Accademia Filarmonica. Il San Giovanni Battista di Stradella

Dopo il successo della passata stagione con la Giuditta di Alessandro Scarlatti, torna alla Filarmonica Romana l’ensemble Concerto Romano diretto da Alessandro Quarta, formazione specializzata nella musica del Cinque-Seicento romano, che si sta affermando uno dei complessi di maggior prestigio nel panorama musicale internazionale. Questa volta l’ensemble condurrà il pubblico alla scoperta di un’altra rara e bellissima pagina del repertorio musicale romano, l’oratorio San Giovanni Battista di Alessandro Stradella, composto ed eseguito per la prima volta nel 1675 a Roma, in occasione dell’Anno Santo, nell’oratorio di San Giovanni Battista.

L’appuntamento è al Teatro Argentina giovedì 7 aprile (ore 21.15) in una esecuzione –registrata da Rai Radio3 per successive trasmissioni – che vedrà affiancarsi all’ensemble cinque voci, particolarmente apprezzate nell’interpretazione della musica antica: il soprano Sonia Tedla Chebreab (Salomè), il mezzosoprano Carla Nahadi Babelegoto (Erodiade), il tenore contraltino Andrés Montilla-Acurero (San Giovanni Battista), il tenore Luca Cervoni (Il Consigliere), e il baritono Mauro Borgioni (Erode).

Un’occasione preziosa quella che offre l’Accademia Filarmonica Romana: riportare a Roma un’opera importante, che raramente viene ascoltata in Italia dal vivo, ma che appartiene ai capolavori assoluti della nostra arte. Non è un caso che fra le esecuzioni storiche in tempi moderni, indimenticabile rimane quella del 1952, dove il ruolo di Salomè fu affidato a Maria Callas.

Nato da una nobile famiglia a Nepi, vicino Viterbo, nel 1639, Alessandro Stradella fu eccellente autore di oltre trecento composizioni – tutti i generi dell’epoca – scritte su commissione delle principali famiglie nobili del Seicento che lo apprezzarono per il suo innato talento musicale (Pamphili, Colonna, Altieri, fino a Cristina di Svezia e altri ancora), oltre che autore di musica sacra. Händel, Burney e padre Martini lo avevano in grande considerazione e stima, tanto da possedere alcuni manoscritti copie dei suoi lavori. L’improvvisa e violenta morte, avvenuta a Genova il 25 febbraio 1682, per mano di un sicario che lo pugnalò tre volte alla schiena uccidendolo all’istante - per motivi ancora non chiari, ma forse riconducibili  a un amore sbagliato – interruppero la fortuna carriera di questo artista, che per tutta la vita condusse una esistenza avventurosa e dissoluta, segnata da numerosi episodi travagliati e rocamboleschi, tanto da far parlare, dopo la sua morte, di una “leggenda Stradella”.

Fra le varie partiture manoscritte a noi pervenute, spicca proprio il San Giovanni Battista, l’oratorio, scritto sul libretto del nobile letterato Ansaldo Ansaldi, che si ascolterà in questa occasione,  e che Alessandro Quarta così introduce: “Il ‘San Giovanni Battista’ non è un qualsiasi oratorio. Siamo di fronte ad un pezzo grosso della nostra Storia della Musica, e quindi della nostra Storia dell’Arte. La forza e l’importanza di questa composizione sono paragonabili ad una scultura del Bernini, o ad un quadro di Guido Reni. Del carattere irruento e passionale dello Stradella si è detto molto, e la sua morte violenta mette in luce una vita dedita ad un erotismo inquieto e forse compulsivo. Della sua musica anche, si è studiato assai. Il carattere della sua penna è riconoscibile, forte, estremo, capace di ogni tipo di emozione. C’è sempre vita nelle note dello Stradella, organicità, urgenza di comunicare. Alto il livello tecnico richiesto. Sempre. Da cantanti e strumentisti. Nel San Giovanni Battista, Stradella fa ricorso a tutte le sue virtù creative, qui al massimo del vigore; egli trova in questa vicenda, ed in questo bellissimo libretto, potremmo dire, pane per i suoi denti: bellezza musicale, coinvolgimento drammaturgico, libertà di immaginare la scena”.

Accademia Filarmonica Romana
Teatro Argentina giovedì 7 aprile 2016 ore 21,15
San Giovanni Battista
oratorio in due parti
musica di Alessandro Stradella (1639-1682)
libretto di Ansaldo Ansaldi (1651-1719)

prima esecuzione: Roma, oratorio di San Giovanni Battista de’ Fiorentini, 1675

Personaggi e interpreti

Salomè            Sonia Tedla Chebreab soprano
Erodiade            Carla Nahadi Babelegoto mezzosoprano
San Giovanni Battista    Andrés Montilla-Acurero tenore contraltino
Il Consigliere        Luca Cervoni tenore
Erode                Mauro Borgioni baritono

Concerto Romano
violini Paolo Perrone*, Gabriele Politi, Laura Corolla, Mauro Massa, Antonio De Sarlo, Katarzyna Kmieciak, Katarzyna Solecka
viole Pietro Meldolesi, Teresa Ceccato, Boris Begelman
violoncelli Rebeca Ferri, Ludovico Minasi
contrabbasso Luca Cola
fagotto Giovanni Battista Graziadio
liuto Francesco Tomasi
cembalo Stefano Demicheli
organo Andrea Buccarella

Alessandro Quarta direzione e concertazione

Il concerto sarà registrato da RAI Radio3

Il concerto rientra nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo”
sostenuto dalla Regione Lazio, Assessorato alla Cultura, Politiche giovanili

Biglietti: da 22 a 12 euro più diritto di prevendita.
Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org