Montepulciano. L'inquietante Principessa di Rebekka Kricheldorf

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Principessa Nicoletta

Al Teatro Poliziano di Montepulciano è andata in scena, in prima nazionale, il 24 e il 25 febbraio scorso, “Principessa Nicoletta.Una favola per gli adulti” di Rebekka Kricheldorf. La scelta del testo e la messa in scena, regia, scene e costumi, sono state di Carlo Pasquini, la produzione è della Fondazione Cantiere, con il patrocinio del Goethe Institut.

“Principessa Nicoletta.Una favola per gli adulti” è il primo dramma scritto dalla allora ventottenne Rebekka Kricheldorf, un testo teatrale premiato nel 2002, sia con Il premio degli editori, sia dal pubblico a Heidelberg. Della Kricheldorf in precedenza è stata messa in scena in Italia "Villa Dolorosa" una rilettura delle "Tre sorelle" di Cecov presentata dalla Compagnia K. La “Principessa Nicoletta” è una favola divertente quanto macabra e inquietante in cui confluiscono i diversi “topoi” delle fiabe, ma in un'ottica straniante e grottesca, come se i personaggi e gli aspetti cupi e angosciosi delle fiabe dei fratelli Grimm fossero in un dipinto di George Grosz.

Nicoletta è la principessa protagonista, annoiata, capricciosa e un pochino “isterica” in senso freudiano, non vuole sposare il ricchissimo principe Omo figlio del re confinante bensì il cuoco, perché la mela cotta da lui glielo fa desiderare e si dà a lui. Il principe Omo, è anche lui viziato e annoiato, forse echi di Leonce e Lena di Georg Büchner, nei due protagonisti ? È recalcitrante all'idea del matrimonio di convenienza imposto dal sospettoso Gran Visir, ma, pur di non sposare una principessa sgradevole, sposerebbe Nicoletta e persino la zia Leonora, visto che Nicoletta si finge morta di peste. Il re, padre di Nicoletta, vuole che la figlia lo sposi per salvare il suo regno dalla rovina, ma è inconsolabile per la misteriosa scomparsa della moglie avvenuta anni prima. La moglie non è scomparsa ma è stata uccisa dalla perfida quanto priva di scrupoli, cognata Leonora anch'essa annoiata. Un mare di noia pervade il castello in rovina anche Anna la governante ne è vittima, per provocare un cambiamento fa scoprire agli ospiti che Nicoletta si finge morta, dando la colpa all'incolpevole cuoco. Il cuoco Maurizio a dire la verità è la nota stonata del luogo, è soddisfatto di quello che è e che fa, non ne vuole più sapere della principessa, le preferisce una contadina. Insomma è l'ideale capro espiatorio e sarà la principessa offesa per essere stata respinta a decapitarlo, una specie Salomè rifiutata come nell'omonimo dramma di Wilde, ma più determinata anche ad essere il boia. Nessun lieto fine, il regno verrà invaso dal potente vicino ma la noia rimane.

Un dramma scorrevole e incalzante, una macchina teatrale ben fatta in cui il divertimento è intessuto di una macabra e inquietante ironia. Sono gli aspetti che hanno indotto Carlo Pasquini a metterlo in scena e che sono stati ben resi dalla sua regia. La scena ideata dal regista ha favorito lo scorrere fluido dell'azione, nel segno dell'ironia anche i costumi, luci e gli altri aspetti tecnici hanno concorso efficacemente alla riuscita dello spettacolo. Bene la recitazione degli attori che hanno reso godibile il testo, riguardo ai ruoli, a parte la diciottenne Emma Bali, come principessa Nicoletta non sono specificati nel programma di sala e sono Gianni Poliziani, Emanuela Castiglionesi, Francesco Storelli, Pina Ruiu, Lorenzo Morgantini, Riccardo Laiali e Giacomo Testa. Il pubblico di domenica scorsa, recita alla quale abbiamo assistito, si è divertito innumerevoli le risate e gli applausi a scena aperta, e alla fine ha applaudito a lungo.

Pubblicato in: 
GN18 Anno IX 3 marzo 2017
Scheda
Titolo completo: 

TEATRO POLIZIANO
MONTEPULCIANO STAGIONE TEATRALE 2016-‘17
PrincipessaNicoletta.Una favola per gli adulti
IN PRIMA NAZIONALE, 25 E 26 FEBBRAIO 2017
produzione  Fondazione Cantiere
traduzione
Erdmuthe Brand, Enrichetta Cadorin e Carlo Pasquini
con:
Emma Bali, la principessa,Gianni Poliziani, Emanuela Castiglionesi, Francesco Storelli, Pina Ruiu, Lorenzo Morgantini, Riccardo Laiali e Giacomo Testa.
Luci Franco Brocchi
Tecnica Fernando Dottori
Aiuto Regia Gabriella Savini
Sarta Franca Dottori
Macchinista AngeloSanchini
Foto Carmen Mihal
Artwork Emanuela Castiglionesi
Regia scene e costumi Carlo Pasquini
Con il patrocinio del Goethe Institut di Roma