Bruscello di Montepulciano. Zelindo il Garibaldino

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Zelindo il Garibaldino

A Montepulciano è andato in scena dal 12 al 15 agosto 2011 Zelindo il Garibaldino, il Bruscello Poliziano dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia, la presente recensione è riferita alla recita del 12 agosto.

La 72° edizione organizzata dalla Compagnia Popolare del Bruscello, accogliendo la richiesta dell'amministrazione comunale di festeggiare l'anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha presentato Zelindo il Garibaldino un titolo già rappresentato nel 1961, per i 100 anni dell'Unità d’Italia. In questa nuova edizione i testi e musiche sono stati completamente rinnovati con le musiche del maestro Francesco Traversi e il libretto di Raffaele Giannetti, la regia e la scenografia sono state, come di consueto del direttore artistico Franco Romani.  

Lo spettacolo, che si è svolto, come è tradizione, sul palco del Sagrato della Cattedrale di Piazza Grande ha mantenuto i tradizionali tre atti, ognuno dei quali è  diviso in tre scene. Il Bruscello Poliziano è nato nel 1939 ed è una manifestazione molto sentita dalla popolazione di  Montepulciano che partecipa attivamente alla messa in scena. Gli interpreti, che sono attori non professionisti hanno recitato e cantato attorniati da circa 100 comparse, di età che va dai 6 ai 70 anni accompagnati da una orchestra di 35 elementi. Segnaliamo che alcuni degli interpreti hanno partecipato all'esecuzione della  2a Sinfonia di Mahler, al Cantiere Internzionale d'Arte che si è appena concluso, cantando nel coro, per sottolineare la vivacità culturale e l'importanza dell'esistenza della Scuola di Musica a Montepulciano nella creazione di un terreno fertile per tramandare il Bruscello.

Zelindo Ascani (1843-1903) è un poliziano realmente esistito e prese parte alla Spedizione dei Mille; la storia rappresentata parte dal 1849 quando Garibaldi in fuga da Roma passò per Montepulciano e Zelindo era ancora bambino; si immagina che questo avvenimento poi lo spinse ad unirsi alla Spedizione dei Mille. Gli avvenimenti storici sono mescolati alla sua storia sentimentale, con Fiorinda sua futura moglie, che fu ostacolata dal padre ma ebbe , poi, un lieto fine, a questo si aggiunge lo sfondo del paese con i suoi abitanti e la manifestazione delle loro passioni risorgimentali.

Nella scrittura del libretto Raffaele Giannetti ha detto di aver usato l'ottava rima e l'endecasillabo in alcuni punti allo scopo di sottolineare il carattere narrativo, mentre ha mantenuto l'ottonario per le parti popolari e la metrica dei cori operistici e delle poesie risorgimentali per le parti corali. La musica di Francesco Traversi nel solco di Luciano Garosi, che ha scritto quella dei tre bruscelli precedenti dedicati alle tre cantiche della Commedia dantesca, presenta caratteri popolari e influssi derivati dal musical e dall'opera come il coro del primo atto in cui si sente l'eco di Mascagni oltre a qualche citazione come , sempre nello stesso atto, del Dies irae del Requiem verdiano.

Traversi ha detto di aver composto i temi delle melodie legandoli alle situazioni e ai luoghi, e non più ai personaggi come è stato nei precedenti spettacoli per ottenere un maggior dialogo tra musica e svolgimento drammatico. Ha anche affermato di aver evidenziato il ruolo del coro, che diventa un vero e proprio personaggio, ispirandosi così al melodramma che tanto influenzò lo spirito risorgimentale. Franco Romani ha affermato di aver creato una regia  e scene che potessero riferirsi a qualunque parte d'Italia, in sintonia con musica e libretto, per sottolineare come alla  Spedizione dei Mille abbiano partecipato giovani provenienti da diverse regioni italiane. 

Tra gli interpreti ricordiamo Marco Banini che ha ben cantato ed interpretato Zelindo, e così Stefano Bernardini nella parte di Garibaldi e la brava Chiara Protasi nel ruolo  simbolico e impegnativo di “Patria”, che ha mostrato anno per anno un progressivo miglioramento dell'emissione della voce che è resa morbida e calda. Il Bruscello si avvalso anche della bella voce di Roberto Curioni nel cammeo del poeta, dei deliziosi i bimbi, futuri bruscellanti e dell'inossidabile presenza dello “storico”, Woldemaro Abram, accompagnato dai paggi con l’arboscello e la lanternina,  del “cantastorie”, Alessandro Zazzaretta e naturalmente dall'entusiasmo di tutti i partecipanti e dalla bravura dell’orchestra diretta da Francesco Traversi. Lo spettacolo andato in scena nella splendida cornice di Piazza Grande arricchita da l'intrigante presenza della luna piena ha riscosso un grande successo. 

Pubblicato in: 
GN64 Anno III 22 agosto 2011
Scheda
Titolo completo: 

La Compagnia Popolare del Bruscello di Montepulciano presenta 

ZELINDO IL GARIBALDINO 

dramma popolare in musica sotto forma 

di Bruscello Poliziano

BAMBINI, DAME, CAVALIERI, POPOLANI, BALLERINI, STORNELLATORI, GUARDIE DI FIRENZE 

Libretto di Raffaele Giannetti 

Musiche di Francesco Traversi 

Direzione Artistica, Scenografia e Regia Franco Romani 

Il Bruscello è organizzato in collaborazione con il Comune di Montepulciano, la Provincia di Siena, la Regione Toscana e Fondazione MPS. 

Per informazioni: Associazione Compagnia Popolare del Bruscello, tel. 0578.758529, il sito web: www.bruscello.it dove è possibile anche ascoltare in anteprima un piccolo frammento musicale dello spettacolo.

Bruscello di Montepulciano Zelindo il Garibaldino

Da venerdì 12 a lunedì 15 agosto 2011, inizio ore 21.30

Piazza Grande, Montepulciano (Siena) 

Ingresso: 10 euro 

Organizzato dalla Compagnia Popolare del Bruscello - Info: www.bruscello.it