Garzanti. Il mondo di Eleanor Oliphant

Articolo di: 
Elena Romanello
eleanor

La letteratura ha eroine e in qualche caso anche antieroine, ma spesso, soprattutto negli ultimi anni, cerca di raccontare storie particolari, di vite insolite, surreali, forse a tratti disperate, ma non certo prive di interesse. Come quella raccontata nel caso letterario Eleanor Oliphant sta benissimo, dall'autrice scozzese Gail Honeyman.

Eleanor Oliphant ha trent'anni, un lavoro tranquillo e anonimo in un'azienda che ha ottenuto poco dopo l'agognata laurea, un amore segreto per un cantante che segue sui social, ma anche tanti segreti e dolori nascosti, legati ad un passato di cui è rimasta un'ingombrante madre, chiusa da qualche parte e che lei sente in dovere di sentire ogni settimana, e che è pronta ancora a criticare e giudicare dopo tutti i guai che ha combinato nella vita della figlia.

Il piccolo, grande mondo di quest'antieroina moderna, molto umana e che fa riflettere su diversi argomenti, esce man mano dalle pagine di un romanzo, in cui si capisce fin dall'inizio che anche se non è un thriller c'è comunque un mistero da svelare, cosa è successo davvero a Eleanor anni prima, come mai l'ha rimosso e come mai il passato torna sotto forma di nevrosi e di un crollo psicologico che ad un certo punto rischia di mettere tutto a rischio.

Eleanor dovrà capire cosa è successo davvero per ripartire, al lavoro e non solo. Per fortuna, in questa sua odissea in cerca della verità Eleanor incontra colleghi, nuovi amici, conoscenti occasionali e anche una psicoterapeuta e pian piano una verità agghiacciante e dolorosa verrà fuori, una verità che forse le permetterà una vita finalmente serena.

Uno dei casi letterari degli ultimi anni, Eleanor Oliphant sta benissimo parte come idea da raccontare la solitudine del giorno d'oggi, frequente nelle grandi città (non viene mai svelato dove ci si trova, ma dato che l'autrice è scozzese si dovrebbe essere in posti tipo Glasgow o Edimburgo), dove persone anche spesso giovani si trovano isolate e senza contatti il week-end, quando viene meno l'impegno fisso del lavoro.
Un problema acuito dal ruolo sempre più grande preso dai social, che hanno amplificato illusioni e sogni: le cotte per cantanti e altri vip ci sono sempre state, infatti, ma l'illusione di conoscerli tramite i post su Twitter. Facebook o Instagram ha portato e sta portando le persone forse più fragili, come Eleanor, a crearsi delle bolle irreali in cui vivere e credere che tutto sia possibile, salvo poi risvegliarsi in maniera brusca e spesso traumatica.

Eleanor Oliphant sta benissimo parla di un disagio personale forte ed acuito da un passato problematico, ma parla anche del nostro oggi, della solitudine, dell'alienazione, della difficoltà di scindere realtà e fantasia che hanno anche tanti adulti, in maniera mai noiosa e appassionante. Un thriller non thriller, ma anche un viaggio nell'animo umano, perché Eleanor non è poi tanto diversa da tanti di noi.

 

Pubblicato in: 
GN11 Anno XII 16 gennaio 2020
Scheda
Autore: 
Gail Honeyman
Titolo completo: 

 

Eleanor Oliphant sta benissimo, Garzanti, pp. 352, € 14
Anno: 
2019