Le musiche di Mozart, Petrassi e Mancinelli dirette dal Maestro Francesco La Vecchia

Una rara occasione di ascoltare il Concerto per tre pianoforti e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart nel prossimo appuntamento con l’Orchestra Sinfonica di Roma, patrocinata dalla Fondazione Roma, domenica 27 novembre 2011 ore 17.30 e lunedì 28 ore 20.30. In programma anche La Battaglia di Azio di Luigi Mancinelli, e il Coro dei Morti per coro maschile e Quattro Inni Sacri di Goffredo Petrassi con il tenore Carlo Puntelli e il basso Davide Malvestio. Dirige il Maestro Francesco La Vecchia. Maestro del Coro Lirico Sinfonico Romano Stefano Cucci.

Il concerto per tre pianoforti e orchestra fu composto da Mozart per la contessa Antonia Lodron, sorella del conte Georg Anton Felix von Arco, primo camerlengo di Salisburgo, e le sue figlie Aloisia e Josephina. Questo concerto a tre cembali è stato concepito per tre musicisti con differenti capacità musicali: se infatti al primo solista appartiene una scrittura più complessa, lo stesso non si può dire per gli altri due che hanno una parte di minore difficoltà.

La presenza di tre strumenti solisti ha influito molto sulla struttura del concerto: l'orchestra è impiegata in maniera minima, come sostegno sonoro ad una già potente capacità sonora, che nasce dalla sovrapposizione di più strumenti a tastiera. Il risultato è quello di un'opera dalle sonorità scorrevoli, non troppo spinta nel virtuosismo. 

 Le opere giovanili di Goffredo Petrassi nascono sotto il segno di un neoclassicismo che rimanda ad autori come Igor Stravinsky, Béla Bartók e Paul Hindemith, senza dimenticare autori a lui vicini come Gian Francesco Malipiero e Alfredo Casella; dalla metà degli anni trenta inizia la fase del cosiddetto barocco romano con opere quali il Salmo lX, Magnificat e Quattro inni sacri per tenore e basso dove sono chiaramente riscontrabili le riflessioni dell’autore sull’arte controriformista romana.

La produzione successiva, a partire dal Coro di morti su testo di Giacomo Leopardi per coro maschile, si distacca sempre di più da questa estetica neoclassica, quasi ad evitare di venire ingabbiato in una qualsivoglia corrente e subirne le inevitabili limitazioni della portata compositiva; Petrassi si incammina su una strada essenzialmente libera ed autonoma, che lo porterà a notevoli risultati in una sorta di astrattismo sonoro atonale, dove la stessa dodecafonia (a cui l’autore non aderirà mai nel senso programmatico) viene considerata come uno dei tanti possibili mezzi espressivi utili ad esplicare il proprio universo sonoro.

 Luigi Mancinelli (Orvieto, 5 febbraio 1848 – Roma, 2 febbraio 1921fu uno dei primi grandi direttori d'orchestra italiani, attivo in Italia (in particolare a Bologna e Roma) e all'estero (Madrid, Londra, New York, Buenos Aires). Debuttò nel 1874 a Perugia con Aida e in seguito si dedicò molto, oltre che all'opera italiana, alla musica sinfonica tedesca e al teatro musicale wagneriano. La Battaglia di Azio fa parte delle musiche per la tragedia Cleopatra.

27/28 novembre 3 PIANOFORTI
L. Mancinelli: Battaglia di Azio
W.A. Mozart: Concerto per 3 pianoforti e orchestra
G. Petrassi: Coro dei Morti; 4 Inni Sacri
Sun Hee You, D. Scuccuglia, C. Bertoglio, pianoforte
Carlo Putelli, tenore Davide Malvestio , basso
Coro Lirico Sinfonico Romano Stefano Cucci, direttore

Francesco La Vecchia, direttore

Biglietti Intero: € 20,00 + prevendita Ridotto: € 15,00 + prevendita  (over 65 anni - fino a 26 anni)

Info: www.auditoriumconciliazione.it