La rara Giuditta di Alessandro Scarlatti alla Filarmonica

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Francesca Aspromonte e Alessandro Quarta foto di Barbara Andolfi

Nell'ultimo concerto del 2014, il 18 dicembre, l'Accademia Filarmonica Romana ha proposto un capolavoro, l'oratorio Giuditta di Alessandro Scarlatti, nella trascinante esecuzione di Alessandro Quarta, alla guida del complesso da lui fondato, Concerto Romano

Alessandro Scarlatti (1660 – 1725) scrisse due versioni della Giuditta una nel 1693, l'altra nel 1697 è detta “di Cambridge”, dove è conservato il manoscritto della partitura nella Rowe Music Library del King’s College, è stata oggetto dell'esecuzione di Concerto Romano. Alessandro Quarta ha dedicato il concerto a Lino Bianchi, insigne musicologo che ha curato la revisione e la pubblicazione degli oratori e delle opere di Alessandro Scarlatti.

Questa versione con il libretto di Antonio Ottoboni, padre del celeberrimo mecenate, cardinale Pietro, ha solo tre personaggi: Giuditta, la Nutrice e Oloferne, una soluzione che concentra l'azione drammatica, l'esito drammaturgico di questa scelta è efficace e coinvolgente. L'ormai matura maestria dello Scarlatti operista si manifesta prepotentemente nel mettere in musica il testo. Il musicista impiega tutti i mezzi della sua sontuosa e policroma scrittura strumentale e vocale per sottolineare i passaggi drammatici, che la direzione di Alessandro Quarta ha reso benissimo.

I musicisti di Concerto Romano hanno fornito una ottima prova concorrendo efficacemente alla riuscita dell'esecuzione. Personaggio fulcro di tutta l'azione è Giuditta, il soprano Francesca Aspromonte, è stata una eccellente interprete, sotto il profilo vocale, ha una voce di velluto, agile nei virtuosismi ed espressiva nei passaggi più lirici e meditativi. In questo oratorio, che per intensità è simile ad un dramma sacro, è stata anche teatralmente efficace, rivelandosi un'interprete ideale per il ruolo.

Il contralto Hilary Summers ha interpretato la Nutrice, la voce, che ci è parsa avere un timbro androgino, è morbida e fluida e ha affrontato con scioltezza e sicurezza il ruolo. Il tenore Luca Cervoni è stato un convincente Oloferne. Il pubblico ha lungamente applaudito questa coinvolgente esecuzione, uno splendido dono natalizio dell'Accademia Filarmonica Romana al pubblico accorso

 

Pubblicato in: 
GN8 Anno VII 8 gennaio 2014 Buon Anno Nuovo!
Scheda
Titolo completo: 

ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA
Stagione 2014-15
TEATRO OLIMPICO
GIOVEDì 18 DICEMBRE 2014 ore 21

LA GIUDITTA

oratorio in due parti (Roma 1697)
libretto di Antonio Ottoboni 
musica di Alessandro Scarlatti

GIUDITTA Francesca Aspromonte soprano
NUTRICE Hilary Summers contralto
OLOFERNE Luca Cervoni tenore

Concerto Romano
Alessandro Quarta direzione e concertazione