Lima. Rarità esotico-parmensi con l'Alzira di Verdi

Articolo di: 
Roberto Begnini
Alzira

Una delle meraviglie della strabiliante carriera lunga sessant'anni di Giuseppe Verdi è il suo continuo sviluppo tecnico: ognuna delle sue ventisette opere sembra avanzare un po’ rispetto alla precedente, correggendo qualche suo difetto o tentando qualcosa di innovativo. Forse ciò che fa incrinare quest’affermazione è convenzionalmente la sua ottava opera Alzira, composta in tre settimane da Verdi chiuso in un appartamento a seguito di una malattia e che debuttò presso il Teatro San Carlo di Napoli nel 1845. Il Gran Teatro Nacional del Perú ha voluto coraggiosamente inserire in cartellone (dal 9 al 18 novembre 2018), per la sua settima stagione operistica, questa preziosa rarità. E come non comprendere questa scelta considerando che la vicenda si svolge proprio a Lima?

Dell’opera, composta cronologicamente tra Giovanna d’Arco e Attila, lo stesso Verdi scrisse che era “sgradevole” e molti venerati critici l’hanno persino classificata come il suo nadir.
Basata su una tragedia di Voltaire che narra dell'auto-sacrificio tra i nobili Incas che combattono i conquistadores spagnoli, soffre di una trama e di una caratterizzazione rudimentale, così come di un'eccessiva brevità e una velocità sfrenata che non consente sottigliezza o riflessione. È forse l’opera più breve di Verdi.

Eppure nell'ultima mezz'ora, dopo un vigoroso e tumultuosorum ti tum”, comincia a sbocciare: in un duetto per l'eroina e il suo indesiderabile pretendente baritonale, nell'aria di rimpianto dell'eroe, del tenore e in un insieme finale di riconciliazione (un primo assaggio di Un ballo in maschera), che corrispondono a momenti di autentica emozione.

In occasione delle Celebrazioni per il Bicentenario dell’indipendenza del Perù, il Ministero della Cultura ha deciso di riscattare quest’opera e metterla in scena, almeno dopo un secolo dalla sua prima a queste latitudini, e quasi vent’anni dopo una versione in forma di concerto.

Il compito è stato arduo, ma il risultato osiamo dire eccellente. L’orchestra sinfonica nazionale del Perù, che consta di numerosi elementi, ben diretta dal Maestro spagnolo Oliver Díaz, ha eseguito le arie con un’attenzione e una dedizione pari solo a un’incisione su CD, complice senz’altro la perfetta acustica che fa di questo teatro un’eccellenza del continente americano.
Jaquie Livieri, soprano argentina, molto presente nel panorama dei teatri latinoamericani, ha affrontato il ruolo del titolo con un bel senso dello stile, apportando dignità e raffinatezza alla musica, mentre il gradevole tenore autoctono Juan Antonio De Dompablo (il guerriero che ama) ha affrontato in modo ammirevole le cabalette taglienti. Anche il baritono peruviano Jorge Tello è stato all’altezza e ha sfruttato al massimo la sua scena della morte.

Una menzione speciale però va senza alcun dubbio allo scenografo belga Lorenzo Albani, che ha dimostrato una sensibilità e una maestria pari a un grande artista. Il minimalissimo e statico quadro riesce ad accompagnare le emozioni che vi si avvicendano grazie a pochi giochi scenici sapienti e originali, che tecnicamente si rifanno alla tradizione (non vi sono infatti le tanto purtroppo ormai in voga proiezioni), e che dimostrano le intuizioni di un giovane talento.

Una produzione di alto livello degna di essere replicata in altre tappe. Alzira è la prima coproduzione internazionale di un'opera realizzata in Perù, da peruviani, che arriverà nel 2020 al Teatro ABAO Olbe di Bilbao (Spagna) e alla Royal Opera di Wallonie-Liège del Belgio.
Infine, il Gran Teatro Nacional entra a pieno titolo nel circuito internazionale dell'opera con un titolo, oltre che vicino e proprio, di richiamo mondiale.

Pubblicato in: 
GN5 Anno XI 3 dicembre 2018
Scheda
Titolo completo: 

Lima (Perù), Gran Teatro Nacional

18-28 novembre 2018

Giuseppe Verdi: Alzira, opera Alzira
Musica    Giuseppe Verdi
Libretto    Salvadore Cammarano
Fonti letterarie    Alzire ou les Americains di Voltaire
Atti    un prologo e due atti
Prima rappr.    12 agosto 1845 al Teatro San Carlo, Napoli

Coro Nacional Orquesta Sinfónica Nacional
Dirección Escénica Jean Pierre Gamarra
Diseño de Escenografía y Vestuario Lorenzo Albani
Dirección Artística de la Temporada Javier Súnico

Personaggi
Alzira, figlia di Ataliba (soprano)
Alvaro, padre di Gusmano (basso)
Gusmano (baritono)
Ovando, Duca spagnolo (tenore)
Zamoro (tenore)
Ataliba (basso)
Zuma, sorella di Alzira (mezzosoprano)
Otumbo, guerriero americano (tenore)
Ufficiali e soldati spagnoli. Uomini e donne americane.