimensione ironica di fondo, è liberamente tratto da un breve racconto di Valeria Parrella, di natura dialogica e, quindi, già di per sé teatrale. In esso agiscono una maga che opera attraverso un canale televisivo privato e un utente che la interpella in diretta telefonica sul proprio singolare caso, che chiama in causa addirittura la moglie defunta. Genere, questo del consulto parapsicologico televisivo, specialmente in auge tra la fine del Novecento e l’inizio del nostro secolo, ma oggi ormai superato, almeno come fenomeno socio-culturale massificato; tanto che si può guardare ad esso con il distacco di un’osservazione quasi scientifica, possibile per la rapida evoluzione del costume e della comunicazione che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni. I due intermezzi pubblicitari, intercalati ai tre quadri proprio come una volta – in teatro – gli “intermezzi buffi” si collocavano tra i tre atti di un’opera seria, rappresentano l’inevitabile tributo pagato al Moloch della Pubblicità televisiva. Si sono qui riesumati due “antichi” esempi riguardanti accessori della moda maschile e femminile tardo ottocenteschi ormai tramontati. Ma la pubblicità, come sappiamo bene tutti, non tramonterà mai

In Contratto perfetto l’azione si svolge, piuttosto convulsamente, in un call center: unico luogo d’incontro, scontro e complotto, tra un Supervisore (datore di lavoro) e due dipendenti (Laureata e Interinale), per ottenere, alla fine, un contratto perfetto in cui ognuno, pur ottenendo ciò che desidera, viene in realtà gabbato. L’aspetto buffo, sottolineato da situazioni musicali che richiamano sottilmente alcuni jingle pubblicitari ben noti negli anni ’90 e l’opera di tradizione (Rossini, Verdi, Puccini, Bizet), cela il risvolto grottesco, quasi drammatico, di una situazione di vita (anche privata) precaria a cui i giovani d’oggi, più che mai in passato, sono loro malgrado sottoposti, anche nel confronto con una classe dirigente ostentatamente abbiente e menefreghista nei confronti dei loro diritti, se non come lavoratori almeno come persone.

Il 56° Festival di Nuova Consonanza è realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Direzione Generale Spettacolo e Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, nell’ambito dell’Avviso pubblico “Contemporaneamente Roma - Autunno 2019”, con il sostegno della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

Il Festival è realizzato in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Fondazione Romaeuropa, MACRO - Asilo, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Teatro di Roma, RAI-Radio3, I Concerti nel Parco, Fondazione Isabella Scelsi, Fondazione Pinuccio Sciola, Núcleo de Ópera da Bahia, Edizioni Suvini Zerboni. Istituzioni didattiche: Università La Sapienza, Università di Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Conservatorio Santa Cecilia di Roma, i Conservatori di Frosinone,  Palermo e Fermo, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma, Accademia di Belle Arti di Palermo, Associazione Spazio musica di Cagliari e gli istituti di cultura Istituto Polacco, Forum Austriaco di Cultura di Roma, Goethe-Institut Rom, Accademia di Villa Massimo.

Luoghi degli spettacoli:
Mattatoio-La Pelanda Piazza Orazio Giustiniani,  4

Venerdì 6 dicembre – Mattatoio
Roma-Pechino A/R

ore 20:30 introduzione al concerto a cura di Silvia D’Anzelmo (Quinte Parallele)
ore 21:00 concerto

Giacinto Scelsi (1905-1988)        Ko - Tha Three Dances of Shiva (1963)
per chitarra percossa

Tōru Takemitsu (1930-1996)     Rain tree (1981) per 3 percussionisti

Steve Reich (1936)             Nagoya Marimbas (1994) per 2 marimbe

Guo Wenjing (1956)             Elegy (1996) per soprano e tre percussionisti

Giacinto Scelsi            Maknongan (1976) per 3 percussionisti
(versione a cura di Ars Ludi)

Mauricio Kagel (1931-2008)    3 Soli da Exotica (1972) per 10 o più strumenti extraeuropei

Maria Chiara Pavone soprano

Ars Ludi
Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri
Alessio Cavaliere, Lucrezia Liberati, Giulia Vela
percussioni

Con il supporto di SIAE per il progetto “SIAE – Classici di oggi”

Info: 06 3700323, www.nuovaconsonanza.it, promozione@nuovaconsonanza.it
Biglietti: Intero da 8 a 12.