Da Vinci Classics. Mozart a quattro mani

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Da Vinci Classics Mozart

W.A.Mozart - Works for piano 4 hands: un piacevolissimo CD pubblicato da Da Vinci Classics nell'interpretazione del duo pianistico Enrico Padovani – Alessandra Mauro che trasporta l'ascoltatore nell'affascinante universo mozartiano applicato alla scrittura per quattro mani.

Abbiamo recentemente considerato le modalità di approccio che può avere l'ascoltatore verso le composizioni per tastiera a quattro mani, sottolineando come i risultati ottimali venissero raggiunti quando il compositore, sia utilizzando il cembalo o il pianoforte, riusciva ad annullare la gerarchia fra i due esecutori nel desiderio di amplificare le potenzialità dello strumento, senza pertanto far percepire all'ascoltatore la presenza di due intepreti ma piuttosto di un unico edificio sonoro ancor più corposo ed espressivo e perfettamente equilibrato.

In quest'occasione le composizioni a quattro mani prese in considerazione sono di un autore, W.A.Mozart, il quale, come dubitare, realizza dei capolavori applicando proprio quest'impostazione. Sin dalle prime battute della prima traccia sfidiamo l'ascoltatore più sprovveduto a rendersi conto che sta ascoltando due esecutori. Merito senza dubbio anche degli interpreti, l'ottimo duo Padovani-Mauro - dei quali potremo esaltarne alcune caratteristiche nelle prossime righe - la perizia e la cura della loro interpretazione consentono infatti, come sempre quando si ascolta Mozart, di rimanere prima stupiti e poi profondamente appagati.

In questo CD Da Vinci Classics sono proposte due Sonate, K521 e K497, l'Andante con variazioni K501 e l'affascinante Adagio e Allegro per organo meccanico K594. La scelta delle composizioni consente di avere un quadro interessante della visione di Mozart di questo modo di affrontare la scrittura per tastiera. Consigliamo come chiave di lettura per chi ancora non avesse avuto modo di esplorare questa parte del repertorio mozartiano di non ricercare, come viene spontaneo ed utile fare nelle sonate solistiche ma anche in altre composizioni, la componente teatrale, cioè la capacità dell'autore di riversare anche nelle composizioni strumentali la contrapposizione di temi che potrebbero connotare personaggi di un melodramma ed intrecciarsi nell'evolversi di una narrazione, ma piuttosto una visione strumentale simile a quella applicata nelle sinfonie.

Con questa aspettativa già l'attacco della sonata K521 ci trasporta nel climax delle ultime sinfonie. Chiediamo scusa ai non addetti ai lavori, ma per chi è in grado di leggere la partitura il modo con il quale viene elaborato il tema iniziale dalla battuta 22 in poi sino all'esposizione del secondo tema è inconfondibilmente e splendidamente mozartiano. Il riferimento alle ultime sinfonie non è casuale. Tutte queste composizioni sono state scritte nel periodo viennese, in quelli cioè che sarebbero stati gli ultimi anni di vita per l'autore. Anni che noi posteri definiamo della maturità ma che per Mozart, inconsapevole del suo destino, coincidevano, a fronte di capolavori che avrebbe composto, con un periodo di calo di interesse e popolarità da parte del pubblico.

La K521 è una sonata non facile, come ammesso e scritto anche dall'autore, ed è richiesta agli esecutori, oltre ad un'applicazione di quella visione strumentale prima accennata, un controllo ed una pulizia nell'esecuzione e cura del fraseggio che si possono ottenere solo con un'adeguata preparazione tecnica. Caratteristiche che emergono con evidenza nel'ottima lettura di Enrico Padovani ed Alessandra Mauro che dimostrano anche una totale e profonda sintonia interpretativa.

Grazie a questa efficacia interpretativa è possibile constatare che se la K521 è prettamente “orchestrale” nella sua impostazione generale, nella K497 l'autore sembra voler evidenziare maggiormente una ricerca della cantabilità ritrovando un'atmosfera più intima e riflessiva sin dall'inizio del primo movimento e nello splendido ed ampio Andante centrale. Tenendo presente le prime delusioni che stava provando in quegli anni l'ascolto dell'ultimo movimento, danzante e sorridente, sembra un tentativo di ritrovare un sorriso con la grazia e leggerezza che solo lui possedeva.

Gli altri brani che completano questo bel CD, l'Andante con variazioni K501 e l'Adagio e Allegro per organo meccanico K594 ammaliano l'ascoltatore per l'inesauribile e sempre sorprendente ispirazione dell'autore e confermano anche in questo caso le doti di Enrico Padovani ed Alessandra Mauro.

È sempre un piacere ascoltare Mozart. Registrazioni come questa dimostrano come non sia possibile farne a meno.

Pubblicato in: 
GN12 Anno XI 28 gennaio 2019
Scheda
Titolo completo: 

Da Vinci Classics
W.A.Mozart

Works for piano 4 hands

ENRICO PADOVANI
ALESSANDRA MAURO


Sonata per pf a quattro mani in do magg. K521

Allegro, Andante, Allegretto
Andante e Variazioni K501
Adagio e Allegro per organo meccanico K594
Sonata per pf a quattro mani in fa magg. K497
Adagio-Allegro di molto, Andante, Allegro

CD Da Vinci Classics C00043