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BAO. Paper girls, un'avventura al femminile
In quest'ondata di nostalgia per gli anni Ottanta, soprattutto se e quando visti dal punto di vista dei più piccoli, generazione che si divertiva senza smartphone e senza Internet, spicca la graphic novel Paper girls, ideata a quattro mani da Brian K. Vaughan e Cliff Chiang e in corso di pubblicazione per BAO su edizione originale Image.
Quattro ragazzine anni Ottanta guadagnano qualche spicciolo consegnando giornali in giro per un quartiere periferico di Cleveland, a bordo delle bici ancora non emblema dell'ambientalismo radical chic ma della mancanza di alternative motorizzate per ragioni anagrafiche ed economiche.
Ma una notte (i giornali venivano consegnati nelle primissime ore del mattino, quando in molte stagioni è ancora buio) capita qualcosa di sconvolgente, un contatto con entità aliene, che cambierà la loro vita, aprendo loro la porta ad una grande avventura. Ci sono richiami a I Goonies, film indimenticato degli anni Ottanta che non si capisce perché non goda dello stesso interesse di altri da parte delle reti televisive, ai romanzi di Stephen King, Stand by me in testa ma anche It fa una capatina, strizzate d'occhio a classici come La guerra dei mondi e atmosfere alla X-Files e Twin Peaks, ma la cosa che colpisce, in un'ottica di fantastico al femminile sono le protagoniste.
Dopo anni di storie declinate al maschile, dove solo i ragazzini potevano vivere avventure, incontrare alieni, andare a caccia di tesori e scoprire l'ignoto (al massimo le femminucce erano sottorappresentate dalla belloccia di turno per la storiellina d'amore), qui sono le ragazze ad essere protagoniste assolute, a trovare il mistero, a cercare di uscirne, a confrontarsi con l'ignoto e con genitori che non le ascoltano, un po' come capita ai loro omologhi televisivi del serial Stranger things.
Quello del rapporto tra donne e fantastico è solo una chiave di lettura di una graphic novel che avvince e di cui si aspetta con impazienza il seguito, visto che nelle sue pagine si respira aria di citazione e di nostalgia, con riferimenti alla cultura pop del tempo che si trasmetteva non tramite i social o Internet, ma anche voglia di raccontare una storia di formazione con il pretesto del fantastico, il tutto condito da atmosfere un po' psichedeliche che sanno conquistare.
Paper girls piacerà agli ex ragazzi anni Ottanta, alle ragazze in particolare, che sognano da allora una storia con loro protagoniste, agli appassionati di fantastico, a chi pensa che l'adolescenza dovrebbe essere un'età magica, almeno della finzione, e in un'avventura che può iniziare pedalando per una città deserta portando giornali, una cosa che i ragazzi di oggi non conoscono ormai più.