Accademia Filarmonica Romana. “Musica e Letteratura”

Prende il via venerdì 24 marzo la nuova rassegna dell’Accademia Filarmonica Romana, in collaborazione con l’Associazione Fabrica, “Musica e Letteratura”. Tre appuntamenti, uno ogni mese fino a maggio in Sala Casella (via Flaminia 118, ore 20.30), che coinvolgeranno musicisti, cantanti e attori volti a costruire un linguaggio ibrido tra letteratura, testi inediti e musica: da quella etnica alle musiche orientali, dal jazz degli anni Trenta alla canzone popolare romana fino alla musica classica.

Vari e articolati gli argomenti trattati, a partire dall’incontro dell’inaugurazione dedicato aRoma. La città invisibile”, affidato alla voce di Raffaella Misiti, dove si canterà e racconterà una città nascosta, quella che si svela agli aspetti meno appariscente, fuori dai grandi tour o dalle luci della ribalta. Una città che piano piano svanisce e viene raccontata nei suoi vari aspetti, dall’umanità, alla storia degli individui, a quella dei monumenti, fino alla storia, quella piccola, delle singole pietre, a volte quasi invisibile. Il tutto cullato, accompagnato e intessuto con la canzone romana, che si racconta da sé, in tutta la sua poetica e ironica nostalgia, di cui Raffaella Misiti è una delle migliori e più apprezzate interpreti. Insieme a lei, sul palco, la chitarra di Annalisa Baldi, la fisarmonica di Desirée Infascelli e il pianoforte di Emiliano Begni, con gli attori Elisa Lombardi, Livia Saccucci, Gennaro Iaccarino e Marco Paparella.

Venerdì 28 aprile si racconteranno invece le mirabolanti storie di viaggio lungo la via della Seta per arrivare a Samarcanda, crocevia di culture e di popoli (titolo della serata “Esercizi di orientamento ovvero Samarcanda il crocevia di un sogno ovvero andando verso Est”). Il percorso si arricchirà delle suggestive descrizioni etnografiche di Erodoto, delle immagini colorate dei romanzi di Kapuściński, delle figure tratte dal libro degli esseri immaginari di Borges intessuti con melodie e canzoni che trattano dell’oriente, sia geografico che emozionale, l’altrove che ognuno di noi ricerca per cercare di “orientarsi” meglio. Ne saranno interpreti Isabella Mangani (voce), Emiliano Begni (pianoforte) e gli attori Livia Saccucci, Elisa Lombardi e Marco Paparella.

Infine venerdì 5 maggio con “Decò, studio sull’umanità tra Ottocento e Novecento, tra Erlebnis, deliri futuristici e fragilità esistenziali”, un omaggio alla Belle Époque, il sogno di una Europa felice, infranto poi dall’orrore delle due guerre che riportò l’uomo al centro delle proprie paure. Ecco quindi un’istantanea dell’Erlebnis, dell’esperienza vissuta dall’uomo tra ‘800 e ‘900, dall’esperienza teatrale e di indagine umana di Pirandello a quella stupefacente e urlante del viaggio in Italia di Goethe, da quella dei turbamenti intellettuali, dei corridoi, dei coni d’ombra di Moravia, alle esperienze d’oltreoceano fino a qualche racconto inedito, più intimo, più personale. La narrazione si tesse inestricabilmente con la musica che dipinge scenari variopinti dalla musica jazz d’oltreoceano di inizio secolo alle melodie italiane della lirica arrangiati e eseguiti al pianoforte da Emiliano Begni e le voci di Bruno Corazza, Alessandro Marino e Alessandro Regoli, mentre la narrazione sarò affidata agli attori Livia Saccucci e Gennaro Iaccarino.

Biglietto: posto unico 10 euro (più diritto di prevendita).
Info: tel 06 3201752 • promozione@filarmonicaromana.org

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MUSICA E LETTERATURA
in collaborazione con l’Associazione culturale Fabrica

Sala Casella venerdì 24 2017 marzo ore 20.30

Roma. La città invisibile
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Raffaella Misiti voce
Annalisa Baldi chitarra
Desirée Infascelli fisarmonica
Emiliano Begni pianoforte
e gli attori Livia Saccucci, Elisa Lombardi, Gennaro Iaccarino, Marco Paparella

