Roma. Pietre Sonore al 56° Festival Nuova Consonanza

È uno degli appuntamenti più originali ed attesi quello di sabato 14 dicembre al 56° Festival Nuova Consonanza che al Mattatoio La Pelanda (ore 21) ospita il giovane ensemble Blow Up Percussion nella serata dal titolo Pietre Sonore, con improvvisazioni sulle pietre sonore di Pinuccio Sciola (1942-2016).

Artista sardo scomparso tre anni fa, che della pietra come materia capace di vibrare e di emettere suoni, e della sua originale funzionalità uditiva, ne ha fatto uno dei tratti distintivi della sua produzione artistica, riconosciuta a livello internazionale, nata e sviluppatasi nella piccola realtà del suo paese natale, San Sperate, trasformando i limiti e l’ostilità della propria terra in una risorsa senza precedenti.

Organizzato il collaborazione con la Fondazione Pinuccio Sciola, Spazio Musica di Cagliari e l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma, l’evento si aprirà con la proiezione del documentario Garden of Stone di Emilio Bellu che documenta l’attività artistica di Sciola. È a partire dal 1996 che lo scultore sardo comincia a incidere la pietra svelando come una materia così dura e solida possa avere un suo suono. Sciola incide basalto e calcare liberando il potenziale insito in questi materiali. Le sue sculture somigliano a monoliti raccolti in un vero e proprio museo a cielo aperto dall’impatto visivo molto forte, poeticamente detto Giardino Sonoro, la sua casa-studio, oggi tenuta viva grazie all’impegno dei suoi tre figli e alla fondazione che porta il suo nome.

Nuova Consonanza, in occasione del suo festival, ha deciso di commissionare a due giovani artisti sardi, Claudia Mura e Matteo Atzori, la composizione di due brani musicali che hanno in organico proprio le pietre sonore di Sciola (per l’occasione ne saranno utilizzate due). Ogni ascolto sarà accompagnato da un supporto video realizzato in collaborazione con l’ISIA Roma Design: un vero e proprio allestimento sinestetico e multimediale progettato da Mario Fois e Mauro Palatucci. “Entrambi i brani – spiegano Alessandro Di Giulio e Flavio Tanzi, componenti dell’ensemble BLow Up che li eseguirà - si riallacciano a un’idea della Sardegna persa nel tempo e nello spazio. Un luogo mitico in cui la realtà continua a mescolarsi ad antiche credenze, mantenendo sempre viva la sua forza rude e poetica”. Nora di Claudia Mura è l’evocazione di un’antica città della Sardegna meridionale che fin dal tempo dei Fenici accumula memorie di visi e di racconti, di lacrime e partenze, sorrisi e nascite. Ma Nora è anche un nome di donna che mille volte sarà stato pronunciato a fior di labbra o a voce spiegata, con rabbia o con passione. Entroterra di Matteo Atzori invece, narra il cuore stesso della Sardegna: la parte più autentica perché poco segnata dall’uomo, un viaggio enigmatico verso l’ignoto, in un mondo lontano dalla contemporaneità dove l’ostinato delle percussioni assume un aspetto sinistro e tribale. È lo spavento per qualcosa che non conosciamo ma è anche la curiosità tipicamente umana che ci spinge a superare la paura.

Intorno alle pietre sonore di Sciola, Blow Up ha costruito il resto del programma: Lampi di Materia (2019) di Rosalba Quindici, per esempio, è una ricerca sul Grande Cretto Nero di Alberto Burri e, già dal titolo, richiama le potenzialità della materia,  dove luci, superfici, materiali diversi, entrano in contatto tra loro grazie al gesto del performer che è musicale e coreografico insieme. The Anvil Chorus (1991) di David Lang lascia totale libertà di scelta di strumento percussivo all’esecutore: libertà che Blow Up ha colto prediligendo l’uso di oggetti che non siano propriamente strumenti musicali. Il concerto prosegue con Tromp Miniature (2014) di Bryce Dessner, e si completa con Marimba Phase (1967) di Steve Reich, dove i musicisti si trovano di fronte ad altro materiale sonoro,  il legno delle marimbe. La morbidezza del suono ovattato, unita alla scrittura minimalista di Reich conducono il pubblico in una dimensione altra, dove l’ancestrale si unisce al contemporaneo.

