Den Haag Opera2Day. Vivaldi dangereux e decomposed

Articolo di: 
Livia Bidoli
Vivaldi Danagereux

Un'opera nuova, in un mix musicale ad opera di Antonio Vivaldi e la sua Venezia libertina settencentesca e l'avvio verso la Rivoluzione della società francese rappresentata da Pierre-A.F. Choderlos de Laclos ne Les liaisons dangereuses(1782), Le relazioni pericolose, ovvero una società che emette i suoi ultimi respiri di “piacere” alla fine del Carnevale, prima del Mercoledì delle Ceneri che promulga perentorio la sconfitta di una società che fino ad allora regnava assoluta e indisturbata. Progetto di Opera2Day, partita all'Opera Reale di Den Haag - Koninklijke Schouwburg lo scorso 17 gennaio, ha presentato la sua ultima serata, simbolicamente, lo scorso 16 marzo, esattamente dopo nove giorni dal mercoledì delle Ceneri, quindi in piena Quaresima.

Nel verde dei costumi, acceso, poi spento ma verde per tutti i personaggi, anche la varia servitu' maschile e femminile che attornia Madame de Merteuil, il Visconte Valmont, ma anche la Présidente de Tourvel, Danceny e Cécile, troviamo quasi una parvenza di quell'assioma simbolico che lo unisce alla rabbia, all'invidia (verde di rabbia, verde di invidia), che dopotutto accomuna i due personaggi principali di Merteuil e Valmont, sempre dediti all'assoggettamento sessuale e non dei loro partner, solo per dimostrar loro che solo la passione esiste e l'amore è un'illusoria questione cui non dedicar il minimo affanno. Tale e quale nella storia di Laclos, qui i due sortiscono effetti disastrosi per loro e per i loro amanti, traditi doppiamente, fino all'arrivo della tragedia sullo sfondo dei primi moti rivoluzionari.

Partendo da un'idea originale del regista Serge van Weggel, che si è occupato anche delle scene e della musica, si è giunti a Vivaldi Dangerous Liaisons, su libretto in italiano di Stefano Simone Pintor e lo stesso van Weggel; la musica composta da Vivaldi è stata assemblata e rimodulata, con aggiunte originali da Vanni Moretto, esperto barocchista che ha fatto parte tra l'altro de I Solisti Aquilani e de Il Giardino Armonico; la drammaturgia è stata curata da Karim Ameur e sul podio dell'Orchestra della Netherlands Bach Society è salito il Maestro Hernán Schvartzman. Abbiamo per l'occasione intervistato Serge van Weggel e  Hernán Schvartzman (quest'ultimo parlava un italiano corrente e corretto). Van Veggel è grande conoscitore del Barocco come dimostrano le sue opere precedenti, dalla Giuditta di Scarlatti all'odierna, fino al classicismo della Medea di Cherubini; assistente di Henry Kupfer, ha collaborato nondimeno al Gergiev Festival al De Doelen di Rotterdam. Hernán Schvartzman, nato a Buenos Aires, è specializzato nel Barocco e si è specializzato anche in Italia, ed ha diretto per Opera2Day la Carmen di Bizet proprio alla Koninklijke Schouwburg (Opera Reale) di Den Haag, come anche The Fairy Queen di Purcell e l'Agrippina di Händel. Segue l'intervista ad entrambi.

Prima di tutto ho chiesto a Serge van Weggel come ha scelto di mettere insieme Vivaldi, con la sua musica, ed il libretto di Stefano Simone Pintor (in italiano) tratto da Les liaisons dangereuses di Choderlos de Laclos?

Serge van Veggel. Siamo partiti dall'idea di mostrare il Barocco nella sua piena maturità e poi la sua decadenza con il romanzo epistolare di Laclos. Ci siamo inoltre ispirati allo scenario risalente all'opera di Monteverdi L'incoronazione di Poppea, rappresentata proprio durante il Carnevale nel 1643. Poi siamo passati a Vivaldi, ascoltando quasi 500 brani della sua produzione e poi scegliendoli tra questi per comporre il nostro quadro musicale con Vanni Moretti.

Può descriverci in breve i due personaggi principali della Marcvhesa di Merteuil e del Visconte di Valmont?

S.v.V. Madame de Merteuil è un Casanova al femminile mentre Valmont è un Casanova al maschile. Merteuil ha quasi un potere maschile quindi abbiamo pensato ad un contralto, d'altronde con Vivaldi abbiamo un repertorio molto vasto, dalle arie alle colorature; mentre per Valmont abbiamo scelto un controtenore, il tedesco, originario del Ghana, Yosemeh Adjei.

Hernán Schvartzman.  Prima abbiamo scelto il repertorio da Vivaldi e poi il cast: da lì è venuta l'idea per l'allestimento e le arie èprovengono soprattutto dalla produzione vivaldiana che va da da Orlando furioso, Orlando finto pazzo, Juditha Triumphans, Stabat Mater, vari oratori, il Concerto grosso, non li elencheremo mai tutti!

