Opera di Roma. Il futuro profetico di Calder a Kentridge

Articolo di: 
Livia Bidoli
Waiting for the Sybil

Due spettacoli straordinari prossimamente, dal 10 al 15 settembre, al Teatro dell'Opera di Roma dal titolo Calder/Kentridge, in un assioma multicromatico tra i due artisti. Il Sovrintendente Carlo Fuortes li presenta alla stampa: “Quello che vedrete è uno spettacolo molto particolare: una serata in due parti che nasce da uno spettacolo straordinario che Alexander Calder realizzò nel 1968, la sua unica installazione all'interno di un teatro. Work in Progress verrà ripreso insieme ad una nuova creazione di William Kentridge, Waiting for the Sybil, che con essa condivide lo slancio verso la contemporaneità”.

Fuortes ci spiega come verrà ripresa la creazione che Calder realizzò con la regia di Filippo Crivelli e l’allora direttore artistico Massimo Bogianckino : “La ripresa è prima di tutto un modo di ricordare uno dei momenti piu' alti del teatro con l'arte in rapporto pienamente aulico. Quando venne messa in scena, creazione breve di circa venti minuti, fu abbinata a Torneo notturno di Malipiero e ad una piccola opera di Luciano Berio, noi oggi abbiamo pensato di dare una carte blanche ad un artista pienamente connesso con Roma, William Kentridge,- ricordiamo gli affreschi sul Tevere e la Lulu di un paio di anni fa all'Opera - che ha ideato per l'Opera di Roma Waiting for the Sybil”.

Il regista di allora Filippo Crivelli,, ci spiega: “A quell'epoca, nel '68, Massimo Bogianckino mi propose lo spettacolo coi “mobiles” di Calder ed io, entusiasta quanto Calder, accettai: quello che mi premeva era sottolineare i “mondi” di Calder, ovvero il loro perenne movimento nell'aria, è nato così Work in Progress. Le musiche sono state trovate tra Niccolò Castiglioni, Aldo Clementi e Bruno Maderna, un puzzle elettronico che non consisteva né di spartito né di copione, così registrarono la mia voce per assembleare il tutto con coerenza e quella registrazione è stata recuperata oggi per ricostruirlo. Io dettavo le indicazioni dal palco 18 e nel 17 c'era Calder che seguiva estasiato.”

L’artista sudafricanoWilliam Kentridge invece ci racconta la nascita del suo spettacolo, Waiting for the Sybil:L'ispirazione primaria viene dalla Sibilla Cumana, Napoli col suo antro, le pagine dei vaticini che lei scriveva su foglie di quercia, che poi volavano via, delle profezie fugaci e fatue: questo mi ha ricordato Calder ed il suo eterno movimento ed insieme la musica di uno dei maggiori pianisti sudafricani, il compositore Kyle Shepard con gli arrangiamenti vocali di Nhlanhla Mahlangu. Abbiamo avuto la fortuna di poter costruire uno spettacolo vero e proprio con canti e musiche dal vivo, sei cantanti e tre ballerini che si dividono otto scene che cadono letteralmente e danno vita ad un “work in progress” continuo e pienamente correlato al primo dei due spettacoli. Uno spettacolo sul futuro che allo stesso tempo è dedicato alla sua instabilità, all'impossibilità di cogliere quelle foglie della profetessa che, citata all'inizio della Waste Land (1922) di Thomas Stearns Eliot confessa di voler morire – lei, infatti, vivrà per sempre ma invecchiando perché ha dimenticato di chiedere la gioventu' insieme all'eternità, N.d.C. - . Il libro che esplode invece, è riferito a Dante, alla sua parte sulla Sibilla nel Paradiso: la disintegrazione del sapere equivale alle profezie che si dileguano nell'aria, un enigma fatto di ombre”.

Uno spettacolo doppio che si evolve su due piani, come spiega il compositore e regista associato Nhlanhla Mahlangu: “Il piano verticale ed il piano orizzontale si incontrano: l'unio corrisponde agli esseri umani come esseri fisici ed allo stesso tempo spirituali che colgono nei pozzi – l'antro della sibilla – dei messaggi, convogliandoli attraverso l'”orizzontale” meccanica che le risponde e corrisponde su diversi livelli.

Video, danza, proiezioni, musica elettronica e dal vivo rendono questa doppia serata unica e con la doppia commissione del The Royal Dramatic Theatre di Svezia e Les Théâtres de la Ville de Luxembourg.

Pubblicato in: 
GN35 Anno XI 4 settembre 2019
Scheda
Titolo completo: 

Teatro dell'Opera di Roma
Stagione 2018/2019
Calder/Kentridge
dal 10 al 15 settembre 2019

WORK IN PROGRESS
di Alexander Calder
immagini teatrali coordinate da Giovanni Carandente
e presentate da Filippo Crivelli
su musiche elettroniche di Niccolò Castiglioni, Aldo Clementi, Bruno Maderna

Allestimento Teatro dell’Opera di Roma

WAITING FOR THE SIBYL

Ideazione e regia di
William Kentridge
Nuovo allestimento
 

Co-commissione del The Royal Dramatic Theatre di Svezia e Les Théâtres de la Ville de Luxembourg