gothicNetwork.org

Nella serata dello scorso 13 aprile il Teatro Manzoni di Pistoia ha accolto lo spettacolo "Insieme per il pianeta Terra", dedicato ai suggestivi scatti raccolti in tredici anni di lavoro da Luca Bracali – fotografo ed esploratore originario di Pistoia famoso a livello internazionale e premiato con numerosi riconoscimenti, autore di otto libri – promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e presentato da Licia Colò, la conduttrice e scrittrice che per il grande pubblico rappresenta l'impegno mediatico relativo alla divulgazione di tematiche legate all'ambiente e al mondo animale.

La serata, pensata per un pubblico eterogeneo e promossa con la formula dei biglietti gratuiti, ha segnato il tutto esaurito in meno di due giorni di prevendita e si è svolta lo stesso giorno in cui è stata inaugurata la mostra fotografica di Luca Bracali, intitolata “Pianeta Terra: un mondo da salvare”, allestita in anteprima mondiale proprio a Pistoia prima di essere spostata in altre grandi città fuori dall'Italia, e visitabile, ad ingresso libero, fino al prossimo 29 maggio 2016 presso il Palazzo Sozzifanti, nel pieno centro storico.
Si tratta di un insieme di scatti che, proiettati sull'enorme schermo disposto sul fondo del palcoscenico del teatro Manzoni, hanno segnato una serie di lunghi viaggi esplorativi realizzati dall'autore nel corso di tredici anni in diciotto paesi del mondo, dall'artico all'antartico e dai paesini sperduti dell'Oriente ai luoghi più occidentali. Tali coordinate, ovviamente, sono indicate secondo il canonico punto di vista eurocentrico del nostro planisfero che, tuttavia, rappresenta solo una delle numerose prospettive del pianeta terra e, proprio a tal proposito, anche grazie all'osservazione delle bellissime fotografie di Bracali, è sempre preferibile abituarsi a relativizzare il punto di vista da cui guardare il mondo circostante, gli altri ed anche noi stessi.
La serata al teatro Manzoni è stata impostata secondo uno schema tipico dei talk show e dei programmi a carattere divulgativo, attraverso l'orchestrazione di interventi di diverse personalità, che si sono alternate sul palcoscenico insieme a Licia Colò e all'ospite principale, Luca Bracali: per la sezione relativa all'informazione scientifica Marco Bresci, scrittore e ambientalista, Nazzareno Gottardi, fisico nucleare, mentre per gli intermezzi musicali il tenore Luca Pacini ed Eugenio Milazzo al pianoforte. Tra gli ospiti, inoltre, anche il compagno di viaggio di Luca Bracali, Danilo Musetti, videomaker originario della Garfagnana che ha percorso con il fotografo innumerevoli chilometri attraverso paesi, popoli e tradizioni diverse del globo: è stato proiettato, infatti, il suo reportage che ha mostrato molti sguardi suggestivi sui luoghi immortalati da Bracali, con l'importante supporto della voce narrante, che accompagnava le evocative immagini relative ai cambiamenti ambientali con aggiornate informazioni relative alla situazione ambientale e all'impatto dell'inquinamento sui suoi delicati equilibri, con riferimento particolare ad alcune delle sue conseguenze più visibili.
Ciascun contributo è stato preceduto dalla presentazione di ogni partecipante, che ha approfondito singoli aspetti del cambiamento climatico in atto, sottolineando la necessità di dare maggior spazio alle fonti di energia rinnovabile. Ciò che è davvero importante, comunque, è favorire una diffusa consapevolezza relativa al rapporto tra le semplici azioni compiute dai singoli e il relativo impatto ambientale, alla base del nuovo social network della sostenibilità ambientale promosso da Gregory Eve durante la serata, chiamato Green Apes e avente l'obiettivo di favorire comportamenti responsabili, la pratica del riciclo e di acquisti consapevoli, anche attraverso la collaborazione con alcune grandi città, tra le quali si è aggiunta recentemente Firenze.

Una serata, dunque, eterogenea e in grado di veicolare importanti messaggi agli spettatori di tutte le età, ai quali è stata data la possibilità di partecipare con riflessioni e domande da rivolgere al fotografo, il cui suggestivo reportage è stato riunito nel volume bilingue intitolato “Pianeta Terra un mondo da salvare”, realizzato con il contributo della Fondazione CARIPT e distribuito gratuitamente a tutti coloro che hanno preso parte alla serata. Un volume di ampio respiro, arricchito dagli interventi degli esperti ospiti al teatro Manzoni e dove le suggestive fotografie della natura e dei suoi abitanti sono strutturate in dieci diverse sezioni, ciascuna relativa agli evidenti effetti dell'inquinamento e di un consumo di energia non più sostenibile – come dimostrano i capitoli relativi allo scioglimento dei ghiacci, all'inquinamento artico e alla desertificazione – ma sono da segnalare certamente anche quelli che esprimono con forza la straordinaria bellezza del pianeta, nella sua ricchezza cromatica: è il caso della sezione relativa all'«acqua, fonte di vita», al «cibo necessario», all'«energia della terra».    

L'obiettivo della macchina fotografica di Luca Bracali è riuscito – ancora una volta, per chi già conosceva il suo lavoro, in modo inedito per coloro che non avevano avuto ancora occasione di conoscerlo – attraverso questa nuova iniziativa a carattere divulgativo ad avvicinare gli occhi e il cuore di moltissime persone a queste terre remote, per i più accessibili solo attraverso l'impegno documentaristico attuato dalla fotografia, dai film e da video realizzati per progetti di diversa natura.
Oltre a ridurre le distanze, gli spazi immortalati dallo sguardo di Bracali sono anche in grado di sensibilizzare l'opinione pubblica di coloro che si fermano a guardare, non in modo frettoloso o legato solo al momento dell'osservazione ma, anzi, con l'attenzione prolungata che meritano questi scatti, in grado di mostrare con grande forza visiva la multiforme bellezza del nostro pianeta nelle sue numerose declinazioni, in cui si intersecano il mondo vegetale della continua rinascita e il mondo animale delle ferree leggi e degli innati equilibri. Tra di essi si trova l'uomo, in bilico nella sua condizione precaria ed effimera, solo in sporadici casi in grado di coesistere felicemente con gli altri abitanti di questa nostra Terra, che così tanto ha in comune con lui, a partire proprio dalla stessa quantità di acqua presente in essa e nel corpo umano, come ricorda Bracali nel suo libro, capace di far riflettere ed assumere consapevolezza della necessità di rispettare la nostra casa allo stesso modo in cui è giusto rispettare se stessi.