Ready Player One, realtà e fantasia dei nerd

Articolo di: 
Elena Romanello
ready player

A poco più di due mesi dall'uscita di The Post, film su un fatto di cronaca reale degli anni Settanta, arriva l'altra fatica di Steven Spielberg, Ready Player One.

A prima vista i due film non potrebbero essere più diversi, il primo la storia di un'inchiesta giornalistica, il secondo un'avventura di fantascienza ispirata ad un best seller per ragazzi. Del resto Spielberg alterna da anni film su argomenti cosiddetti impegnati a pellicole d'evasione, anche se spesso queste ultime sono più legate alla realtà e alle sue tematiche e problemi di quello che si potrebbe pensare.

Ready Player One libro di Ernest Cline da cui è tratto il film raccontano entrambi un futuro distopico (molto gettonato in questi tempi non facili), quello di una Terra del 2045, rovinata da inquinamento, sovrappopolazione e sfruttamento, dove l'unico divertimento per persone di tutte le età è quello di giocare ad OASIS, gigantesca realtà virtuale dove si può essere qualsiasi creatura, reale od inventata. 

OASIS è stato ideato dal geniale James Halliday, un nerd che ha fatto fortuna e che ha lasciato come testamento dopo la sua morte il gioco di Anorak, una serie di prove che garantiscono a chi le passa il controllo del gioco e del mondo virtuale, con arricchimento notevole nella vita reale. 

Wade Watts, ragazzo orfano, che vive in un sobborgo di Columbus con la zia e il suo amante di turno, adora la cultura nerd anni Ottanta e ama immergersi nel mondo di OASIS con l'identità di Parzifal, dove ha trovato i suoi unici amici, anche se li conosce solo come avatar, e la ragazza di cui è innamorato, Art3mis. Pian piano comincia ad ottenere dei risultati, passando la prima prova, e suscitando l'interesse della malvagia azienda IOI e del suo boss Nolan Sorrento, che vuole fare di OASIS un veicolo pubblicitario.

Le avventure si succedono per oltre due ore, tra realtà e mondo fantastico, con citazioni e omaggi continui alla cultura nerd, a cominciare dalla colonna sonora, ma anche da tutto un immaginario, che spazia da Shining a Excalibur, da Gundam a Ritorno al futuro, con lo stesso autore della colonna sonora, Alan Silvestri, a mille altre storie, da scoprire man mano quasi come una sfida di chi è stato nerd, come Spielberg, ma sopratutto come Ernest Cline, e come tanti altri, che oggi sono autori, produttori, fumettisti, musicisti e organizzatori di eventi, il tutto ovviamente coniugato anche al femminile, come dimostra l'importanza che hanno nella storia donne e ragazze.

Un film che parla di un mondo irreale, ma dove si parla di sfruttamento del lavoro, di discriminazioni, di ingiustizie sociali, di solitudine, di vite senza prospettive, tutte questioni reali di oggi, e dove il cattivo è il magnate di una multinazionale che vuole distruggere ancora di più le vite, e dove i buoni combattono alla fine per i loro sogni e per avere un avvenire migliore. 

Ready Player One è solo all'apparenza un film per i ragazzi di oggi, in realtà strizza l'occhio ai ragazzi di ieri, che negli anni Ottanta decretarono il successo dei film di Spielberg, Lucas e soci, e che allora erano derisi e visti come strani, ma che oggi hanno saputo in molti casi trovare un incontro tra realtà e fantasia per vivere le loro passioni, scoprendo che solo unendosi, il mondo reale e quello immaginario possono dare un senso l'uno all'altro e migliorarsi a vicenda.

Pubblicato in: 
GN22 Anno X 17 aprile 2018
Scheda
Anno: 
2018