Palazzo Farnese. Le poliedriche collezioni Farnese in mostra all'Ambasciata di Francia

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Statua di Afrodite accovacciata con Eros II sec. d.C.

Palazzo Farnese a Roma, splendido gioiello dell'architettura rinascimentale italiana ospita dal 17 dicembre 2010 al 27 aprile 2011 una mostra intitolata Palazzo Farnèse  - Dalle collezioni rinascimentali ad Ambasciata di Francia”. Il Palazzo attualmente sede dell'Ambasciata di Francia è visitabile abitualmente, su prenotazione solo in alcuni giorni per non intralciare le normali attività diplomatiche; eccezionalmente per questa esposizione sarà aperto al pubblico continuativamente come un normale museo.

Alessandro Farnese (1468-1549), cardinale e poi  papa Paolo III nel 1534 volle la costruzione del Palazzo affidando l'incarico ad Antonio da Sangallo il Giovane a cui subentrò poi nel 1546 Michelangelo Buonarroti; anche la  piazza davanti al palazzo fu abbellita da due vasche monolitiche provenienti dalle Terme di Caracalla.

L'interno di Palazzo Farnese fu ornato da splendidi affreschi: nel grande salone i Fasti Farnesiani celebrano l'opera pacificatrice tra Francesco I di Francia e Carlo V d'Asburgo di Paolo III e le imprese di Ranuccio Farnese. Nell'esecuzione del ciclo si succedettero prima Francesco Salviati, poi alla sua morte fu chiamato Taddeo Zuccari che stava già affrescando il meraviglioso Palazzo Farnese di Caprarola e poi il fratello Federico.

Dopo la morte del “gran cardinale” Alessandro (1520-1589) il cardinale Odoardo (1573-1626)  divenuto proprietario del palazzo affidò ad  Annibale Carracci la decorazione dello studiolo privato - il Camerino d’Ercole-; la tela di Ercole al bivio che decora il centro del soffitto è una copia, l'originale è stato riportato per l’occasione dal Museo di Capodimonte di Napoli. Sul soffitto della Galleria Carracci sono illustrati con una pittura morbida, voluttuosa e ricca di colori gli amori degli dei, culminanti nel quadro centrale con il Trionfo di Bacco e Arianna.

I Farnese fin da Paolo III accostarono l'antico al moderno, collezionando sia le antichità – statue, monete, gioielli – sia l'arte  della loro epoca come testimonia la ricca  quadreria che accolsero nel loro Palazzo. Poi a metà del XVII secolo, i Farnese  spostarono i loro interessi a Parma, e con loro gran parte delle collezioni, rimase solo la raccolta di antichità che era legata a Roma da una ferrea e chiara disposizione testamentaria del “gran cardinale” Alessandro ma che fu ignorata dal legittimo erede, re Carlo III di Borbone -figlio di Filippo V di Borbone e di Elisabetta, ultima dei Farnese - che nel 1734 trasferì definitivamente a Napoli le collezioni Farnese – ospitate ora al Museo  Archeologico e al Museo di Capodimonte.

Palazzo Farnese ospitò poi Francesco II, ultimo re delle Due Sicilie in esilio, da cui, il 27 giugno 1874, il Marchese di Noailles, diplomatico francese, ottenne in locazione una parte dell’edificio per collocarvi l’ambasciata francese a Roma  divenuta la nuova capitale italiana. Si aggiunse poi, nel 1875, all’ultimo piano del palazzo, l’Ecole Française de Rome, centro di ricerche e biblioteca. Palazzo Farnese prima comprato dalla Francia nel 1911 e poi rivenduto allo Stato italiano nel 1936, in base all'accordo intergovernativo che prevede l'affitto simbolico delle due ambasciate, italiana a Parigi e francese a Roma, per una durata di 99 anni.

Jean-Marc de La Sablière, Ambasciatore di Francia in Italia,  ha pensato di ricreare, almeno parzialmente, la splendida collezione dei Farnese nel luogo in cui nacque; Palazzo Farnese, già di per sé un museo per la sua architettura e per i cicli di affreschi che vi sono, è uno scenario fastoso ed elegante in cui collocare tante opere d'arte. I due curatori della mostra il prof. Francesco Buranelli, Segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa e l’arch. Roberto Cecchi, Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali hanno scelto alcuni pezzi significativi della collezione: le storiche sale degli Imperatori e dei Filosofi, sono tornati i famosi Daci Prigionieri, la Venere accovacciata e quella detta Callipige e l’Atlante.

Della ricchissima quadreria sono tornate opere splendide come il Ritratto di Papa Paolo III di Tiziano, e oltre al summenzionato Ercole al bivio, Cristo e la Cananea che Annibale Carracci dipinse per la cappella privata del cardinale Odoardo, il ritratto di Clemente VII di Sebastiano del Piombo, la guarigione del cieco e e il ritratto di Giulio Clovio di  El Greco. La maggior parte di queste pitture provengono dal Museo di Capodimonte e dalle gallerie di Parma e di Bologna. Sono tornati anche alcuni disegni della collezione come alcuni dei preparatori per la galleria di Palazzo Farnese di Carracci, provenienti tra l’altro dal Musée du Louvre.

Tra gli arredi più importanti  lo “studiolo” dal Museo di Ecouen, rarissimo mobile rinascimentale appositamente realizzato da maestranze romane per conservare la collezione di monete e di glittica dei Farnese. Sono tornati anche gli Arazzi ora al Quirinale - prestati dal Presidente della Repubblica italiana - e al castello di Chambord, che sono posti nella collocazione originaria i saloni del piano nobile  con le maioliche rinascimentali. Segnaliamo che nel salone dei Fasti Farnesiani ora si trova lo studio dell'ambasciatore, per questo motivo solo il sabato e la domenica sarà possibile la visita.

Pubblicato in: 
GN34 Anno III 10 gennaio 2011
Scheda
Titolo completo: 

Palazzo Farnèse dalle collezioni rinascimentali ad Ambasciata di Francia.

L’esposizione, nata dalla volontà di Jean-Marc de La Sablière, Ambasciatore di Francia in Italia, è realizzata in collaborazione con il Ministero italiano dei Beni e delle Attività culturali, ed è curata dal prof. Francesco Buranelli, Segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa, e dall’arch. Roberto Cecchi, Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

La mostra è  posta sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica italiana e della Presidenza della Repubblica francese e nasce dalla volontà di Jean-Marc de La Sablière, Ambasciatore di Francia in Italia. È realizzata in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Lazio, Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, la Provincia di Roma, e CulturesFrance.

Per motivi di sicurezza l’ingresso e la permanenza nel Palazzo sono regolati e limitati per fasce orarie e nella durata di visita.
Roma, Palazzo Farnese
17 Dicembre 2010 - 27 Aprile 2011
Indirizzo: Via Giulia 186
Telefono: 06.32810 -
Prenotazioni: 0632810; http://www.ticketone.it
Orario: Lunedì e Mercoledì: dalle 9.00 alle 19.00. Dal Giovedì alla Domenica: dalle 9.00 alle 21.00