La ‘Macchia’ e il Decadentismo nelle collezioni private toscane a Montepulciano

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Filadelfo Simi Sole a Serravezza

Dopo il successo della prima mostra “Macchiaioli a Montepulciano” ( 2010) in cui furono esposte  le opere di una collezione privata, altri  collezionisti hanno proposto di esporre le proprie in una nuova mostra, aperta fino al 1° novembre prossimo, che ha visto la collaborazione della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, della Fondazione Musei Senesi e del Rotary Club Chianciano – Chiusi - Montepulciano.

La Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte è stata scelta per attuare il progetto; due esperti hanno curato la  mostra, la professoressa Silvestra Bietoletti, storica dell’arte, docente, autrice di saggi e volumi, e competente conoscitrice della scuola pittorica dei Macchiaioli e Roberto Longi, docente e direttore del Museo Civico di Montepulciano – Pinacoteca Crociani.

In questa esposizione al collezionista della prima mostra se ne sono aggiunti altri due, tutti e tre i collezionisti hanno comprensibilmente voluto mantenere l'anonimato, come era già avvenuto per la mostra precedente, per questo sulle targhette dei quadri compare il Rotary Club Chianciano – Chiusi Montepulciano, a cui appartengono, invece dei loro nomi. Alcuni autori sono notissimi, altri sono meno conosciuti dal grande pubblico, ma non per questo sono meno interessanti e importanti per delineare il panorama della pittura della seconda meta dell'ottocento e all'inizio del '900 in Toscana.

Dalle qualità delle centodiciassette opere, oli, acquerelli e disegni si evince quanto sia stata importante la passione di questi collezionisti, infatti le raccolte focalizzate su questo periodo storico e su alcuni autori permettono ai visitatori di approfondirne la conoscenza. La mostra è dislocata in due luoghi diversi: il Museo Civico Pinacoteca Crociani e la Fortezza; le opere sono state divise per argomenti e non per autori.

Nella Fortezza sono esposti dipinti e disegni che hanno come soggetto, il paesaggio e la campagna con scene di vita rurale, la disposizione delle opere è particolarmente felice, ariosa e con una illuminazione ottimale, un sottofondo di suoni tipicamente campestri, contribuisce a introdurre il visitatore in quell'atmosfera che fu tanto amata dagli autori delle opere esposte. La poetica dei  Macchiaioli fu vicina a quella della scuola di Barbizon, il realismo del paesaggio non solo come studio della luce all'aria aperta, ma anche come indagine  sul reale e rappresentazione della dura vita dei campi e delle diverse attività che vi si svolgono.

Poi a fine secolo con la diversa sensibilità portata dal  decadentismo al realismo subentra una visione sentimentale del paesaggio. Il sapiente uso della tavolozza immerge lo spettatore nella luce e nei colori della natura. Sono esposte opere di autori celebri come Odoardo Borrani che fu “mentore”  negli acquisti della nonna, da cui ha ereditato anche la passione per l'arte, uno dei collezionisti.

Tra i pittori più noti è presente anche Telemaco Signorini di cui sono esposti i dipinti  Dopo l'acquazzone e Strada di paese e gli schizzi  per il Mercato vecchio e Via di Calimala che poi diventarono quadri famosi, come anche Butteri in Maremma di Giovanni Fattori. Interessanti sono i disegni preparatori per Sole a Seravezza di Filadelfo Simi, che mostrano le varie fasi di elaborazione del dipinto, in cui è raffigurata una scena di vita quotidiana immersa in uno scintillante paesaggio. Si può notare il cambiamento all'inizio del XX secolo nell'uso del colore e il diverso approccio nel dipingere i paesaggi in quelli dipinti da Luigi Gioli, Marina, e Plinio Nomellini, Spiaggia. all'isola d'Elba.

Negli spazi del  Museo Civico Pinacoteca Crociani sono ospitate le sezioni dedicate ai ritratti, alla società moderna e alla vita quotidiana, tra i diversi autori in mostra è presente Lionello Balestrieri, un pittore nato a Cetona, che divenne amico  di un altro dei collezionisti. L'esposizione di diverse opere della prima fase naturalista dell'artista, che poi divenne futurista, è molto interessante in quanto è un pittore meno noto al grande pubblico rispetto a un Signorini.

Lo citiamo perché anche nei dipinti di Balestrieri, c'è attenzione agli aspetti sociali meno gradevoli per gli acquirenti di allora; ne Il banco dei pegni e L'accattone che dorme, realizzati a Parigi, ritroviamo le atmosfere e i temi dei romanzi di Émile Zola. Beethoven è un altro dei dipinti di questo interessante autore, di sensibilità tardo romantica nel passaggio tra '800 e '900, in questo quadro volle esprimere le sensazioni provate all'ascolto della musica, che ispirò anche altri suoi quadri come La morte di Mimì. Beethoven ebbe un grande successo e l'autore ne fece più repliche di minore grandezza, come quella in mostra, per rispondere alle innumerevoli richieste. 

Ne Il Tè in famiglia l'uso della tavolozza è profondamente diverso, i colori  divengono chiari, sfavillanti, mostrando un nuovo cambiamento di stile e un interesse per le nuove tendenze artistiche d'oltralpe. Montepulciano è un luogo splendido di per sé, ma non per questo le mostre che offre sono da trascurare, anzi, potere ammirare opere collezioni private, che solo in rare occasioni sono fruibili o sono inedite, è un'occasione imperdibile. Ricordo che in Fortezza sarà ancora visibile fino al 13 settembre la mostra gratuita Henze collezionista.

Pubblicato in: 
GN38 Anno VII 3 settembre 2015
Scheda
Titolo completo: 

Dalla ‘macchia’ al Decadentismo. Macchiaioli a MontepulcianoDipinti in terre di Toscana
I luoghi della Mostra:

Museo Civico di Montepulciano

Pinacoteca Crociani
via Ricci,10 Palazzo Neri Orselli
53045 Montepulciano Siena

Fortezza di Montepulciano
via San Donato
53045 Montepulciano Siena
Orari di apertura:
lunedì 15:00 – 20:00
martedì / domenica  10:00 – 20:00
Info: tel. 0578 757007 // ingresso: 8 euro intero / 6 euro ridotto

La mostra è aperta fino al primo novembre 2015