Trouble in Tahiti inaugura il 55° Festival di Nuova Consonanza

Per il centenario della nascita di Leonard Bernstein, l’omaggio al grande compositore americano segna l’inaugurazione del 55° Festival di Nuova Consonanza domenica 11 novembre al Teatro Palladium (ore 19) con  Trouble in Tahiti.

Opera in un atto, per la prima volta verrà eseguita a Roma,  Bernstein la scrisse nel 1951 (e di cui si ascolterà la versione per ensemble de 1999 di Bernard Jannotta) nel suo personalissimo ed eclettico stile fra musical, jazz e linguaggio musicale contemporaneo. Una lettura sarcastica e critica nei confronti della società americana di quegl’anni, che mette in scena le dinamiche quotidiane di una tipica coppia della middle class, ‘intrappolata’ fra matrimonio, tv, palestra e psicanalista, persa nell’incapacità di comunicare. Fabio Maestri, particolarmente apprezzato come interprete di musica del Novecento e contemporanea, dirige l’Ensemble InCanto e un cast di giovani voci specializzate nel repertorio del Novecento: sono Chiara Osella e Dario Ciotoli, nei ruoli rispettivamente dei protagonisti Dinah e Sam, e il trio jazz formato da Lucia Filaci, Carlo Putelli e Luca Bruno. Lo spettacolo, per la regia di Carlo Fiorini, è realizzato in collaborazione con Opera  InCanto di Terni e sarà preceduto, alle ore 18, da un incontro col pubblico in collaborazione con Quinte Parallele tenuto da Lucio Gregoretti, Filippo Simonelli e Vera Vecchiarelli.

Il Contesto
Siamo nel 1952, la guerra in Corea era impantanata in inutili perdite umane ed economiche; i coniugi Julius ed Ethel Rosenberg, accusati di alto tradimento per una cospirazione con i sovietici mai fino in fondo provata, esaurivano i loro appelli per evitare la pena capitale; il senatore Joseph McCarthy era divenuto il grande inquisitore protagonista della caccia alle streghe scatenata dalla "Red Scare" e, last but not least, gli Stati Uniti sperimentavano la devastante esplosione della prima bomba H. La cultura popolare americana del tempo sembrava non accorgersene perdendosi in film d’evasione come The Greatest Show on Earth di Cecil B. DeMille che rimase a lungo campione di incassi e, possedendo una famiglia su tre la TV, raccogliendosi davanti a spettacoli come I Love Lucy della CBS, forse la prima super popolare sitcom.

Il Testo
Nel libretto coraggioso per i tempi, il giovane Bernstein sembra mettere alla berlina il sogno americano della middle class, orgogliosamente alloggiata negli agglomerati suburbani, con una tipica coppia, al decimo anno di matrimonio, smarrita nei miti del suo tempo, incapace di comunicare ed elaborare la frustrazione esistenziale. In realtà rappresenta un vero e proprio quadro autobiografico della propria vita familiare al tempo della sua infanzia dipinto con i colori di un cinico disprezzo per il protagonista, Sam, suo padre e di patetica sopportazione per Dinah sua madre. Jamie Bernstein, figlia di Leonard dichiarerà: “Posso vedere come mio padre elaborò cose riguardanti suo padre in quest’opera. C’erano molti conflitti e molta discordia che mio padre Leonard cerco risolvere negli anni e lo fece nella sua musica”. L'abisso tra il loro mondo materiale perfetto e il matrimonio travagliato è sorprendentemente simile a ciò che il giovane Lenny osservava a casa.  Sempre la figlia dichiara: “Quando mio padre iniziò a scrivere Trouble in Tahiti i suoi personaggi principali si chiamavano Sam e Jennie, Non c’era nulla di sottile, anche se alla fine cambiò il nome di Jennie in Dinah, ma il messaggio rimaneva chiaro. Erano davvero in disaccordo, hanno litigato molto, Sam era autoritario e parsimonioso con denaro ed affetto.”Allo stesso tempo il fratello di Leonard, Burton Bernstein dichiarò nelle sue memorie che il padre aveva una fissazione particolare sulle case. Per Sam, la casa di famiglia era misura del suo successo.

La regia di Carlo Fiorini
Nella compilazione del libretto, Bernstein fa richieste esplicite: raccomanda principalmente ai 5 personaggi la dizione: ogni parola ed idea deve essere “proiettata” chiaramente, specialmente quando non c’è storia in senso ordinario e non c’e quasi azione. L’opera non c’è se non si sentono le parole.
In effetti in questo racconto di una giornata non esiste azione, tutto è dialogico, le realtà possibili, sono tutte nel testo non nell’azione, in ciò che è detto dai protagonisti e in ciò che è proclamato del trio jazz, anti-coro della tragedia contemporanea. A questa raccomandazione ne aggiunge altre per indicare di una sorta di flusso di pensiero quasi ininterrotto, fatto di movimenti agili e assenza di pause per cambi di scena, se non da un improvviso eloquente silenzio musicale (viene da pensare a Cage), nel quale i due protagonisti non dicendosi nulla risolvono il dramma in modo quasi comico.
Alla luce di tutto ciò ecco spiegate le scelte di regia: ensemble e cantanti in scena, tutti protagonisti e tutti uguali che assieme al direttore, Fabio Maestri, nella parte di Junior, contribuiscono ad evocare, all’interno di un manifesto pubblicitario, il “plot” musicale e verbale di questo flusso di pensiero arrabbiato e ferito che il giovane Bernstein produce, non a caso, nei giorni del suo “complicato” matrimonio.

Domenica 11 novembre Teatro Palladium
INAUGURAZIONE FESTIVAL

Ore 18 introduzione all’opera con Filippo Simonelli, Lucio Gregoretti, Vera Vecchiarelli

Ore 19 spettacolo

Trouble in Tahiti
One-act Opera in Seven Scenes (1951)

libretto e musica di Leonard Bernstein
versione per ensemble (1999) di Bernard Jannotta
edizione Boosey and Hawkes, London - rappresentante Casa Ricordi, Milano

prima rappresentazione a Roma

Chiara Osella mezzosoprano (Dinah)
Dario Ciotoli baritono (Sam)
 
trio jazz
Lucia Filaci soprano, Carlo Putelli tenore, Luca Bruno baritono
 
Carlo Fiorini regia e impianto scenico

Ensemble In Canto
Fabio Colajanni flauto, ottavino e flauto in sol, Roberto Petrocchi clarinetto e clarinetto basso , Andrea Di Mario tromba, Massimiliano Costanzi trombone, Giulio Calandri percussioni, Jamil Zidan batteria, Silvia Paparelli pianoforte, Massimo Ceccarelli contrabbasso
Fabio Maestri direttore

Giovanni Piagno assistente alla scenografia
Sabrina Mantovani assistente ai costumi
Lucia Filaci assistente alla coreografia
sopratitoli a cura di Arabella Kramer e Violetta Galgani
Gabriele Catalucci, Silvia Paparelli, Carlo Podestà maestri collaboratori
Arabella Kramer coach lingua inglese
Graziano Albertella direttore dell'allestimento scenico
Beatrice Tascioni trucco

in collaborazione con OperaInCanto e Fondazione Roma Tre Teatro Palladium

Info: www.nuovaconsonanza.it - tel 06 3700323
Biglietti: da 8 a 18 euro. Prenotazioni via e-mail biglietteria.palladium@uniroma3.it
info line per prenotazioni: 350 011 9692