Ho notato un cammino metaforico, un passaggio da uno stato di degenerazione fino ad una catarsi: questo ciclo prosegue diacronicamente fino alla Quaresima? Ho notato una citazione dall'abito di piume nere finale di Merteuil dal racconto di Poe The System of Doctor Tarr and Professor Fether (1845), in realtà sono tutti vestiti di piume perchè pazzi: c'è un collegamento?

V. C'era il Carnevale in quel momento e lei dice alla fine: “Il carnevale è finito”, la festa è finita che corrisponde alla fine della storia, ovvero alla fine del camouflage, magari di diverso tipo, la citazione era inconsapevole.
H.S. Si, c'è un cammino anche musicale in questo senso: all'inizio infatti si riconosce benissimo Vivaldi ma quando si raggiunge la fine è sempre piu' “decomposto”, ricostruito in modo vago, fino alla Follia finale in cui verrà completamente distrutto, frammentato, anche in termini di dissonanze. 
V. Vi è una notazione proprio riferita alla Rivoluzione Francese: i due nobili sono sempre supportati dai loro servi e solo alla fine questi servi si ribellano e non può essere un caso che il romanzo epistolare di Laclos sia stato pubblicato solo sette anni prima dello scoppio della Rivoluzione, nel 1782.

Sembra un Vivaldi Decomposed oltre che Dangereux!
Quindi se doveste fare una lista della produzione vivaldiana dall'inizio alla fine dell'opera da dove cominciate? Da qualcosa di piu' prosaico finendo con un oratorio con un profondo significato religioso in senso catartico?

H.S. Dipende molto dall'allestimento, che è il punto di partenza, a volte si tratta solo di musica che si adatta molto bene.
V. Gli “affetti” dettano legge, li usiamo e sono molto importanti: a volte ci dimentichiamo anche da dove provengono i pezzi musicali, si può partire dalla coloratura fino all'oratorio piu' intimo.
H.S. Vanni Moretto ha molto destrutturato Vivaldi senza peraltro darlo a vedere: la musica di Vivaldi è deframmentata, soprattutto alla fine, conferendo allo stesso tempo un nuovo valore alle arie, alle colorature, a tutto il materiale originale.

E' stato difficile formulare la musica di Vivaldi per ogni personaggio?
H.S. A volte si, ma in altri casi era invece semplicemente perfetta. Moretto aveva il compito di scegliere le arie, anche i molti recitativi dell'inizio e inserirli, e via via creare una sorta di dissonanza come si procede alla fine. Pochi cambi ci sono stati nel testo – in modo da far transitare Vivaldi alle composizioni di Moretto, una specie di transito musicale – che è risultato molto moderno verso la fine.
V. Vanni Moretto è stato scelto proprio perché è uno specialista del barocco, appositamente, e lo spettacolo è stato scritto per tutti, anche colore che non sono mai andati all'opera.

Venezia è stata scelta come setting per Vivaldi?
V. Si, e per il Carnevale, ed il libretto è in italiano perché Vivaldi ha bisogno della sua lingua. Il francese è solo la lingua della nobiltà.
H.S. Aggiungo poi che la denominazione delle lettere di Laclos è solo sequenziale, i luoghi rimangono un'incognita quindi abbiamo potuto decidere noi dove fosse il setting.

Pensate di aver creato un equilibrio tra la musica di Vivaldi e le parole di Laclos, che Pintor ha ripreso nel libretto insieme ai testi di Vivaldi?
V. Si, credo di si: capire l'italiano fa capire molto di piu' gli scherzi, le battute.
H.S. Abbiamo un tipo di pubblico molto vario e tutti erano entusiasti anche per questa scelta: l'audience di Opera2Day è molto aperta, e l'opera di per sé risulta fresca sia per il libretto, sia per la musica, sia per l'allestimento.

Voi parlate di Merteuil e Valmont come Casanova, ma il suo obiettivo, a differenza di Don Giovanni, era quello di rendere felici le sue vittime: a chi somigliano di piu' quindi, all'uno o all'altro?
V. Sicuramente a Don Giovanni! Mi ricordo di un film Cruel Intentions, che descrive molto bene il personaggio.
H.S. Don Giovanni è un personaggio che non può resistere, ama tutte le donne, non ha l'intenzione di ferire;  mentre Valmont e Merteuil inventano seduzioni e tradimenti con l'intenzione di ferire come predatori con le loro prede.

In fondo quindi sono piu' vicini a Don Giovanni, che è malato psicologicamente: non riesce a farne a meno ma non possiamo scusarlo o giustificarlo per questo.

