Appello. Non Fermate il Progetto Città dell'Altreconomia

L’Amministrazione  comunale di Roma  intende chiudere il progetto  della Città dell’Altreconomia, ogni strada tentata in passato per fermare questa scelta non ha avuto esito.Per questo abbiamo deciso di lanciare in queste ultime settimane una forte mobilitazione, e vedremo cosa succederà. Vi chiediamo di diffondere ovunque possiate questo appello  (mailing list facebook e sui vostri  siti) e di seguire questa vicenda come se fosse un impegno di tutti/e, per provare a fermare questa scelta che mira  ad  interrompere un esperienza che con grande fatica ha provato a costruire una proposta per la nostra città che mettesse al centro  nuovi stili di vita,  per unìeconomia di giustizia orientata al ” bene comune”.

Gli strumenti scelti e gli appuntamenti individuati per costruire questa mobilitazione saranno diversi ::
Sul sito Cae è stata lanciata una  Petizione : Non Fermate il Progetto Città dell'Altreconomia
Troverete il link :http://www.cittadellaltraeconomia.org/index.php?option=com_jforms&view=form&id=1&Itemid=109

In soli tre giorni abbiamo raccolto più di tremila firme , ma ce ne servono molte di più per sostenere questa difficile situazione.
E’ stato aperto anche un evento a sostegno della petizione su Facebook  per  rilanciare l’appello  vedi link http://www.facebook.com/home.php?ref=home#!/event.php?eid=134778903234341&index=1
La raccolta può esser fatta anche su modulo cartaceo (scaricare sul sito )

26 settembre - Festa della "Città dell'Altra Economia"
dalle ore 10 al tramonto con la consueta presenza di stand di produttori biologici  artigiani, associazioni e cooperative che lavorano nell'ambito delle attività di Altra Economia, con il presidio informativo del Consorzio sulla situazione, con musica e teatro, attività ludiche e laboratori per i bambini.

Tutte le realtà che sono interessate a venire con i propri stand possono segnalarlo alla seguente  mail segreteriaconsorzio@cittadellaltraeconomia.org

29 settembre - Grande assemblea cittadina a partire dalle ore 17.30 nella giornata di possibile “chiusura”  della CAE da parte della Amministrazione comunale che l'aveva inaugurata solo tre anni fa. Siete tutti/e invitati ad intervenire a questo confronto pubblico. Dopo l’assemblea ci sarà anche un momento di convivialità e di festa con  musica, teatro, incontri, attività ludiche e laboratori per i  bambini, ed assaggi gastronomici bio- equi.

Saluti Consorzio Cae

La Città dell’Altra Economia, è un laboratorio, non un semplice incubatore di progetti e di imprese di "green economy". Questo laboratorio sta per essere chiuso. Se sei un'organizzazione, un gruppo o semplicemente un cittadino/a che ha apprezzato gli oltre 500 eventi tra convegni, conferenze stampa, spettacoli, mostre, incontri, dibattiti, presentazioni, seminari, laboratori, corsi che l'hanno resa uno "luogo" pubblico, economicamente sostenibile, importante per Roma e unico in Italia, sottoscrivi questo appello, fallo circolare e mobilitati insieme a noi!

Appello : Non Fermate il Progetto Città dell'Altreconomia

Cari amici,
ci rivolgiamo a tutti voi perché come persone, gruppi, organizzazioni piccole e grandi cittadine, nazionali e non solo, ci avete incontrato, conosciuto, sostenuto perché ci siamo impegnati nella sperimentazione di attività, progetti, reti e realtà di economia alternativa e solidale nella “CITTA' DELL'ALTRA ECONOMIA” di Roma, all’interno del Foro Boario di Testaccio.

Questo spazio non è stato un semplice “centro commerciale sostenibile”, un aggregato di uffici e luoghi di lavoro e di consumo responsabile. E’ stato, secondo un preciso progetto avviato dalle oltre 60 realtà che hanno animato il Tavolo dell’Altra Economia cittadino e condiviso con il Comune, uno “luogo” pubblico importante per Roma. Sale, piazzale, spazi di mostra e di vendita sono stati frequentati con regolarità da centinaia di migliaia di persone  nel corso dello scorso anno, hanno ospitato oltre 500 eventi tra convegni, conferenze stampa, eventi, spettacoli, mostre, incontri, dibattiti, presentazioni, seminari, laboratori, corsi. Centinaia di bambini e ragazzi delle scuole romane ma non solo hanno imparato in queste occasioni come crescere, studiare, vivere in modo più consapevole e sostenibile.

La Città dell’Altra Economia, dunque, è un processo, non un semplice incubatore di progetti e di imprese di “green economy”, come invece pensa il Comune. Alle richieste di chiarimenti rivolte all’amministrazione, infatti, l’amministrazione attuale ha risposto che intende procedere con i nuovi bandi all’insediamento “aperti ad imprese della filiera agricola e biologica e alle nuove tecnologie per l’ambiente e l’energia”. Mentre per la gestione degli spazi comuni ad uso pubblico (sala conferenza , spazi espositivi sale riunioni e piazzale antistante) l’amministrazione non intende più assumersi la responsabilità della cogestione, ma vuole affidare a terzi la loro gestione , privatizzando di fatto questi spazi. 
 

La realtà è che così facendo questo progetto verrebbe chiuso perché i nuovi bandi limiterebbero a sole due aree tra quelle elencate nella Legge regionale sull'Altra Economia la possibilità di fare attività; quindi nella città di Roma verrebbe meno quella vetrina che  fino ad oggi ha avuto il compito di mostrare ai visitatori in un sol colpo d'occhio tutto l'articolato sistema di attività sulle quali poggia l'Altraeconomia.

I nuovi bandi ad oggi non sono ancora usciti. Questo ha creato e continua a creare un crescente livello di precarietà per le realtà che animano la CAE, nonché' per i loro lavoratori e lavoratrici. Non è chiaro fino ad oggi, poi, come il comune intenda gestire la transizione dalla vecchia alla nuova gestione, che potrebbe facilmente durare lunghi mesi, durante i quali, evidentemente, la CAE potrebbe rimanere chiusa o priva della maggior parte delle attività economiche che operano al suo interno.

E ‘evidente quindi che il progetto della Città dell’Altra Economia per la sua storia ad oggi non è riducibile a questa semplificazione. Chi ha varcato le sue porte ha avuto la possibilità di partecipare alle oltre 30 linee di attività - tra cui l’agricoltura biologica, il commercio equo e solidale, il riuso e riciclo, le energie alternative, il consumo critico, la finanza etica, il teatro, l’arte, la formazione, la comunicazione e il software libero, il turismo responsabile - che si sono ispirate ai principi e ai criteri di lavoro della Carta approvata nel 2004 dal Tavolo dell’Altra economia e che hanno caratterizzato la vita della Città da quando ha aperto i battenti il 29 settembre del 2007.

Vi chiediamo di sottoscrivere questo appello per chiedere insieme a noi che questo laboratorio vada avanti, e che il Sindaco Alemanno chiarisca pubblicamente le motivazioni che lo portano, nei fatti, a chiuderlo.

Per firmare l’appello vai al sito : http://www.cittadellaltraeconomia.org
Informazioni stampa: Cesare Budoni 349 6040937