Apa l'Etrusco a Villa Giulia

Articolo di: 
Nica Fiori
Apa e Ati

Un viaggio nel tempo e nello spazio, alla scoperta dei nostri antenati etruschi, è ora possibile a Roma, nel museo di Villa Giulia, fino al 22 febbraio, grazie a una mostra che si avvale delle più sofisticate tecniche virtuali. Il titolo è “Apa l’Etrusco sbarca a Roma”, dove Apa è il nome di un personaggio etrusco di fantasia, che parla con la voce di Lucio Dalla, creato nel 2011 quando il regista Giosuè Boetto Cohen realizzò un cartone animato in 3D sulla storia delle origini di Bologna.

In realtà il progetto Apa l’Etrusco prevede anche una mostra nel museo civico di Bologna, con lo scambio di due importantissimi reperti che, essendo inamovibili, sono stati, per così dire, clonati. A Roma possiamo ammirare l’ologramma della Situla della Certosa (un importante vaso da Felsina) e a Bologna quello del Sarcofago degli Sposi, accanto ad altri reperti originali.

Fino a una ventina d’anni fa la creazione di ologrammi a grandezza naturale da esporre in una mostra sembrava ancora un desiderio irrealizzabile, ma ora l’archeologia virtuale permette di restituire l’antico nelle varie sfaccettature, servendosi della computergrafica, della robotica e di altre tecniche multimediali, con un’approssimazione abbastanza vicina al vero. Si tratta di tecniche che sono rigorose dal punto di vista scientifico, ma allo stesso tempo spettacolari e molto adatte a un pubblico giovanile, che ama i nuovi linguaggi, come ha evidenziato la Soprintendente per l’Etruria Meridionale Alfonsina Russo.

Senza togliere nulla alla validità delle spiegazioni e delle didascalie dei reperti collocati nel museo di Villa Giulia, bisogna ammettere che il filmato d’animazione che viene proiettato per tutta la durata della mostra è decisamente accattivante, grazie soprattutto alla voce ammaliante di Sabrina Ferilli. La simpatica attrice presta la voce ad Ati, la cugina di Apa, ovvero un buffo tipetto con un cappellone in testa che arriva da Bologna a Roma. Prima di partire, Apa illustra la sua città, l’etrusca Felsina e in particolare osserva quella Situla della Certosa, che deve abbandonare, senza sapere che la rivedrà nel museo di Villa Giulia nella sua versione virtuale.

Il filmato d’animazione è stato girato per la prima parte nel 2012, quando Lucio Dalla era ancora in vita, e in seguito, pensando ad un proseguimento ambientato a Roma, non potendo più usare la sua voce, si è creato un nuovo personaggio con un accento laziale. Ed è nato così il film “Ati alla scoperta di Veio”. La fanciulla etrusca del cartoon in 3D, con un elegante abito rosso bordato di azzurro, ha una vezzosa acconciatura a trecce ispirata a quella della sposa del Sarcofago degli Sposi. Il suo nome, Ati, che in etrusco vuol dire “madre”, fa da pendant a quello di Apa (“padre”), così da evocare una sorta di figura capostipite di quegli Etruschi che sono di casa nel museo di Villa Giulia.

Di questo Ati è una sorta di genius loci: vive lì, curando e proteggendo i reperti. Seduta su un antico sgabello, con il fuso, attributo del suo status di mater familias di alto rango (usiamo i termini latini, perché, come dice lei stessa, anche Roma all’inizio è stata etrusca), guarda la televisione. E all’improvviso in quest’oggetto, simbolo di un mondo che non è più il suo, le appare il cugino Apa. È l’inizio di una storia che ci porterà a Veio, la città etrusca più vicina a Roma, fin sul tetto del tempio di Apollo, dove Ati sfiorerà con fare malizioso il volto del bel dio, per tornare infine a vigilare sui tesori del suo museo.

E noi non possiamo a questo punto far altro che entusiasmarci a nostra volta davanti alle statue in terracotta policroma di Apollo ed Eracle provenienti dal santuario di Portonaccio e conservate nelle sale dedicate a Veio. Sono figure che celano ancora sotto un’espressione arcana e sorridente tutta la loro originaria grandezza e potenza. Entrambe si riferiscono alla mitica lotta per il possesso della cerva dalle corna d’oro sacra ad Artemide, che si concluse con la vittoria di Ercole.

Un’altra statua raffigura Apollo bambino che, in braccio alla madre Latona, sta per uccidere il serpente Pitone, custode dell’oracolo delfico. Questo episodio si riferisce al culto del dio nella sua qualità oracolare. Le statue dovevano essere collocate sul tetto, a formare una serie di gruppi, e sono presentate in connessione con le rispettive basi a sella che ne permettevano il collocamento a 12 m di altezza.

La mostra di Villa Giulia, curata da Rita Cosentino, apre una finestra sulla conoscenza degli etruschi del nord e in particolare della città di Felsina (Bologna), mediante oggetti simbolo della sua cultura, in particolare una stele funeraria in arenaria decorata a rilievo con il viaggio del defunto verso l’oltretomba e la proiezione virtuale e stereoscopica del vaso funerario noto come situla della Certosa. Il tema dell’aldilà, che è il filo conduttore della mostra bolognese, è rappresentato a Villa Giulia da altre due importanti opere, firmate entrambe da Eufronio: la kylix a figure rosse raffigurante il trasporto del corpo dell’eroe Sarpedonte da parte di Hypnos (il Sonno) e Thanatos (la Morte), e il cratere con l’episodio di Eracle che sconfigge Cicno. Ricordiamo che Cicno era figlio di Ares e assaliva i viandanti che andavano a Delfi.

Ma, sempre sul tema dell’aldilà, che, contrariamente a quanto si riteneva anni fa, doveva avere per gli Etruschi una connotazione positiva, il Sarcofago degli Sposi è indubbiamente il reperto più significativo del museo di Villa Giulia. Proveniente da Cerveteri e risalente al VI secolo a.C., è stato rinvenuto a pezzi nel 1881 nella necropoli della Banditaccia. È realizzato in terracotta e ci appare di fattura superiore rispetto al gemello conservato al Louvre. L’immagine della coppia che banchetta insieme distesa su una kline (letto del banchetto, ma anche letto funerario) trasmette un sentimento di amore e di grande vitalità, a dispetto della morte.

Pubblicato in: 
GN1 Anno VII 3 novembre 2014
Scheda
Titolo completo: 

ROMA, MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VILLA GIULIA
mostra “Apa l’etrusco sbarca a Roma”
proiezione del film di animazione “Ati alla scoperta di Veio”
dal 23 ottobre 2014 al 22 febbraio 2015
dal martedì alla domenica 8,30 – 19,30
sba-em.comunicazione@beniculturali.it
sba-em@beniculturali.it
www.villagiulia.beniculturali.it

BOLOGNA,  PALAZZO PEPOLI  MUSEO DELLA STORIA DI BOLOGNA
mostra “Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l’aldilà tra capolavori e realtà virtuale”
dal 25 ottobre 2014 al 22 febbraio 2015
info@genusbononiae.it
www.genusbononiae.it