Venezia.Biennale musica. Altra voce, altro spazio

33 concerti con 3 appuntamenti al giorno, 81 compositori di cui più della metà trentenni nati negli anni ’70 e ’80, 40 novità fra cui 30 prime mondiali. Sono i numeri del 57° Festival Internazionale di Musica Contemporanea che si svolgerà a Venezia dal 4 al 13 ottobre, organizzato dalla Biennale, presieduta da Paolo Baratta, e programmato dal direttore Ivan Fedele, al suo secondo mandato.

Altra voce, altro spazio è il titolo della 57ma edizione del Festival che apre a tutto il contemporaneo intrecciando in innumerevoli varianti due elementi cardine del pensiero musicale del secondo 900 fino ai nostri giorni, lo spazio e la voce. La vita interna del suono, la sua articolazione nello spazio, la voce vivisezionata al pari di uno strumento acustico, l’elettronica che di queste ricerche costituisce lo strumento essenziale sono gli elementi che entrano in combinazione nei concerti del Festival.

A fare da apripista alle nuove generazioni presenti in programma in larga misura – Eric Maestri, Daniele Ghisi, Vittorio Montalti, Evis Sammoutis, Kristian Ireland, Chris Swithinbank, Raffaele Grimaldi, Franco Venturini, Ryo Dainobu… – sono Luciano Berio – a cui si rende anche omaggio nei dieci anni dalla scomparsa - e Karlheinz Stockhausen. Con loro saranno presenti in molti dei concerti in programma i grandi studi informatici, dall’Ircam a Tempo Reale (fondato dallo stesso Berio), frutto dell’evoluzione dei primi studi di fonologia, fucina di tutte le sperimentazioni e anche oggi punto di aggregazione per tanti compositori.

Le ricerche condotte in questi studi hanno contribuito ad aprire nuove strade e ad allargare a dismisura il materiale musicale oggi disponibile, tra strumenti, generi, tecniche e fonti sonore acustiche e artificiali. Alle nuove generazioni di compositori corrispondono poi, all’interno del Festival, nuovi interpreti, poiché l’influenza esercitata dagli esecutori ha ormai acquistato un’importanza decisiva. Già nei decenni tra gli anni ‘60 e ‘80 vengono alla ribalta strumenti prima ai margini dell’orchestra - contrabbasso, corno di bassetto, fagotto - o strumenti esotici come il bayan, si sperimentano nuove tecniche, si rivoluzionano le antiche, tutte pratiche che influenzano i compositori stessi.

Il solista è come un ricercatore moderno che contribuisce al pensiero musicale, diceva Berio, e le sue Sequenze, di cui sono in programma la VI e l’VIII, sono l’emblema di questa idea. Il 57° Festival sarà palcoscenico di nuovi talenti internazionali, con il trentaquattrenne cornettista e clarinettista Michele Marelli, il trentunenne violinista Marco Fusi, il contrabbassista Daniele Roccato, accanto ai fuoriclasse Francesco D’Orazio per il violino e Christophe Desjardins per la viola. Allo stesso modo, oltre ai grandi ensemble Accroche Note, Court Circuit, il quartetto Kairos e il trio Arbós, si accendono i riflettori su recentissime formazioni, come L’imaginaire, L’instant donné, il Quartetto Maurice e l’MDI.

Con questa edizione, inoltre, il Festival diventa punto di riferimento per una fitta rete di partenariati coproduttivi e di collaborazione che portano alcuni appuntamenti oltre Venezia: da Radio France, con cui la Biennale ha avviato uno scambio di commissioni a giovani compositori, al Teatro Comunale di Bologna con l’Orchestra e il Coro di voci bianche, al Teatro del Maggio Musicale, il Teatro Studio di Scandicci, l’Orchestra della Toscana e Tempo Reale, l’Istituto polacco di Roma e l’Istituto Italiano di Cultura a Madrid, l’Ircam e Court-Circuit, oltre al partner storico della Biennale Musica, il Teatro La Fenice con la sua Orchestra, e alle collaborazioni consolidate con l’Orchestra di Padova e del Veneto e il Conservatorio di Venezia.

Biennale College è la nuova iniziativa che coinvolge tutti i settori della Biennale. Alle attività volte a promuovere la conoscenza del pubblico (Mostre, Festival) la Biennale di Venezia ha aggiunto una linea strategica rivolta alla ricerca e alla formazione di giovani artisti, Biennale College. Nata come evoluzione delle attività laboratoriali di Danza e Teatro, Biennale College si caratterizza per l’accento posto sull’aspetto produttivo. Per quanto riguarda il Settore Musica è stata lanciata una call internazionale volta alla realizzazione di nuove creazioni di giovani talenti. Si tratta di “pocket opera”, brevi opere di teatro musicale da realizzare in team - compositore, librettista, regista - al seguito di maestri e con il coordinamento del Direttore Ivan Fedele. E’ nel corso del festival che si svolgerà la prima fase di lavoro con i team prescelti