Parigi. La Galérie Cècilia presenta Catherine Brugnolo e Céline Jourdan

Dal 15 al 29 aprile a Parigi la mostra di scultura e vetri di murano di Catherine Brugnolo presso la Galérie Cécilia. "Due donne. Due artiste. Due paesi. Due materie.Catherine e Céline o la storia di un bell'incontro che doveva avvenire per far nascere una nuova complicità, una nuova amicizia e dei nuovi orizzonti. Delle metamorfosi."

Tutto è metamorfosi. Cos’è il tempo ?
Esiste una corrispondenza – o un legame simbolico – tra il mito di Orfeo e la costruzione di Venezia.
Orfeo, Dio del canto d'amore – «che farò senza Eurydice?»- dice che qualche istante vissuto in modo assoluto è piu grande del tempo stesso. Il mito di Orfeo celebra la terra e l’uomo, attraverso l’amore.
Tra cielo e terra, Venezia, sorta dal chaos delle acque dell’Adriatico si è trasformata secolo dopo secolo grazie all’inventiva dell'uomo.

Il lavoro del vetro, - cominciato fin dal 13° secolo a Murano – le prove e esperienze techniche e artistiche realizzate e diffuse in tutto il mondo, sono anzi indizi, segni di trasformazione della Città, dei suoi abitanti, come se i Veneziani si fossero ispirati al canto d’amore orfico.
Il canto di Orfeo è un inno alla vita come processo alchemico, dove tutto è caos, la confusione prima che operi la metamorfosi e la chiarezza.
L’esistenza reale, se sappiamo coglierla è quella della poesia, l’esperienza del sensibile, l’"effetto dell'anima", del mito dell’angelo che si fa garante di riconoscere ciò che si trasforma all’interno, quello che appare tra il visibile e l’invisibile.

Di origine italiana, Catherine Brugnolo, artista incisore e pittrice, vive e lavora tra Parigi e Venezia.
Si è avvicinata alla scultura su vetro, alla serigrafia, alla fotoincisione, alla poesia che le ispirano i suoi sogni – aldilà della memoria e delle percezioni della Venezia della sua infanzia: forme, colori, tessuti, suoni e musiche dell’acqua, da una Venezia vissuta interiormente, come un’evocazione poetica, fuori del tempo, nell'eternità ?

Ce qui les a rapprochées : l’Italie. L’une est d’origine italienne et vit en France, Catherine Brugnolo. L’autre, Céline Jourdan, est française et étudie à Carrare.
Catherine a lancé des ateliers de gravure au Petit Palais et initie tous les publics (Paris, Province et touristes).Céline a quitté la France pour aller étudier la sculpture aux Beaux Arts. L’Italie les unit et l’art par dessus tout avec ses matériaux les plus nobles: le verre de Murano et le marbre de Carrare. Alors, très vite, l’idée d’une exposition commune est venue.

Le verre de Murano, le cristal, c’est la transparence alliée à la variété des coloris : pigments, fusion des matières, or, argent, murrine...
La pureté et l’éclat du marbre de Carrare le rendent absolument incontournable, utilisé par Michel Ange pour ses sculptures.

GALERIE CÉCILIA F.

4 RUE DES GUILLEMITES
75004 PARIS

EXPOSITION PRÉSENTÉE DU 15 AU 29 AVRIL 2017
TOUS LES JOURS DE 10:00 À 19:00 (AUTRES HORAIRES SUR RDV)
VERNISSAGE LE JEUDI 20 AVRIL 2017 DE 16:00 À 22:00

LES MÉTAMORPHOSES
SCULPTURES EN
MARBRE DE CARRARE ET VERRE DE MURANO

CATHERINE BRUGNOLO
CÉLINE JOURDAN