Quartetto di Cremona. Prosegue l'appassionante ciclo dei quartetti di Beethoven

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Quartetto di Cremona

Chi l'ha detto che il Quartetto, genere musicale da intenditori, non possa entusiasmare un pubblico anche giovane come quello universitario ? Invece accade, se l'interpretazione delle composizioni di Beethoven è affidata al Quartetto di Cremona che, alla magnifica  esecuzione, affianca anche l'interlocuzione con il pubblico e la  spiegazione di come sono strutturati i quartetti.

A differenza di  una antica e blasonata istituzione come l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che, ingiustificatamente, da due anni non prevede nella stagione di musica da camera nessun concerto dedicato ai quartetti, la IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti anche in questa stagione accoglie il Quartetto di Cremona, che ha guidato il pubblico alla scoperta dei Quartetti di Beethoven.

Il programma è stato impaginato mettendo a confronto un'opera giovanile, il Quartetto op.18 n. 3 in re maggiore, e uno appartenente alla ultima parte della vita la op. 132 in la minore. Il musicista visse nella fase di passaggio tra l'Illuminismo e il Romanticismo, che nell'area germanica si manifestò con lo “Sturm und drang”, i rapporti e la vicinanza  ideale a Goethe e Schiller sono illuminanti  I sei Quartetti op.18, editi nel 1801, appartengono  alle opere giovanili e seguono le orme di quelli del periodo centrale di Haydn.

Il n.3 fu il primo ad essere composto, connotato da una grande cantabilità e dal dinamismo del giovane Beethoven, anticipa alcune caratteristiche della successiva evoluzione. Pur nel solco della tradizione, il percorso armonico dei temi riserva qualche inattesa sorpresa e nel secondo movimento, Andante con moto, c'è un importante innovazione nell'equilibrio e nella distribuzione delle parti,  è il secondo violino, non più in posizione subordinata, ad intonare il tema, gli strumenti cominciano così a dialogare tra loro in un rapporto paritario, come accade anche nel vorticoso Presto finale, che presagisce gli ultimi quartetti per l'uso timbrico degli strumenti.

La composizione del Quartetto in la minore op. 132, fu iniziata nel 1823, ma completata nel 1824,  perché il musicista si dedicò alla IX Sinfonia, particolare non irrilevante per comprenderne la genesi ideale. Il Quartetto, in cui aleggia un'atmosfera preromantica, si sviluppa in una forma molto libera, gli insoliti cinque movimenti si susseguono come un discorso interiore, di cui Il cuore è il movimento centrale, Molto Adagio, è intitolato, dall'autore "Canzone di ringraziamento offerto alla divinità da un guarito, in modo lidico". Il modo lidico o lidio è un'antica scala musicale, medioevale, ascendente basata sull'omonima greca, invece discendente.

C'è un'alternanza di stati d'animo, indicati sullo spartito dall'autore, si inizia appunto con Molto adagio, ma poi  è indicato, “sentendo nuova forza” e diventa un Andante, per tornare al tempo iniziale, ma più articolato, e poi di nuovo cambia, come in precedenza e poi una ultima volta come all'inizio ma con “intimissimo sentimento”. I tempi successivi Alla marcia, Assai vivace e Allegro appassionato segnano la svolta emotiva.

I musicisti del Quartetto di Cremona hanno fornito una superba interpretazione di queste pagine beethoveniane, il loro suono è intenso, come di un unico strumento, sensibile a tutte le sfumature dinamiche e alle iridescenti variazioni timbriche e dotato di una trascinante e seducente cantabilità. Dal loro modo di suonare si evince un affiatamento e una comunione ideale non comune, il dialogo tra gli strumenti è reale e profondo.

Il pubblico presente è rimasto al suo posto durante la spiegazione, che ha preceduto l'intervallo, si è appassionato ed entusiasmato, e ha lungamente applaudito alla conclusione di entrambi i quartetti. Lungamente acclamati i musicisti hanno eseguito come  bis l'unico brano che potesse essere  idealmente accostato all'ultimo brano del concerto: la Cavatina dal Quartetto op.130 di Beethoven.

Il prossimo imperdibile appuntamento con il Quartetto di Cremona, sempre nel ciclo dedicato a Beethoven, sarà l'anno prossimo, sabato 24 gennaio. L'integrale dei quartetti di Beethoven, inciso dal Quartetto di Cremona è edito dalla casa discografica tedesca Audite, che ne terminerà la pubblicazione nel 2015.

 

Pubblicato in: 
GN3 Anno VII 20 novembre 2014
Scheda
Titolo completo: 

IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti
Sabato 8 novembre 2014, ore 17.30
Aula Magna – Sapienza Università di Roma
Piazzale Aldo Moro 5
Quartetto di Cremona

"Esplorando Beethoven"

Beethoven Quartetto in re maggiore op.18 n. 3
Beethoven Quartetto in la minore op.132

Rassegna “Sapienza in Musica"