Race. La corsa per i diritti di Owens

Articolo di: 
Livia Bidoli
Stephan James

Una delle storie più belle dello sport quella di Jesse Owens, qui interpretato da un formidabile Stephan James, che riesce a trasformarsi in quell'eroe del secolo scorso che alle Olimpiadi del 1936 nella Berlino di Adolf Hitler, riuscì a guadagnare quattro medaglie d'oro. Stephen Hopkins dirige con ritmo un film che è un'epopea e sa trascinare fin dal primo istante qualsiasi spettatore dentro la Storia.

Con attori del calibro di Jeremy Irons nella parte di Avery Brundage (che fu poi in carica come Presidente del Comitato Olimpico Internazionale dal 1952 al 1972), che favorì la partecipazione statunitense alle Olimpiadi contro le posizioni di Jeremiah Mahoney (William Hurt), che era per il boigottarle a causa delle leggi razziali e dell'antisemitismo diffusissimo in Germania. Il film per la parte dell'allenatore di Owens sceglie Jason Sudeikis, che ha un ruolo di mentore oltreché di scopritore del talento innato di Owens per la corsa. In un periodo, era il 1933 dell'ascesa di Hitler al potere, in cui anche in America si soffriva per le leggi razziali che combinavano una strana mistura di sfruttamento degli atleti afroamericani quando si trattava di gareggiare, mentre li discriminavano nella vita quotidiana, questo è chiaramente visibile nel film, sia per le condizioni di povertà in cui vivevano, ed il conseguente mancato accesso all'istruzione, sia per il modo in cui sono trattati dalla maggioranza dei bianchi, quantunque colleghi atleti.

La battaglia per la partecipazione degli Stati Uniti alle Omipiadi del 1936 è la storia a latere di quella di Owens, ed è piuttosto interessante per il coinvolgimento chiaramente non chiaro di Brundage con l'allora Ministro della Propaganda nazista Paul Joseph Goebbels, cui assicurò di promuovere l'adesione ai Giochi Olimpici a Berlino, e lo stesso ruolo di Brundage a Berlino per quanto riguarda la gara di staffetta cui non poterono partecipare gli atleti ebrei-americani per il veto di Hitler.

Jesse Owens vinse anche per gli ebrei-americani, ma potremmo dire per tutte le minoranze razziali discriminate in tutto il mondo: i suoi titoli furono quelli dei 100 metri, il 3 agosto; il salto in lungo, il giorno dopo, ancora il 5 agosto i 200 metri e, il 9 agosto, la staffetta 4x100. Quattro medaglie d'oro che non gli fecero perdere la grande amicizia nata durante la gara con l'atleta prediletto del Führer, Luz Long, e che vennero pienamente riprese dalla cineasta tedesca (pupilla di Hitler), Leni Riefenstahl (Carice van Houten), che ha girato e preparato le Olimpiadi di Berlino per la Storia, anche preparando i set e chiedendo agli atleti di rifare per lei le loro prodezze sportive.

Un film che insegna la sportività prima di tutto, prorompente dalle due frasi, una di Snyder, l'allenatore: "Quando sei li sei da solo, ti urleranno di tutto, ma tu non sentirai niente perché sarai concentrato sulla corsa.”; l'altra è di Owens stesso sulla corsa:"Per quei dieci secondi sono libero, completamente libero". A chiarire quanto possa essere difficile gareggiare, prima di tutto con sé stessi, la vera battaglia della vita di un uomo cui non venne riconosciuto tutto il lavoro svolto come sportivo, non essendo ricevuto da Roosevelt alla Casa Bianca come per gli altri atleti vincitori delle Olimpiadi per ragioni elettorali. E pensare che solo Carl Lewis, nel 1985, batterà i suoi record di corsa 100 e 200 m. e di salto in lungo, cinquant'anni dopo, un altro atleta afro-americano.

Pubblicato in: 
GN20 Anno VIII 31 marzo 2016
Scheda
Titolo completo: 

Race - Il colore della vittoria
GENERE: Biografico , Drammatico
ANNO: 2016
REGIA: Stephen Hopkins
ATTORI: Stephan James, Jeremy Irons, Amanda Crew, Carice van Houten, Jason Sudeikis, William Hurt, Tony Curran, Giacomo Gianniotti, Tim McInnerny
SCENEGGIATURA: Joe Shrapnel, Anna Waterhouse
FOTOGRAFIA: Peter Levy
MONTAGGIO: John Smith
MUSICHE: Rachel Portman
PRODUZIONE: Forecast Pictures, JoBro Productions & Film Finance, Solofilms
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
PAESE: Francia, Germania, Canada
DURATA: 134 Min

Uscita al cinema il 31 marzo 2016