Musica sull'Acqua 2019. Milhaud, Berio e Hahn tra MACH e Alda Caiello

Articolo di: 
Livia Bidoli
Alda Caiello e MACH ensemble

Il tema del  XV° Festival Internazionale Musica sull’Acqua che si svolge ogni anno sul lussureggiante Lago di Como è Movimento. Inauguratosi lo scorso 6 luglio e terminato proprio ieri, 20 luglio, con l'ultimo dei suoi concerti con la MACH Orchestra, che ha debuttato lo scorso anno, nella Basilica San Nicolò a Lecco  sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. Siamo andati ad ascoltare un'esecuzione molto particolare e rara, lo scorso 14 luglio, ovvero quella de La Création du monde di Darius Milhaud e le Folk Songs di Luciano Berio interpretate dalla voce scelta dal compositore stesso per darle voce – dopo la scomparsa di Cathy Barberian -, ovvero il soprano Alda Caiello.

Nel cuore della Valtellina, all’Auditorium S. Antonio di Morbegno, una particolare quanto prestigiosa formazione orchestrale, il MACH ensemble, ha dato vita ad un concerto personalissimo cominciando con la musica per balletto in sei parti, l'opera 81 a di Darius Milhaud, uno del Gruppo dei sei insieme ad Arthur Honegger, Francis Poulenc, Germaine Tailleferre, Georges Auric e Louis Durey. Creato nel 1920 in risposta all'impressionismo di Debussy ed al wagnerismo invadente di fine '800, riprendono Satie e le varie contaminazioni provenienti dal jazz, dalle musiche folkloristche – pensiamo proprio a Milhaud che ha vissuto in Brasile -, dal cabaret in voga in quegli anni, e che col suo nome, Gruppo dei sei, stringe l'occhiolino al ben piu' celebre Gruppo dei Cinque di matrice russa.

L'ouverture che apre vede il sassofono solista di Roberto Armocida a pieno ritmo, seguito dagli altri ottoni, poi dai flauti, e notiamo anche il fagotto dello svedese Fredrik Exdahl (primo fagotto dell'Orchestra Sinfonica della Radio Svedese). “Le Chaos avant la création" introducono il lato jazz della partitura, con piano, percussioni e contrabbasso; notiamo il trombone di Vincenzo Paratore per stemperare nella melodia ritornante con il flauto di Gregory Chalier e l'oboe di Nora Cismondi in "La Naissance de la flore et de la faune".  Ne "La Naissance de l'homme et de la femme" sono i due  violini di Raphael Christ – primo violino dell'Orchestra Mozart - e Francesco Senese – assistente al direttore dell'Orchestra Mozart insieme al fagotto di Exdahl. La parte quinta del percorso di Milhaud si intitola "Le Désir" e qui il clarinetto solista di Andrea Fallico è accompagnato dal piano di Bendetta Senese, dai violini e dalle percussioni di Felix Mendoza: il tutto è molto dinamico e ritmato. La coda è "Le printemps ou l'apaisement", un finale che lascia sospesi, in un appagamento volutamente non soddisfatto. L'esecuzione è stata diretta dal Maestro Massimiliano Tisano.

Le Folk Songs di Luciano Berio sono state composte nel 1964, e sono ricchissime rielaborazioni di canzoni popolari di vari paesi, dall'Italia all'Armenia, alcune delle quali in realtà sono totalmente inventate. Berio le scrisse per sua moglie, l'incredibile cantante Cathy Berberian che, grazie ad una voce con una straordinaria estensione, era in grado di affrontare parti sia di soprano sia di mezzosoprano; ma dopo la sua morte vengono eseguite raramente proprio per la loro difficoltà. In questa eccezionale occasione abbiamo una delle piu' grandi esperte al mondo, il soprano Alda Caiello, scelta da Berio stesso per interpretarle.

Ascoltare Alda Caiello è qualcosa di incredibile: non solo l'estensione, ma la flessuosità con cui si muove sicura come una predatrice esperta, tra lingue e toni, timbri, ritmi diversi, in un andamento anche repentino come quello delle Folk Songs, è assolutamente unico. Le Folks Songs iniziano con due traditional dell'americano John Jacob Niles: Black Is the Colour e I Wonder as I Wander; si prosegue in armeno con Loosin yelav, che narra del sorgere della luna e con l'Usignolo del bosco (Rossignolet du bois) in francese. E poi la siciliana A la femminisca, e La Donna Ideale in dialetto genovese; poi Ballo, che come il precedente fu scritto da Berio stesso;  un canto tradizionale sardo, il Motettu de tristura e Malurous qu'o uno fenno che è in lingua occitana come Lo Fïolairée, proveniendo dagli Chants d'Auvergne di Joseph Canteloube. L'ultima canzone è in lingua azera tranne un verso in russo, e fu scoperta da Cathy Barberian su un vecchio disco made in URSS, si intitola Azerbaijan Love Song (Qalalıyam). Acclamata strameritamente, Alda Caiello concede un bis proprio della canzone azera dopo gli scrosci di applausi.

Il Divertissement pour une fête de nuit del compositore venezuelano Reynaldo Hahn chiude la serata in una gioiosità pastello: celebre per la composizione À Chloris (1913) e per Le Die bleu (1911), balletto messo in scena da Diaghilev nel 1912 con i suoi famosi Ballets Russes; mostra una affabilità che trascende nei toni narrativi in questo Divertimento di una raffinatezza ammaliante.

Bis a gran richiesta del pubblico, anche per l'ultimo movimento tra le Lumières di una Valse dans le jardin.

Pubblicato in: 
GN32 Anno XI 29 luglio 2019
Scheda
Titolo completo: 

XV° Festival Internazionale Musica sull’Acqua
dal 6 al 20 luglio 2019
Morbegno - Lago di Como
Auditorium Sant'Antonio

domenica 14 luglio

Concerto MACH Ensemble

Darius Milhaud
La création du monde

Luciano Berio
Folk Songs

Reynaldo Hahn
Divertissement pour une fête de nuit

Alda Caiello soprano
Massimiliano Tisano direttore

MACH ENSEMBLE
Raphael Christ violino; Francesco Senese violino; Simone Briatore viola;
Patrizio Serino violoncello; Johane Gonzalez contrabbasso;
Adam Walker flauto;Gregory Chalier flauto; Nora Cismondi oboe;
Andrea Fallico clarinetto;Cathal Killeen clarinetto;
Fredrik Ekdahl fagotto; Roberto Armocida saxofono;
Giuseppe Russo corno; Tomas Medina tromba;Camilla Dragoni tromba;
Vincenzo Paratore trombone;
Benedetta Senese pianoforte; Nabila Chajai arpa;
Felix Mendoza percussioni; Alessandro Beco percussioni