Accademia Filarmonica Romana. Maria Perrotta

“Astro del pianismo mondiale”, “la Rosalyn Tureck italiana” come la critica musicale l’ha recentemente elogiata per la sua interpretazione di Bach, vincitrice di diversi concorsi e premi internazionali, Maria Perrotta è considerata una delle più interessanti pianiste della sua generazione.

Al suo primo concerto per la Filarmonica Romana, giovedì 29 gennaio 2015 al Teatro Argentina (ore 21.15) la pianista ha scelto un programma ampio e impegnativo, che abbraccia oltre due secoli di storia della musica, e che si apre con la Fantasia cromatica e Fuga in re minore BWV 903 di Bach, e prosegue con tre sonate, tre capolavori di diversi compositori che disegnano nel tempo il percorso di questa forma, cardine della nostra civiltà musicale: dalla penultima, impegnativa Sonata per pianoforte di Beethoven (la n. 31 in la bemolle maggiore op. 110 recentemente incisa per la Decca insieme alle altre due ultime sonate del compositore di Bonn), alla visionaria Sonata in sol diesis minore op. 19 “Sonate-Fantaisie” (1898) di Alexsander Skrjabin che precisò la traccia programmatica della sua composizione: “La prima sezione rappresenta la calma della notte su una spiaggia del sud; lo sviluppo è la buia agitazione del mare profondissimo. Il mi maggiore della sezione centrale evoca il chiaro di luna che appare, simile a una carezza, dopo il primo buio della notte. Il secondo tempo rappresenta l’ampia distesa dell'oceano agitato dopo una tempesta”.

Conclude il programma Sergej Prokof’ev con la Sonata n. 6 in la maggiore op. 82 (1939-40) una delle tre sonate definite “di guerra” non solo a causa del periodo in cui furono composte, ma anche per l’evocazione di situazioni ‘guerresche’ che, grazie al loro dinamismo percussivo, sembrano evocare.

“Il suono è sgranato, la tecnica è clavicembalistica, il disegno formale è nitido: se continua così, Maria Perrotta sembra destinata a diventare la Rosalyn Tureck italiana” (E. Girardi, Corriere della Sera); “È una figura schiva e poco conosciuta, è uno dei veri astri del pianismo mondiale…” (P. Isotta, Corriere della Sera); “Pianismo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould” (N. Carusi, Libero); “Maria Perrotta sa sfruttare le risorse del pianoforte moderno senza incorrere in inesattezze stilistiche. Il suono di vitrea trasparenza, la tessitura sempre percepibile, l’interessante articolazione della frase hanno reso la musica di Bach in modo ideale” (Saarbrücker Zeitung).

Applaudita come interprete particolarmente comunicativa, passata anche agli onori delle cronache non musicali per aver suonato in concerto le complesse Variazioni Goldberg di Bach fa al nono mese di gravidanza, Maria Perrotta si afferma in importanti concorsi fra cui il “Rina Sala Gallo” di Monza, il “Premio Encore! Shura Cherkassky” (2008) e il Concorso “J. S. Bach” di Saarbrücken (2004), premio quest’ultimo che la impone sulla scena pianistica internazionale come una significativa interprete bachiana.

Registra per la Radio Tedesca, per la Rai e Sky. La sua incisione dal vivo delle Variazioni Goldberg di Bach ottiene il favore della critica specializzata: 5 Stelle delle riviste Amadeus e Musica, 5 Stelle e Disco del Mese della rivista Suonare News, Premio della Critica 2012 promosso dalla rivista Musica & Dischi. Nell’ottobre 2013 la Decca pubblica un cd con la sua registrazione dal vivo delle tre ultime Sonate di Beethoven che ottiene le “5 Stelle Amadeus” ed è scelto come miglior cd del mese dalla rivista Amadeus.

Nel settembre 2014 esce la sua nuova incisione per Decca delle Variazioni Goldberg di Bach. Fra i suoi recenti impegni l’esecuzione del Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach, del Quarto Concerto per pianoforte e orchestra op. 58 di Beethoven con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Antoni Wit e una tournée in Francia e Italia con un programma interamente dedicato a Chopin.
Nata a Cosenza, diplomata al Conservatorio di Milano, ottiene il Diploma Superiore di Musica da Camera all’Ecole Normale de Musique di Parigi. Si perfeziona a Imola con Franco Scala e Boris Petrushansky e in Germania con Walter Blankenheim. Nel 2007 si diploma con lode presso l’Accademia di Santa Cecilia con Sergio Perticaroli. Arricchisce la sua formazione con Cristiano Burato e François-Joël Thiollier. Vive a Parigi.

Accademia Filarmonica Romana
Teatro Argentina
Giovedì 29 gennaio 2015 ore 21.15

 Maria Perrotta pianoforte

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Fantasia Cromatica e Fuga in re minore BWV 903   

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sonata n. 31 in la bemolle maggiore op. 110

Alexsander Skrjabin
(1872-1915)
Sonata n. 2 in sol diesis minore op. 19 “Sonate-Fantaisie”

Sergei Prokof’ev
(1891-1953)
Sonata n. 6 in la maggiore op. 82

Info: tel. 06-3201752, email pr@filarmonicaromana.org
Biglietti: 22, 15, 12 euro. Riduzioni per studenti (con la Log-In Music card), scuole e associazioni.