Nuovo Trio Fauré a La Spezia con la Dumka di Dvořák

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Nuovo Trio Fauré

Il ciclo “Concerti a Teatro”, che si sta svolgendo a La Spezia grazie a Fondazione Carispezia, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e Fondazione Pistoiese Promusica, e che ha coinvolto anche due associazioni locali, Società dei concerti e Colonna d'Armonia, ha proposto sabato 15 febbraio al Teatro Civico un concerto cameristico con il Nuovo Trio Fauré, formato da Silvano Minella, violino, Marco Perini, violoncello e Flavia Brunetto, pianoforte.

Il Trio con pianoforte, nell'ambito delle molteplici formazioni cameristiche possibili, ha sempre esercitato sui compositori un attrazione particolare, unendo tre strumenti, il violino, il pianoforte ed il violoncello, in possesso di particolari doti espressive  e potenzialità tecniche. Oltre a questo, il particolare impasto timbrico ma anche la possibilità di poter utilizzare, se necessario,  in maniera più solistica ora l'uno ora l'altro strumento, hanno sempre costituito un'affascinante sfida per qualsiasi compositore.

Tenendo probabilmente conto di questa visione il Nuovo Trio Fauré ha proposto un programma articolato che ha strizzato l'occhio alla musica dei paesi dell'est, con l'elegia op 23 di Suk e il Trio “Dumky” op.90 di Dvořák oltre al Trio K502 di Mozart, che non può certo essere considerato tipico esempio di musica dell'est, ma che fu composto in un ambito culturale e musicale, quello di Praga, nel quale gli influssi della musica di quel territorio non lasciavano indifferenti i compositori e lo stesso Mozart, che assimilava e faceva proprio qualsiasi spunto innovativo ed espressivo con il quale venisse in contatto.

L'elegia di Suk è una composizione che dura pochi minuti, ma in grado di creare un'atmosfera carezzevole ed insinuante. Concepita in origine per un organico differente che prevedeva anche un arpa, riesce anche con questo organico a mantenere originalità nella scrittura e nelle idee armoniche. Il nuovo trio Faurè, aprendo con questo brano  la serata, ha immediatamente concretizzato il concetto  prima espresso, cioè che un simile organico, se formato da musicisti di valore come essi sono, può consentire un modo di far musica coinvolgente ed appagante per l'ascoltatore anche proponendo, come in questo caso, un brano conosciuto dagli addetti ai lavori ma non frequentemente eseguito.

Il Trio di Mozart K502 (come si può dedurre dal numero d'opera contemporaneo allo splendido concerto per pianoforte K503 ed alla sinfonia Praga) è una composizione importante e suscita, come sempre accade per Mozart, reazioni differenti, convergenti tutte in ogni caso in un sentimento di sconfinata ammirazione. Mozart amava particolarmente, e suonava con perizia, sia il pianoforte che il violino. Anche in quest'occasione ha regalato agli interpreti di ogni epoca una serie di idee musicali inconfondibili per freschezza è fantasia ma inimitabili nella loro apparente semplicità ed essenzialità. Il Nuovo trio Faurè ha raccolto la sfida che sempre si propone eseguendo quest'autore con sicurezza ed eccellenti risultati. In evidenza Flavia Brunetto in tutto il Trio, con una lettura precisa, fresca ed attenta ad evidenziare nel fraseggio la poesia anche nei passaggi in apparenza più virtuosistici ed oggettivamente più complicati ma che, coerentemente con l'estetica mozartiana, non considerati banale mezzo per dar sfoggio di abilità ma al contrario diverso e sempre efficace mezzo espressivo di un linguaggio, quello mozartiano appunto, inconfondibile anche in questo caso. Affascinante il secondo movimento, un intimo e quasi romantico andante (Mozart spesso mette in difficoltà svelando idee in anticipo sui tempi) particolarmente apprezzato dal pubblico, il quale non ha resistito, in questo caso dimostrando non scarsa “educazione” concertistica, ma al contrario un'attenta partecipazione, ad applaudire al termine del movimento prima dell'attacco del Rondeau finale. 

Seconda parte interamente dedicata al Trio “Dumky” di Dvořák, composto alla fine del secolo XIX. In questo ampio trio gli esecutori hanno dato sfoggio delle loro capacità adeguandosi ad una scrittura ora virtuosistica ora altamente espressiva e sognante, coerentemente all'idea che pervade il brano: utilizzare una tipica forma espressiva dei paesi dell'est, la “Dumka” appunto, come spunto per creare una serie di sezioni nelle quali le caratteristiche tipiche di quel linguaggio musicale, fatto di armonie inconfondibili, variazioni ed asimmetria ritmica, ma anche slancio tumultuoso o intima meditazione, trasportano l'ascoltatore in un mondo nuovo e sconfinato.

Il Teatro Civico con un pubblico numeroso e da grandi occasioni, due bis concessiHaydn ed ancora Mozart, e ripetute chiamate hanno concluso una bella serata. 

Pubblicato in: 
GN17 Anno VI 6 marzo 2014
Scheda
Titolo completo: 

Colonna d'Armonia
Società dei Concerti

CONCERTI A TEATRO

Gennaio-Maggio 2014

Sabato 15 febbario 2014 – ore 21.00
Teatro Civico – La Spezia
Nuovo Trio Fauré
Flavia Brunetto, pianoforte
Silvano Minella, violino
Marco Perini, violoncello

Josef Suk
Elegia op.23
W.A.Mozart
Trio in sib magg. K503

Antonin Dvořák
Trio in mi min. “Dumky” op.90

Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia
in collaborazione con
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Fondazione Pistoiese Pro Musica