IL FESTIVAL PROSEGUE CON

E giovane talento, come il Blow Up, è anche quello del chitarrista romano Gian Marco Ciampa che domenica 15 dicembre (ore 19) presenta sempre al Mattatoio La Pelanda un programma variegato all’insegna delle nuove musiche per chitarra, dai Cinque preludi (1940) di Heitor Villa Lobos, dalla grande espressività con richiami alle tradizioni musicali brasiliane, alla novità del compositore romano Leonardo Di Stefano I nostri nulla differiscono di poco. Il concerto sarà preceduto dalla presentazione del libro Helmut Lachenmann, Musica come magia infranta. Scritti e interviste a cura di Pietro Cavallotti e Luigi Pestalozza con la collaborazione di Alessandra Ciccaglioni (LIM 2018). Il volume raccoglie saggi e interviste mai apparsi precedentemente in traduzione italiana, prodotti dal compositore in un arco cronologico che spazia dagli anni Settanta ai tempi recenti. In essi l’autore non si sofferma solo sulla propria musica ma sul mondo musicale nel suo complesso, dalla musica del passato alla scena attuale, dagli aspetti estetici a quelli di carattere più militante.

Il 56° Festival di Nuova Consonanza è realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Direzione Generale Spettacolo e Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, nell’ambito dell’Avviso pubblico “Contemporaneamente Roma - Autunno 2019”, con il sostegno della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

Il Festival è realizzato in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Fondazione Romaeuropa, MACRO - Asilo, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Teatro di Roma, RAI-Radio3, I Concerti nel Parco, Fondazione Isabella Scelsi, Fondazione Pinuccio Sciola, Núcleo de Ópera da Bahia, Edizioni Suvini Zerboni. Istituzioni didattiche: Università La Sapienza, Università di Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Conservatorio Santa Cecilia di Roma, i Conservatori di Frosinone,  Palermo e Fermo, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma, Accademia di Belle Arti di Palermo, Associazione Spazio musica di Cagliari e gli istituti di cultura Istituto Polacco, Forum Austriaco di Cultura di Roma, Goethe-Institut Rom, Accademia di Villa Massimo.

Sabato 14 dicembre – Mattatoio
Pietre sonore

ore 20:30 introduzione al concerto a cura di Silvia D’Anzelmo (Quinte Parallele)
ore 21:00 concerto

Proiezione del documentario Garden of Stone di Emilio Bellu

Improvvisazione audio visiva sulle pietre sonore di Pinuccio Sciola

Rosalba Quindici (1976)    Lampi di Materia II (2019) per duo di percussioni
Bryce Dessner (1976)    Tromp Miniature (2014) per marimba1
Claudia Mura (1994)    Nora* (2019) per percussioni e pietre sonore di Pinuccio Sciola
David Lang (1957)    The Anvil Chorus (1991) per percussioni2
Matteo Atzori (1991)    Entroterra* (2019) per percussioni e pietre sonore di Pinuccio Sciola
Steve Reich (1936)        Marimba Phase (1967) per due marimbe

sculture sonore di Pinuccio Sciola e video degli studenti dell’ISIA

BLOW UP PERCUSSION
1Alessandro Di Giulio, 2Flavio Tanzi
Allestimento sinestetico e multimediale dedicato a Pinuccio Sciola, progettato da docenti e studenti dell’ISIA Roma Design.
Art Direction: Mario Fois e Mauro Palatucci
Designer:
Angelo Barone, Federica Maria Bianchi, Daniele Bolzon, Matteo Ciafrone, Matteo Musa, Diana Giaisa Rinaldi, Serena Rizzo

In collaborazione con la Fondazione Pinuccio Sciola, con Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma e Spazio Musica di Cagliari

Domenica 15 dicembre – Mattatoio
Nuove musiche per chitarra

ore 18:30 introduzione al concerto a cura di Marco Surace (Quinte Parallele)
ore 19:00 concerto

Astor Piazzolla (1921-1992)        Campero & Acentuado da Cinco piezas (1980)
Leonardo Di Stefano (1991)         I nostri nulla differiscono di poco* (2019)
Simone Cardini (1986)        Rift, flicker of blue clay (2018)
Heitor Villa Lobos (1887-1959)     Cinque Preludi (1940)
Carla Rebora (1973)             Canti intrecciati, micronarrazioni per chitarra (2011)
Leo Brouwer (1939)             Sonata n.1 (1990)

Gian Marco Ciampa chitarra

Luoghi degli spettacoli:
Mattatoio-La Pelanda Piazza Orazio Giustiniani,  4

Info: 06 3700323, www.nuovaconsonanza.it, promozione@nuovaconsonanza.it
Biglietti: Intero 12 euro, ridotto 8