L'editoriale. Nightmare Before Christmas

Articolo di: 
Livia Bidoli
Nightmare before Christmas

Vediamoci questo nuovo film, in "reality time" e non diretto da Tim Burton. I protagonisti siamo noi. Ecco la trama e le sue conseguenze. Riassumiamo così. Chi l'avrebbe detto che il Governo avrebbe ucciso il Natale? Per la prima volta nella storia, senza una guerra in corso, si è eliminato il Natale. Anzi, non solo, pure il Presepe, visto che quello di fronte al Vaticano sembra composto da Alieni.

Potevano emettere direttamente il divieto pure per le messe visto che sono giunti a decidere di anticipare la nascita del Figlio di Dio di ben due ore. Non mi stupirei se domani mi informassero che la nuova Apocalisse si fosse materializzata, con la sua Donna Vermiglia, nella forma di un covid-21, sopraggiunto giusto giusto quando si era arrivati ad elaborare un vaccino sperimentale (giunto solo alle terza fase) per il covid-19.

Azzardo un discorso paradossale.
Se qualcuno volesse correre il rischio di prendersi questo virus come tutti gli altri con cui rischia di contagiarsi (nonché i batteri) quotidianamente e volesse ricominciare a vivere come prima (meglio di prima)? Per caso esiste una cura sicura contro il cancro? Contro le malattie cardiovascolari? Il diabete? L'enfisema? L'aritmia? Devo continuare? I primi tre malanni si suddividono circa 500.000 morti all'anno in Italia. Patologie croniche, che uccidono chiunque ne sia affetto prima, o poi.

Durante le altre pandemie recenti, l'asiatica nel 1957 e quella di Hong-Kong nel 1969 (sempre da lì provengono, sic!) che hanno provocato all'incirca lo stesso numero di morti a livello mondiale non si mai quarantinato nessun essere umano, nessuna chiusura di attività. L'OMS non le ha mai consigliate: ha consigliato la quarantena per i sintomatici, non i confinamenti dell'intera popolazione e la chiusura, pressoché totale, delle attività di ristorazione.

Poi, un virus veramente strano per orari e locali di frequentazione. Liberamente circola a qualsiasi ora del giorno e della notte sui mezzi di trasporto pubblici, mai implememtati e sempre immuni. Colpisce le persone che stanno in piedi e non quelle che sono sedute a consumare cibi e bevande.
Esce alle 22 e rientra alle 5 e a Natale e Capodanno prolunga fino alle 7 di mattina.
Colpisce nei bar e nei ristoranti ma non nei negozi di abbigliamento ed in tutti gli altri che possono restare aperti fino alle 21.
Probabilmente c'è un contatto diretto e continuo riguardo le “battute di caccia”.

Per la prima volta nella storia si considera particolarmente infettivi e trasmissivi gli asintomatici, mentre solitamente la loro “carica virale”, ammesso che una persona che “si suppone infetta” lo sia, è generalmente considerata molto bassa e solitamente irrilevante: l'ultima ricerca di Nature lo ha confermato.

Proviamo ad immaginare di osservare quello che sta accadendo nel presente dal passato piu' recente o dal futuro: teatri e musei chiusi; spazi di aggregazione chiusi la sera e durante le feste, con i valori occidentali di socialità, cultura, rispetto per i diritti e le libertà, lo spirituale, falcidiati dai provvedimenti, compreso il Natale, la cui promessa di salvezza a settembre era stata assicurata, proprio nel periodo in cui a 51 milioni di italiani è invece stato permesso di andare a votare.

Di oggi la notizia di un nuovo virus o di una mutazione del covid-19 in Gran Bretagna e la conseguente interdizione dei voli da e per la Gran Bretagna e l'Irlanda del Nord dal 21 dicembre 2020 fino al 6 gennaio 2021. Siamo già al covid-21?

Pubblicato in: 
GN7 Anno XIII 21 dicembre 2020