Pienza. La luminosa Cecilia di Herreweghe

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Collegium Vocale Gent e Herreweghw. Foto di insieme. © Marius Burgelman

Il 3 agosto scorso la suggestiva Chiesa di Santa Anna in Camprena è stata scelta per lo svolgimento dell’ultimo concerto del Festival Collegium Vocale Crete Senesi 2024, il Collegium Vocale Gent diretto da Philippe Herreweghe ha eseguito Hail! Bright Cecilia (Ode di Santa Cecilia) di Henry Purcell. Al termine il folto pubblico presente ha tributato una festosa ovazione a tutti gli interpreti.

Henry Purcell (1659-1695) è stato il più significativo musicista del barocco inglese la sua notevole produzione comprende musica strumentale, religiosa e profana, ma il suo contributo maggiore e più famoso è stato nella musica teatrale, che ebbe un grande sviluppo nel Teatro della Restaurazione. Henry Purcell scrisse quattro Odi che in onore di Santa Cecilia: Welcome to all the pleasures e Laudate Coeciliam sono del 1683, la data della terza, Raise, raise the voice è incerta, ma si crede sia del 1685, l'ultima, Hail, bright Caecilia, che è del 1692, è la più famosa ed è quella che è stata eseguita in questo concerto.

L'Ode a Santa Cecilia, su testo di Nicholas Brady, fu composta per soli, coro e orchestra, è di ampie proporzioni e fu concepita come un inno in onore della musica e di tutti gli strumenti. La composizione si distingue per il notevole impiego di interessanti ricerche strumentali che testimoniano l’originalità creativa di Purcell nella elaborazione dei modelli ricevuti attraverso la tradizione inglese elisabettiana. Furono principalmente quelli ricevuti da Matthew Locke (1630-1677) e Pelham Hunphreys (1647-1674), che comprendevano anche i modelli vocali italiani, da Luigi Rossi (1597-1653), e quelli strumentali francesi da Giovanni Battista Lulli (1632-1687), in evidenza nella grandiosità degli Allegri della Sinfonia e della conclusione corale.

La Sinfonia, che apre la composizione, è divisa in cinque sezioni, la quarta delle quali viene ripetuta in chiusura, la strumentazione prevede l'impiego del pieno organico, salvo i soli flauti dolci. Una delle abilità compositive di Purcell è l'elaborazione sopra un basso ostinato utilizzato nel duo Hark, each tree in cui vengono usati i violini e flauti dolci e nell'aria del basso Wondrous machine in cui gli oboi suonano un controcanto mentre la voce esalta la maestà dell'organo.

Purcell usa abilmente anche le varie tecniche vocali nelle arie, non solo il recitativo e il canto, ma anche stile declamato, che volge verso l'arioso nell’aria per contralto 'Tis nature’s voice. Nelle parti corali segue la tradizione inglese dei mottetti, gli Anthems, usando anche lo stile fugato come in Soul of the world e nella conclusione, uno stile che Händel terrà presente rielaborandolo con notevole creatività negli Oratori.

Il Collegium Vocale Gent è formato da valenti musicisti e cantanti, un prezioso strumento di cui si è avvalsa la magistrale direzione di Philippe Herreweghe per evidenziare la varietà dei colori dei diversi strumenti, i ritmi, i piani e i forti, i tempi lenti e veloci della raffinata partitura di Purcell, in una memorabile esecuzione lungamente acclamata dal pubblico presente. 

Pubblicato in: 
GN39 Anno XVI 16 agosto 2024
Scheda
Titolo completo: 

Festival Collegium Vocale Crete Senesi 2024

Ode per Santa Cecilia
Santa Anna in Camprena (Pienza)
Sabato 3 agosto ore 20.00
HENRY PURCELL (1659-1695)
Hail! Bright Cecilia (Z.328)
COLLEGIUM VOCALE GENT
PHILIPPE HERREWEGHE direttore
Questo concerto è stato reso possibile grazie al generoso sostegno di
Mr. & Mrs. P.E. de Bauw, Ambasciatore del Belgio in Italia e al generoso sostegno
di Mr. P. De Keersmaeker

MIRIAM ALLAN soprano
BARBORA KABATKOVA mezzo-soprano
ALEX POTTER COUNTER controtenore
ROBERT KUIZENGA controtenore
SAMUEL BODEN tenore
BENEDICT HYMAS tenore
EDWARD GRINT basso
JIMMY HOLLIDAY basso

EVA SALADIN, SONOKO ASABUKI violino
PABLO DE PEDRO viola
AGEET ZWEISTRA violoncello
DAMIEN GUFFROY contrbasso
EMANUEL LAPORTE, JON OLABERRIA oboe
BART COEN, DIMOS DE BEUN flauti dolci
JULIEN DEBORDES fagotto
ALAIN DE RUDDER, STEVEN VERHAERT trombe
MARTIN PIECHOTTA timpani
MAUDE GRATTON organo