Reate Festival. Anna Bolena in versione 1840

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Fabio Biondi

Alla quinta edizione del Reate Festival, sabato 28 settembre 2013, al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, è andata in scena Anna Bolena di Gaetano Donizetti, la direzione di Fabio Biondi lungamente applaudita dal pubblico, è stata il punto di forza dello spettacolo.

È stato l'evento di punta del Reate Festival, un festival che nelle intenzioni del suo creatore, il professore Bruno Cagli, fin dall'inizio ha avuto una specifica attenzione per il Belcanto, definizione che non è un giudizio estetico, ma si riferisce ad un preciso modo di intendere il canto. In una manifestazione come questa la presenza del maestro Fabio Biondi è ideale, in quanto la sua attività di musicista e musicologo lo porta ad essere un profondo conoscitore della musica barocca nel cui ambito il  Belcanto affermò.

Il maestro, che ha anche già affrontato in passato  la direzione della Norma di Vincenzo Bellini, al Reate Festival ha proposto l'Anna Bolena nella versione integrale che andò in scena al Teatro alla Scala nel 1840. Biondi ha scelto questa versione di Donizetti, di cui si conoscono il libretto e la partitura, conservati nella Biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Maiella, in base a significative considerazioni.

L'esecuzione dell'opera nel bel Teatro Flavio Vespasiano, dotato di una splendida acustica, della grandezza della maggior parte dei teatri nel 1800 –il Teatro alla Scala di Milano e il San Carlo di Napoli sono delle eccezioni - con un organico come quello dell'epoca è servito per ricreare la sonorità di allora. I teatri non avevano neanche la buca dell'orchestra e i musicisti  suonavano  allo stesso livello della platea, di conseguenza la resa del suono era profondamente diversa. La bravura dei musicisti di Europa Galante ha fornito una sonorità piena e precisa rendendo perfettamente tutte le sfumature della partitura di Donizetti non facendo per nulla notare alcuna differenza con un'orchestra di maggiori dimensioni.

Le altre considerazioni hanno riguardato il canto, la parte corale è stata affidata al Belcanto Chorus, che ben diretto da Martino Faggiani, ha fornito un'ottima prestazione non facendo affatto rimpiangere  un coro di maggiori dimensioni. Per quello che riguarda i solisti è necessario aprire una parentesi storica, Anna Bolena debuttò al Teatro Carcano di Milano il 26 dicembre 1830, il libretto di Felice Romani, fu  tratto da diverse fonti letterarie: Anna Bolena di Alessandro Pepoli (Venezia 1788), Enrico VIII ossia Anna Bolena di Ippolito Pindemonte (Torino 1816), testo che non è altro che una traduzione dell'Henri VIII di Marie-Joseph Chénier (Parigi 1791).

Giuditta Pasta, mitica cantante, fu la creatrice del ruolo e ospitò il musicista sul lago di Como, a Blevio durante la composizione dell'opera a cui partecipò anche Giovanni Battista  Rubini, primo interprete del ruolo di Percy, Rubini fu un tenore la cui estensione formidabile fu resa possibile dalla capacità di passare dalla voce naturale al falsettone, senza che questo passaggio fosse avvertibile all'ascoltatore, un caso ineguagliato e unico.

Questa premessa è necessaria per capire, come ancora in quell'epoca, i musicisti scrivessero le parti principali per un determinato cantante, una consuetudine tipica dell'opera barocca che era continuata nel tempo. Il Romanticismo, però stava cambiando il gusto del pubblico e si stava affermando un diverso modo di cantare, già dieci anni dopo, nel 1840,  fu necessario abbassare la tonalità per Anna passando da un registro più acuto ad uno più centrale, semplificando anche la parte del tenore, inoltre furono operati tagli che consentissero una più agevole fruizione da parte del pubblico dell'epoca. L'opera, poi, uscì di repertorio, tanto che dal 1877 non fu più eseguita alla Scala, fino alla mitica edizione del 1957 con Maria Callas, in cui però il direttore Gian Andrea Gavazzeni operò pesanti tagli: la sinfonia, i "da capo", la scena del carcere di Percy e Rochefort e la parte corale nella cabaletta finale Coppia iniqua...

Venendo all'esecuzione al Reate festival, Marta Torbidoni giovane interprete di Anna Bolena, ha una voce calda e morbida voce e ha fornito una buona prova drammatica, cosa che fa ben sperare per l'evoluzione futura. Laura Polverelli si è calata efficacemente nel ruolo di Jane Seymour con la consueta professionalità, bene Martina Belli come Smeton sia teatralmente che vocalmente. Luci e ombre per le parti maschili, mentre il Percy di Moisés Marín García è stato abbastanza convincente sia nella parte vocale che in quella interpretativa  e così il Lord Rochefort, di Dionisos Tsantinis, l'Enrico VIII di Federico Benetti ha destato non poche perplessità.

Le scene di Michele Della Cioppa e i costumi  ottocenteschi di Anna Biagiotti si sono ben inseriti nella regia di Cesare Scarton, una regia che ha ben reso il dramma ma di cui non abbiamo capito la soluzione conclusiva dell'uscita di Anna diretta al patibolo. Biondi, che scritto le variazioni per i “da capo”, ha interpretato la partitura di questa splendida opera con la spiccata sensibilità che ben conosciamo, rendendo perfettamente sia la parte musicale che quella drammatica in cui rivela una grande attitudine. La sua proposta interpretativa di offrire al pubblico la possibilità di riascoltare questo repertorio in una prospettiva storica alternativa ( parole di Bondi) è stata felicemente accolta dal pubblico, che ha lungamente applaudito tutti gli interpreti.

Scheda
Titolo completo: 

Reate Festival
Sabato 28 settembre 2013 ore 21.00
Teatro Flavio Vespasiano

Anna Bolena
Tragedia lirica in due atti
Musica di Gaetano Donizetti
Libretto di Felice Romani
Versione Milano, Teatro alla Scala, 1840
Prima ripresa in epoca moderna
Orchestra Europa Galante
Belcanto Chorus
Fabio Biondi, direttore d’orchestra
Martino Faggiani, maestro del coro
Cesare Scarton, regia
Michele Della Cioppa, scene
Anna Biagiotti, costumi

Personaggi e interpreti
Enrico VIII, re d'Inghilterra - Federico Benetti
Anna Bolena, sua moglie - Marta Torbidoni
Giovanna Seymour, damigella di Anna - Laura Polverelli
Lord Rochefort, fratello di Anna - Dionisos Tsantinis
Lord Riccardo Percy - Moisés Marín García
Smeton, paggio e musico della regina - Martina Belli
Sir Hervey, ufficiale del re - Carlo Alemanno

In collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma
Comitato Nazionale per le Celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (1813-2013)
Progetto Un Verdi giovane per i giovani di oggi