Palaexpo. Dalla meteorite di Ensisheim alle rocce extraterrestri

Articolo di: 
Nica Fiori
Meteorite di Monte Milone

La caduta di meteoriti dal cielo ha sempre destato la curiosità dell’uomo, ma è solo nell’Ottocento che nasce la scienza detta “meteoritica”, in seguito all’osservazione nel 1803 di una “pioggia di pietre gettate da una meteora” presso L’Aigle (Francia). Sempre all’Ottocento risale la nascita del Museo di Mineralogia della Sapienza di Roma, che ha curato la mostra "Meteoriti. Quando lo spazio comunica", che si tiene a Roma nel Palazzo delle Esposizioni dal 30 settembre al 2 novembre 2014, in concomitanza con un’altra mostra, pure scientifica, intitolata “Il mio pianeta dallo Spazio. Fragilità e bellezza”.

Per la prima volta un tesoro del Polo museale della Sapienza esce dall’Università per poter essere ammirato da tutti gli appassionati, che non mancheranno di emozionarsi di fronte a una straordinaria collezione di rocce extraterrestri, che ci forniscono informazioni sull'universo che ci circonda e anche sulla nostra stessa Terra. E, quando parliamo di tesoro, non va inteso in senso strettamente metaforico, perché trovare un meteorite è un evento rarissimo, tanto che solo lo 0,1% delle presunte meteoriti che vengono esaminate risulta essere realmente una roccia extraterrestre.

Al visitatore viene spiegato, tra le altre cose, come si riconosce un meteorite e come occorra comportarsi nel caso, fortunatissimo, di trovarne uno. E qui il mio pensiero corre alle stelle cadenti della notte di San Lorenzo, ricordate anche da Giovanni Pascoli in una sua poesia (X Agosto). Il giorno della festa il popolo era solito scavare il terreno, per cercare i “carboni” del santo, ai quali venivano attribuite virtù terapeutiche, specialmente contro le bruciature, ma anche contro i temporali, le stregonerie e il malocchio. Deve essere stata proprio la pioggia meteoritica tipica di agosto a far nascere la leggenda del martirio di Lorenzo su una graticola.

Il percorso espositivo, diviso in tre sezioni, presenta al pubblico numerosi pannelli e materiali video, realizzati dai ricercatori della Sapienza con l’obiettivo di fornire informazioni scientifiche chiare e di facile comprensione, senza trascurare gli approfondimenti pensati per soddisfare le curiosità di chi già conosce la materia. La prima sezione inizia molto lontano nel tempo – 13,8 miliardi di anni fa – nel momento in cui l’universo prese a trasformarsi da qualcosa di piccolo e incandescente in qualcosa di grande, sempre più grande e freddo. Occorre arrivare a 4,56 miliardi di anni fa, quando si forma il nostro sistema solare, perché la sua storia e quella seguente della formazione del nostro pianeta ci possano venir raccontate proprio dalle meteoriti.

Nella seconda sezione, una vera e propria Wunderkammer ci mostra una serie di spettacolari reperti. Il meteorite più grande della collezione (252 kg) sembra fatto di un acciaio densissimo, come si vede da un taglio, mentre la superficie naturale presenta la tipica crosta di fusione con le caratteristiche fossette e convessità dovute al passaggio nell’atmosfera. Proviene da Uegit, in Somalia, e sempre dalla Somalia provengono 58 frammenti meteoritici dell’eccezionale pioggia di Bur-Gheluai, una delle più spettacolari storiche cadute di meteoriti avvenuta nel 1919. Possiamo ammirare anche meteoriti "italiane", tra cui l’esempio di più recente ritrovamento (è caduto a San Michele, in provincia di Pesaro-Urbino, nel 2002), come pure meteoriti provenienti da Marte, dall’asteroide Vesta e dalla Luna. In una vetrina sono raccolti campioni mineralogici con cristalli di vari colori e di grosse dimensioni, ma in questo caso non si tratta di meteoriti, bensì di spettacolari gemme terrestri. È questa l’occasione per spiegare come mai è possibile trovare alcuni minerali solo sulla Terra e non nel resto del Sistema Solare.

La mostra si conclude, nella terza sezione, con un'area dedicata alle curiosità e agli enigmi relativi alle meteoriti: estinzione dei dinosauri, incidenti misteriosi, crateri da impatto, meteoriti famose. Anche in questo caso la sezione è arricchita da una serie di pannelli informativi e dall’esposizione di alcune meteoriti particolarmente pregevoli per importanza estetica e storica, come gli esemplari di Ensisheim, L’Aigle, Chelyabinsk, Canyon Diablo, Casas Grande. Quest’ultimo è stato ritrovato in America nel 1867. Si trovava all’interno di un tempio precolombiano a Casas Grandes, in Messico, ed era fasciato come una mummia. Evidentemente si trattava di un oggetto ritenuto sacro.

Non c’è da stupirsi, visto che fin dai primordi della civiltà la caduta dal cielo delle pietre meteoritiche ha fatto sì che esse godessero di un prestigio magico-religioso, in quanto partecipi della sacralità celeste. In alcuni casi si arrivava addirittura e identificarle con una divinità, come nel caso del simulacro aniconico di Cibele, portato da Pessinunte (in Frigia) sul Palatino per ingiunzione dell’oracolo di Delfi. Pure di origine celeste doveva essere il mitico Palladion di Troia, che garantiva l’inespugnabilità della città e che Ulisse e Diomede avrebbero asportato dal tempio di Pallade Atena.

Del meteorite di Ensisheim (in Alsazia) viene ricordata la caduta nel 1492, lo stesso anno della scoperta dell’America, e la sua interpretazione come presagio divino, tanto che il futuro imperatore Massimiliano I d’Austria attribuì ad esso le sue vittorie in Francia e in Turchia e lo fece conservare nella chiesa di Ensisheim, facendolo incatenare, per paura che potesse fuggire. Non aveva tutti i torti, perché dei 127 kg del peso iniziale ne rimangono solo 55, a causa dei continui furti da parte dei visitatori che ne asportavano piccoli frammenti come portafortuna.

Pubblicato in: 
GN42 Anno VI 1° ottobre 2014
Scheda
Autore: 
Nica Fiori
Titolo completo: 

METEORITI. Quando lo spazio comunica
Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194, Roma
dal 30 settembre al 2 novembre 2014

Orari:
martedì, mercoledì, giovedì e domenica: dalle 10 alle 20
venerdì e sabato: dalle 10 alle 22,30
lunedì chiuso

Informazioni e prenotazioni:
tel. 06 39967500
Biglietti:
fino al 15 ottobre: intero €7,50 - ridotto €6
dal 16 ottobre: intero €12,50 – ridotto €10