March. Il caldo blu Palma d'oro a Cannes

Articolo di: 
Elena Romanello
Julie Maroh, Il blu è un colore caldo

A Julie Maroh, autrice esordiente con il botto grazie alla graphic novel Il blu è un colore caldo, edito in Italia da Rizzoli Lizard, non è piaciuto il peraltro dichiarato libero adattamento che ha fatto il regista Abdellatif Kechiche con La vita di Adele, Palma d’oro a Cannes ma escluso dagli Oscar.

Leggendo la sua opera si può capire la posizione dell’autrice, anche se indubbiamente il film l’ha aiutata non poco nelle vendite. Ma La vita di Adele film e Il blu è un colore caldo graphic novel sono comunque due opere distinte, come atmosfere, personaggi, trama, tematiche.

Certo, si parla di un amore tra donne: Julie Maroh, che ha letto pochissimi fumetti e romanzi con protagoniste donne lesbiche e ha visto pochissimi film in tema racconta la storia d’amore tra la studentessa di liceo Clem e la pittrice Emma (unico punto in comune con il film), un po’ più grande di lei, tra amore, passione e pregiudizi, un tema questo non presente nel film.

Tutto parte con il ritrovamento da parte di Emma del diario di Clem, dopo la scomparsa di quest’ultima: si sa quindi sin dall’inizio come andrà a finire, ma questo amore totale raccontato da Julie Maroh senza l’acerbità che si aspetterebbe da un’esordiente e con uno stile di disegno originale e non scontato avvince, travolge, stravolge, commuove, fa riflettere.

La vicenda si svolge in Francia negli anni Novanta, quando l’attuale dibattito portato dalla legge voluta da Hollande sui matrimoni gay non c’era ancora, con tanto di reazione omofoba dei movimenti di destra, e in cui l’omosessualità, soprattutto quando coniugata al femminile, era ancora soffocata dall’idea di eterosessualità obbligatoria dura a morire ancora oggi.

Il blu è un colore caldo non è il primo fumetto in assoluto a parlare di amori tra donne: qualche anno fa la Kappa edizioni aveva proposto le ottime opere di Ebine Yamaji, minimaliste e pronte a rappresentare il lesbismo come una variante dei sentimenti umani. Se vogliamo Julie Maroh è più pessimista ma non certo meno interessante, e la sua opera si pone come interessante e per chi è interessato ai diritti civili e per chi ama le belle storie, con un occhio particolare per i più giovani, anche se non è un fumetto adolescenziale.

A questo punto non resta che aspettare le prossime opere di Julie Maroh: la sua seconda graphic novel, Skandalon, è appena uscita in Francia e non dovrebbe tardare in Italia, a ribadire la qualità ormai raggiunta dal linguaggio fumettistico, un’arte e non più un divertimento di poco conto per persone di basso livello socioculturale, come era sentire comune fino a qualche anno fa e come è ancora sostenuto in certi ambienti, anche se sempre meno.

Pubblicato in: 
GN17 Anno VI 6 marzo 2014
Scheda
Autore: 
Maroh Julie
Titolo completo: 

l blu è un colore caldo
Prezzo € 16,00
Traduttore Zicchiero F.
Editore Rizzoli Lizard (collana Varia)