Red Country di Joe Abercrombie. Tra western e fantasy

Articolo di: 
Elena Romanello
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In attesa che Geoge R.R. Martin si decida a chiudere una volta per tutte la Saga del Ghiaccio e del Fuoco, sono emersi altri nomi di autori che si sono rifatti alla sua lezione di scrivere romanzi fantasy realistici e crudi, con richiami ai classici di vario tipo e atmosfere non più di pura evasione come molto spesso viene rimproverato al genere. Joe Abercrombie, classe 1975, è forse uno dei nomi più interessanti, se non altro per la scelta di tematiche e atmosfere che, più che Tolkien, riecheggiano nomi lontani dal fantastico come quelli di Sergio Leone e Akira Kurosawa. 

L’universo della saga de La prima legge, creato dall’autore, è dominato da guerre tra fazioni che riecheggiano la guerra civile americana ma anche le lotte contro i Nativi americani, oltre a presentare personaggi come re, cavalieri di ventura e mercenari mutuati dal fantastico classico. Dopo la serie ufficiale di tre libri, Joe Abercrombie è tornato a quel mondo per alcune storie a sé stanti, come il recentissimo Red Country, uscito per Gargoyle, godibilissimo sia se si conoscono gli altri libri (ai quali ci sono riferimenti per via di alcuni personaggi e situazioni), sia se si è digiuni delle sue atmosfere. 

Mentre continuano le lotte interne ed intestine, in cui un Impero opprime il Sud dei territori, tra ribellioni interne e attacchi dei popoli indigeni, nelle Terre Attigue la giovane contadina Shy vede rapire il fratellino e la sorellina minori durante una sua assenza dalla fattoria. La ragazza decide di partire al loro inseguimento, come fece prima di lei John Wayne in Sentieri selvaggi di John Ford con la nipotina rapita dagli indiani, affrontando un mondo picaresco e crudele, tra epica e romanzo on the road, fino ad arrivare, come nei migliori romanzi d’avventura e fantastici, alla resa dei conti finale. 

Come anche altri romanzi di Abercrombie, Red Country mescola generi e livelli di lettura, piace senz’altro a chi ama il fantasy e cerca intrecci diversi da quelli codificati (in un momento in cui vengono presentate come narrativa fantastica storie francamente imbarazzanti), ma anche a chi apprezza altre storie, western, d’avventura, di ricerca, con un’interpretazione originale del tema del viaggio on the road al centro di tanto Tolkien.

Il personaggio di Shy, protagonista anche di alcune storie brevi di Abercrombie di cui una è disponibile nell’antologia La principessa e la regina e altre storie di donne pericolose uscito per Mondadori, è un ulteriore punto di interesse del libro, un’eroina suo malgrado, fuori dagli stereotipi sia del fantasy che del western e decisamente memorabile dopo anni in cui la narrativa fantastica al femminile presentava per lo più ragazzotte che si innamoravano del macho soprannaturale di turno. 

Michael Ende scriveva ne La storia infinita che la fantasia non ha confini: Joe Abercrombie è uno degli esempi migliori di questo adagio, capace comunque di creare mondi fantastici non banali, che non lasciano indifferenti e che fanno riflettere, oltre che appassionare.

Pubblicato in: 
GN24 Anno VII 7 maggio 2015
Scheda
Autore: 
Joe Abercrombie
Titolo completo: 

Red Country, Isola del Liri (FR), Gargoyle, 2015, pp. 640. Euro 24,90.