Teatro Tor di Nona. Il magma incandescente del '77

Articolo di: 
Stefano Coccia

Diapositive di un movimento destinato a perdere, a perdersi, ma non prima di aver fatto debuttare sul palcoscenico della Storia una generazione ancora in grado di lottare, di inseguire determinati ideali. E ad animare tali diapositive un gruppetto di attori incredibilmente affiatato, convincente e capace di emozionare. Citiamoli pure tutti: Ugo Benni, Elvira Berarducci, Bernardo Casertano, Michele di Vito, Sebastiano Gavasso, Irene Maiorino, Francesca P. Pastanella, Adriano Saleri, F. Valeriano Solfiti. I ragazzi di oggi chiamati a interpretare i ragazzi di ieri. Sono loro i giovani e validissimi attori che tra il 2 e il 4 aprile 2013, al Teatro Tor di Nona, hanno riportato in scena un bellissimo spettacolo di Francesca Pirani, ‘77. La rivoluzione è finita. Abbiamo vinto, che già l’anno prima aveva ottenuto riscontri notevoli.

Teatro dei Conciatori. La strepitosa vita di Tony Allotta

Articolo di: 
Stefano Coccia

Tra il 5 e il 10 marzo 2013 il bravissimo Tony Allotta ha fatto nuovamente conoscere al pubblico del Teatro dei Conciatori un testo che, pur in forma di monologo, è in grado di far pulsare di vita un intero quartiere, la Belleville multietnica della Parigi anni ‘80.

Teatro India. Pirandello secondo Ronconi

Articolo di: 
Alessandro Menchi

In scena dal 2 al 28 marzo al Teatro India di Roma, In cerca d'autore è, come riporta il sottotitolo, un inedito studio di Luca Ronconi sui Sei personaggi di Luigi Pirandello, interpretato dai diplomati all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico”. Lo spettacolo, presentato al 55° Festival dei Due Mondi di Spoleto (2012) e replicato al Piccolo Teatro Studio di Milano, è la prima messa in scena del maestro Ronconi del capolavoro pirandelliano e nasce dall'esigenza di liberarlo dalle stratificazioni di ottant'anni di allestimenti fino a recuperarne la purezza drammatica, nonché la sua profonda attualità.

Teatro Sala Uno. Tempo di fuga e l'amore post-mortem

Articolo di: 
Alessandro Menchi

È in scena al Teatro Sala Uno di Roma, dal 6 al 17 marzo, Tempo di fuga, scritto e diretto da Mario Prosperi, da lui stesso interpretato insieme a Rossella Or e Yavan Wolde. Lo spettacolo nasce dalla suggestione di uno spettacolo cinese sull'incontro post-mortem di due ex-amanti deceduti nello stesso momento ognuno all'insaputa dell'altro ed è calato, attraverso tessuti culturali intrisi di surrealismo – emergono, anche esplicitamente, le pagine di Nadja di Breton – e di trame bibliche, in un'ottica contemporanea e autobiografica di rara profondità e leggerezza.

Casa delle Culture. Un appartamento in città o l'eterno presente

Articolo di: 
Alessandro Menchi

Dal 14 al 24 febbraio 2013 la Compagnia Ginepro Nannelli ha messo in scena alla Casa delle Culture di Roma lo spettacolo Un appartamento in città o al limite del bosco di Giuseppe Drago, interpretato da Patrizia D'Orsi e Marco Carlaccini (anche regista), arricchendo, dopo La cantatrice calva di Ionesco, una personale lettura del presente fra le note dell'assurdo.

Teatro Parioli di Roma. Il partecipato Romeo e Giulietta di Giuseppe Marini

Articolo di: 
Giuseppe Talarico

Per un regista la scelta di rappresentare un grande classico della letteratura rappresenta una sfida piena di rischi. Il regista Giuseppe Marini è riuscito a dare una interpretazione assai felice e rispettosa del suo significato letterario  del grande testo di William Shakespeare Romeo e Giulietta, che è stato proposto agli spettatori  dal 1° al 10 febbraio 2013 al Teatro Parioli di Roma.

Teatro Ghione. Elephant Man o del mostro guaritore

Articolo di: 
Alessandro Menchi

Rivive, sotto le luci cupe e smorzate del teatro Ghione, la storia vera di Joseph Merrick, “l'Uomo Elefante”, che nella Londra tardo Vittoriana, fu salvato dagli orrori della strada dal dr. Treves, salvandolo a sua volta dai suoi fantasmi interiori. Con lo spettacolo Elephant Man, in scena dal 7 al 17 febbraio 2013, Giancarlo Marinelli ha trasfuso il racconto autobiografico di Frederick Treves, con un occhio al capolavoro cinematografico di David Lynch del 1980, in un dramma denso, vibrante, intriso di intelligente ironia, che trae vigore da una messa in scena cupa e compatta e da un cast di rara intensità.

Torino Teatro Colosseo. Daniel Ezralow danza l'Uomo contemporaneo

Articolo di: 
Laura Boeri

Mercoledì 30 gennaio 2013, presso il teatro Colosseo di Torino, è andato in scena "Open" , il nuovo spettacolo della compagnia di danza di Daniel Ezralow. Il teatro era gremito, la coda alle casse arrivava fino in strada a intasare il traffico e tra gli astanti erano facilmente riconoscibili gli addetti al settore. Impossibile non riconoscere altri ballerini, grazie all'incedere elegante, al particolare modo di sostare in piedi e a all'inconfondibile morbidezza dei movimenti.

Teatro Petrolini. Tu che ne pensi? E la commedia dei rapporti

Articolo di: 
Alessandro Menchi

L'amore e l'amicizia ai tempi della crisi sono grovigli di sentimenti resi ancora più confusi dall'incertezza dell'oggi. Ciò che si ha sembra non bastare mai. Ciò che si vorrebbe sembra troppo distante. Eppure agli occhi degli altri le soluzioni ai nostri problemi appaiono sempre alla nostra portata. Solo che non le vediamo, nascoste dietro l'ostacolo più grande e più invisibile: noi stessi. È quello che accade nella commedia Tu che ne pensi?, scritta da Antonello Coggiatti, in scena al Teatro Petrolini di Roma dal 22 gennaio al 3 febbraio 2013, in cui le tre giovani amiche protagoniste si ritrovano per mettere sul tavolo le loro matasse emotive, sperando in consigli che le aiutino a sbrogliarle.

Teatro San Genesio. Weinciller ed il suo Michelangelo slovacco

Articolo di: 
Stefano Coccia

Si deve innanzitutto riconoscere una robusta dose di coraggio a questi attori slovacchi, il cui spettacolo è andato in scena a Roma in un periodo non particolarmente favorevole all’intrattenimento colto, quello a ridosso di Capodanno. Ma quegli spettatori, quasi altrettanto coraggiosi, che si sono presentati al Teatro San Genesio il 29, 30 o 31 dicembre 2012, sono stati ricompensati da una messa in scena vivace, creativa, ben impostata sia dal punto di vista storico che sotto il profilo estetico. Ci vien voglia di sbilanciarci ulteriormente: il lavoro di Peter Weinciller, intitolato Michelangelo Affresco sul cammino di un’artista, meriterebbe di essere riproposto in Italia e di girare a lungo per la penisola, in particolare nelle città d’arte come Perugia, Bologna e ancor più Firenze, visti i legami strettissimi con quel personaggio la cui biografia vi appare briosamente rivisitata.