Roma, sogno e meta di ogni viaggiatore, città sotterranea, dalle mille forme, Roma sottosopra, città dalle cupole d’argento.
“Roma. La città invisibile” è un progetto che si correda di musica, e percorsi itineranti per una città non invisibile in quanto segreta, misteriosa, non svelata, ma invisibile in quanto diventata ormai tale, agli occhi dei suoi stessi abitanti. Traslando dal noto libro di Calvino dove le città erano frutto dei racconti avventurosi di un Marco Polo a Kublai Kan durante le sue ambascerie, anche la città di Roma diventa città sottile, città nascosta, città continua svelandosi in ogni aspetto, anche quello meno appariscente, fuori dai grandi tour o dalle luci della ribalta. Una città che piano piano svanisce e viene raccontata nei suoi vari aspetti, dall’umanità, alla storia degli individui, a quella dei monumenti, fino alla storia, quella piccola, delle singole pietre, a volte quasi invisibile.
Il tutto cullato, accompagnato e intessuto con la canzone romana, che si racconta da sé, in tutta la sua poetica ed ironica nostalgia. La mirabile voce di Raffaella Misiti, la chitarra di Annalisa Baldi, il suono evocativo della fisarmonica di Desirée Infascelli e le note delicate del pianoforte di Emiliano Begni intesseranno trame e percorsi con l’interpretazione degli attori Elisa Lombardi, Livia Saccucci, Gennaro Iaccarino e Marco Paparella.

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Sala Casella venerdì 28 aprile ore 20.30

Esercizi di orientamento ovvero Samarcanda il crocevia di un sogno ovvero andando verso Est.

Isabella Mangani
voce
Emiliano Begni pianoforte
e gli attori Livia Saccucci, Elisa Lombardi, Marco Paparella

“Poiché l’europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l’Oriente e vi proietta tutto ciò che teme e disprezza in se stesso” (Carl Gustav Jung).
Sono le mirabolanti storie di viaggio che ci spingeranno lungo la via della seta, che percorreremo fino ad arrivare a Samarcanda, crocevia di culture e di popoli. Storie di racconti etnologici antichi e moderni, basati sulla curiosità e sulla rarità di un viaggio fino a terre lontane, storie di esseri immaginari dai colori senza nome, storie di città, senza forme, storie cantate, storie parlate, storie che dovete ancora ascoltare, storie che si devono ancora inventare, storie che sanno dello stesso sapore del riso e del sale, storie da tè alla mela, storie di bachi da seta e di incantati cieli stellati...
Il percorso si arricchirà delle suggestive descrizioni etnografiche di Erodoto, delle immagini colorate dei romanzi di Kapuściński, delle figure tratte dal libro degli esseri immaginari di Borges intessuti con melodie e canzoni che trattano dell’oriente, sia geografico che emozionale, l’altrove che ognuno di noi ricerca per cercare di “orientarsi” meglio.
Gli artisti di questo appuntamento sono Isabella Mangani alla voce e alla co-direzione musicale con Emiliano Begni, direzione musicale e pianoforte e gli attori Livia Saccucci, Elisa Lombardi, Marco Paparella.

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Sala Casella venerdì 5 maggio ore 20.30

Decò, studio sull’umanità tra Ottocento e Novecento, tra Erlebnis, deliri futuristici e fragilità esistenziali.

Alessandro Regoli contraltista
Alessandro Marino tenore
Bruno Corazza basso-baritono
Emiliano Begni pianoforte e tenore
e gli attori Livia Saccucci e Gennaro Iaccarino

L’illuminazione elettrica, la radio, l’automobile, il cinema, la pastorizzazione, il vaccino per il colera e altre comodità crearono le certezze del mondo in cui viviamo. E tutto ebbe inizio proprio lì. La Belle Époque. Il sogno di una Europa felice, infranto poi dall’orrore delle due guerre che riportò l’uomo novecentesco al centro delle proprie paure scatenato dall’accanimento tra esseri umani.
Ecco quindi un’istantanea dell’Erlebnis, dell’esperienza vissuta dall’uomo tra ‘800 e ‘900, dall’esperienza teatrale e di indagine umana di Pirandello a quella stupefacente e urlante del viaggio in Italia di Goethe, da quella dei turbamenti intellettuali, dei corridoi, dei coni d’ombra di Moraia, alle esperienze d’oltreoceano fino a qualche racconto inedito, più intimo, più personale.
La narrazione si tesse inestricabilmente con la musica che dipinge scenari variopinti dalla musica jazz d’oltreoceano di inizio secolo alle melodie italiane della lirica arrangiati ed eseguiti dal nostro direttore musicale Emiliano Begni (pianoforte e tenore) e da Bruno Corazza (basso baritono) per un Quartetto composto dai medesimi e da Alessandro Marino (tenore) e Alessandro Regoli (contraltista e solista). La narrazione è affidata agli attori Livia Saccucci e Gennaro Iaccarino.