V. quello che è interessante è che c'è una donna al posto di Don Giovanni, C'è un romanzo di una scrittrice olandese, Hella S Haasse: Een gevaarlijke verhouding of Daal-en-Bergse brieven – A dangerous affair or Daal-en-Bergish letters (1976), che approfondisce proprio questo aspetto.

Merteuil in realtà sembra voler vendicare sé stessa: è questo il motivo per cui attua tutta questa strategia.
V. Esatto, lei in un certo qual modo è vulnerabile perché era l'amante di Valmont e lo ha lasciato per non essere lasciata – lei sa come combattere ma dentro di lei non sappiamo cosa passi veramente nel suo cuore.

Alla fine abbiamo la stessa fine del romanzo di Laclos, che significa?
V..Non proprio, lei è scappata in Olanda si dice che sia venuta proprio a Den Haag, la piu' francese delle città olandesi, e proviene proprio da questo libro di Hella S Haasse pubblicato solo in olandese.

Quando Valmont soffre e vuole unirsi alla sua amante Tourvel, viene forzato a mentirle da Merteuil.
V. Lui risponde a Merteuil che lo ha fatto solo per farle piacere – ma gli chiede di scrivere una lettera per poi ricattarlo – proprio perché capisce che lui è effettivamente innamorato.
H.S. Valmont d'altronde è bravissimo a dire bugie.

Perché Valmont non si libera di Merteuil?

H.S. Forse per orgoglio: non riesce ad accettare che Merteuil vinca su di lui.
V. Lui non sa che cosa Tourvel poteva offrirgli e dar via qualcosa che conosci per qualcos'altro che non sai veramente  cosa sia è difficile per lui.

Alla fine Valmont si confronterà con la morte...
V. Lui sa che non può piu' credere in quella società costruita con Merteuil.
H.S. Anche Merteuil sa che dovrà morire e che il vecchio mondo è collassato e che non può andare avanti nel nuovo mondo perché è troppo legata al vecchio – anche Cécile è stata tradita l'unica volta che si è aperta, proprio come lei in passato, molto probvabilmente.
V. Tutte le donne sono state tradite, anche Merteuil – probabilmente Merteuil ha cominciato come Cécile e poi è diventata quello che é – sia Tourvel che Merteuil si sono sposate per sottostare agli ordinamenti sociali, poi Merteuil è diventata vedova ed hanno passato quindi tutti gli stadi, ma l'unica che impazzisce alla fine è Tourvel.

Abbiamo all'inizio una vergine senza esperienza, Cécile; poi una donna con un passato, Merteuil; e poi una donna che sceglie di non avere esperienza, Tourvel: nonostante questa decisione, arrivano tutte a fallire, da qualsiasi punto partano...
V. Tourvel ha scelto di chiudersi in sé stessa, solo alla fine decide di rischiare.
H.S. La frase finale di Merteuil è esplicativa “l'amore onesto è impossibile da realizzare in questa società”: le regole, compreso il matrimonio, non permettono l'amore sincero. Perché spesso sono due cose diverse, l'amore dal matrimonio...

Pubblicato in: 
GN18 Anno XI 25 marzo 2019
Scheda
Titolo completo: 

Opera Reale di Den Haag/ L'Aja - Koninklijke Schouwburg
OPERA2DAY
VIVALDI DANGEROUS LIAISONS

Opera basata sul libro di Pierre-A.F. Choderlos de Laclos “Les liaisons dangereuses”
e l'opera musicale di Antonio Vivaldi
Soggetto, scene e musica di Serge van Veggel
Musica di Antonio Vivaldi e Vanni Moretto
Libretto di Stefano Simone Pintor and Serge van Veggel
Drammaturgia di Karim Ameur

Premiere mondiale 17 gennaio 2019, Den Haag, Paesi Bassi
Fino al 16 marzo 2019
Direttore Hernán Schvartzman
Regia Serge van Veggel
Sviluppo del progetto Alice Gubler

Scenografia Herbert Janse
Luci Marc Heinz
Suono Design Arne Bock
Produzione tecnica Ronald Tebra
Costumi Mirjam Pater
Capelli e Make up  Nienke Algra

Cast
Marchesa di Merteuil Candida Guida
Visconte di Valmont Yosemeh Adjei
Présidente de Tourvel Barbara Kozelj / Ingeborg Bröcheler (13/2 & 21/2)
Cvaliere Danceny Maayan Licht
Cécile Volanges Stefanie True / Emma Fekete (1/2 & 8/2)

Orchestra Netherlands Bach Society

Attori

Victoire (Maggiordomo Merteuil) Emma Linssen
Azolan (Valletto to Valmont / Abate del Monastero) Merijn de Jong
Lahaye (Valletto di Merteuil) Fabian Smit
Serafia (domestica di Merteuil / suora) Emma van Muiswinkel
Faubourg (domestico di Merteuil) Luciaan Groenier

Vedi anche: