Torino. Il Futurismo a Palazzo Accorsi

Palazzo Accorsi a Torino in via Po 59 continua ad affiancare la sua attività permanente di Museo di arti decorative con mostre che raccontano l'arte tra Otto e Novecento. Fino al 18 giugno è di scena infatti la mostra Dal futurismo al ritorno dell'ordine, pittura italiana del decennio cruciale 1910-1920. Un modo per raccontare quindi la pittura di inizio Novecento attraverso le avanguardie più significative.

L’esposizione, curata da Nicoletta Colombo e organizzata in collaborazione con lo Studio Berman di Giuliana Godio, presenta settantadue dipinti che ripercorrono in una visione complessiva, il clima culturale italiano delle nuove tendenze artistiche del decennio 1910-1920, quello della Grande Guerra. della distruzione di un vecchio mondo e dell'avvento di nuovi fermenti.
In esposizione ci sono quadri  quasi mai visti, provenienti da collezioni private, partendo da esponenti del Futurismo storico quali Marinetti, Boccioni, Balla, Carrà, Severini, Russolo, Depero, passando anche dal Primitivismo di Carrà, Soffici, Garbari,  dal Secessionismo di area italiana di Casorati, Moggioli, Trentini, Rossi, Ferrazzi, Chini, Lionne, Oppo fino ad arrivare all’altra “faccia della modernità”, ossia la Metafisica con De Chirico, Carrà, Morandi, de Pisis e al cosiddetto “Ritorno all’ordine” praticato da Casorati, Soffici, Funi, Guidi.

Una pagina intensa dell'arte italiana, attraverso alcune opere uniche, che si conclude quindi il recupero dell’antico mediato dalle recenti avanguardie. In  particolare questa esposizione continua il percorso di approfondimento delle tendenze pittoriche italiane del Novecento che il Museo ha intrapreso nel 2015 con la rassegna dedicata al Divisionismo tra Torino e Milano. Da Segantini a Balla.