The New Mutants. Super eroi da riscoprire

Articolo di: 
Elena Romanello
mutants

I cinecomics sono stati i grandi assenti dal cinema l'anno scorso, forse torneranno quest'anno, intorno all'estate, ma nell'attesa si può recuperare in home video The New Mutants, spin-off della serie degli X-Men, uscito in maniera rapida e sfortunata lo scorso settembre al cinema.

Un film comunque nato sotto una cattiva stella fin dalla sua lavorazione, durata dal 2017, con riprese aggiuntive nel 2018, e vari rinvii, per problemi artistici tra il regista, Josh Boone, e la Twentieth Century Fox, risolti poi con l'acquisizione della Marvel da parte della Disney, ispirato ai fumetti di Chris Claremont e Bob Mc Leod.
Danielle Moonstar è un'adolescente cheyenne che vive in una riserva di nativi americani, un giorno questa viene devastata ufficialmente da un uragano e la ragazza si ritrova sola, ricoverata in una clinica misteriosa. Con lei ci sono Illyana, una ragazza russa, Rahne, una giovane scozzese, lo statunitense Samuel, il brasiliano Roberto, e ad occuparsi di loro c'è la misteriosa dottoressa Cecilia Reyes.

Presto Danielle scopre di avere poteri inquietanti, di poter rendere reali le paure altrui in maniera distruttiva, come ha fatto nella riserva e che i suoi compagni non sono da meno: Illyana può teletrasportarsi, Rahne può diventare un lupo, Samuel è un telecinetico e Roberto manipola l'energia solare. Tutti loro possono essere preziosi e pericolosi, e forse la dottoressa Reyes non è l'alleata che pensavano, mentre tutti devono fare i conti con il proprio passato, con un presente non certo roseo e un futuro fosco.

I cinecomics hanno abituato il loro pubblico a scene spettacolari, con grandi effetti speciali, masse, in stile kolossal. Per The New Mutants, godibile anche se non si conoscono gli X-Men, i toni sono molto diversi, più intimisti, nello spazio unico della clinica governativa della dottoressa Reyes, con richiami a serial tv come The X-Files, American Horror Story e Lost e a libri come il romanzo di Stephen King L'istituto e toni volutamente molto più horror. Nella versione originale Marilyn Manson doppia l'incubo di Illyana, uno dei più inquietanti del film.
I protagonisti sono tutti adolescenti, ma il film non casca nelle trappole dell'urban fantasy per giovanissimi, mescolando inquietudine, spavento e sensazione di pericolo imminente: non manca una storia gay, comunque funzionale alla trama, ed è interessante segnalare che si parli di minoranze come i latino americani e i pellerossa, di solito soprattutto questi ultimi non ricordati con la dovuta attenzione.

Il cast, limitato a pochi personaggi e non per questo meno interessante, è buono, e vede la già affermata Alice Braga, nipote di Sonia, nel ruolo dell'ambigua dottoressa Reyes, la bionda Anya Taylor Joy, già regina degli scacchi nella serie omonima, come Illyana, e l'ex lupa del nord Arya Stark di Game of Thrones nei panni di Rahne.
Il film avrebbe dovuto essere il primo di una nuova trilogia, e vedendo il finale c'è da sperare che questo progetto non sia stato abbandonato.

Pubblicato in: 
GN31 Anno XIII 9 giugno 2021
Scheda
Anno: 
2021