Residenz. Il dedalo prezioso del Tesoro dei Wittelsbach

Articolo di: 
Livia Bidoli
San Giorgio (1586-97)

Uno dei luoghi più affascinanti e che meritano decisamente una visita a Monaco di Baviera, è la Residenz, ovvero la Reggia dei Wittelsbach, la dinastia che ha iniziato una delle più sfarzose collezioni di gioielli e di porcellane cinesi (alcune in mostra altrove attualmente) del mondo.

Aperto tutto l’anno e accanto all’Opera, il Nationaltheater, la Residenz si comincia a mostrare con la Grotta tempestata di incisioni, conducendo poco dopo alla sala dedicata agli Antenati, la Ahnengalerie, e allo spettacolare Antiquarium, lungo 66 metri e con un colpo d’occhio sulle statue che il Duca Albrecht V vi fece inserire tra 1568 e 1571 e che danno il nome alla sala.

La Residenz di Monaco di Baviera era la sede del governo e la reggia dei duchi bavaresi, principi elettori e re dal 1508 fino alla caduta della monarchia nel 1918 ed è adibita a museo dal 1920. Nel dedalo di stanze reali, dove si trovano alcune vedute di Monaco dipinte da Canaletto, tra cui il suggestivo Castello di Nymphenburg, alle porte dlela città, colpisce una stanza in particolare: il Gabinetto di Cuori di Henriette Adelaide, dove la consorte dell’Elettore conservava i gioielli e dove si trova la mappa dell’Amore tratto dal romanzo Clélie, histoire romaine (10 volumi, 1654-1660) di Madeleine de Scudéry, deliziosamente contornato da dipinti dalle cornici a forma di cuore. Qui era tracciata la mappa che conduceva metaforicamente all’Amore, con i passaggi simbolici in luoghi come Prudenza, Comprensione, Pazienza, testimoniando del gusto già romantico, oltremodo confermato dalla ricca collezione di porcellane di Sèvres e di Meissen (Meißen).

Un altro luogo, particolarmente affascinante della Residenz, è la stanza della ricca collezione di miniature Nottbohm, che conserva pezzi straordinari, subito dopo segue la raccolta di porcellane cinesi in bianco e blu, la preziosa Kokiemon con inserti in oro, la più “andante” (per preziosità) Imari (blu, rosso e bianco), e due pezzi in nero e oro Wujin (metallo nero). Tra peonie e crisantemi, rispettivamente emblemi per i cinesi di Regina dei Fiori la prima, e simbolo della primavera, e il secondo invece dell’autunno, apportatore di fortuna e felicità.

Ci dirigiamo ora verso la Schatzkammer, la camera del Tesoro: quest’area espositiva venne aperta al pubblico nel 1958 e si trova attualmente nelle sale adibite un tempo alle cucine. Oltre alle corone di inestimabile valore, sia per le pietre con cui sono rivestite che per il lavoro certosino con cui sono state incise, il Tesoro dei Wittelsbach è composto da reliquiari, come quello di Heinrich II (che regnò come Re d'Italia dal 1002 e come Imperatore del Sacro Romano Impero dal 1013 al 1024), con le particole del costato di Cristo ciborio a forma di baldacchino del Re Arnolfo di Carinzia (circa 890), l’ultimo degli imperatori carolingi; la lastra in calcedonio per l’Apocalisse di Giovanni; il libro di preghiere di Carlo il Calvo; l’anello di Barbarossa con tre leoni che avanzano; la corona dell’imperatore Heinrich II come anche la corona della moglie, l'Imperatrice Cunegonda.

A coronamento della lunga serie di coppe, ciotole, vasi, in pietre dure e ambra del Baltico, nonché smalti, troviamo la statuetta di San Giorgio (1586-97) che abbatte il drago, tutta tempestata di rubini, smeraldi, che mostra il viso di Guglielmo V alzando l’elmo, e con le due allegorie della prudenza e della moderazione ai due lati, anche loro in forma di statuette. Terminiamo con la corona e le insegne regali del Re di Baviera, insieme alle spade ricoperte di gemme preziose, che Marie-Étienne Nitot (gioielliere) e Jean-Baptiste Leblond (orafo) crearono a Parigi nel 1806 (seguendo il disegno di quella per Napoleone): la corona ha otto raggi come quella di Luigi XV e vicino vi è la cassetta contenente i sigilli reali.

Moltissime delle opere in pietre dure e cristallo di rocca sono a firma del milanese Ottavio Miseroni (1567-1624), esponente di una famiglia che invase le corti e le arricchì delle proprie manifatture pregiate che sono conservate nella Residenz come nel Metropolitan di New York, a Praga come al Louvre.

Pubblicato in: 
GN18 Anno IV 12 marzo 2012
Scheda
Titolo completo: 

Residenz di Monaco di Baviera (Germania)
Verwaltung der
Residenz München
Residenzstraße 1
80333 München
(0 89) 2 90 67-1 Fax (0 89) 2 90 67-2 25
ResidenzMuenchen@bsv.bayern.de
www.residenz-muenchen.de

Orario
Aprile-15 Ottobre: 9 - 18 (ultima entrata ore 17)
16 Ottobre-Marzo: 10 - 17 (ultima entrata ore 16)
Apertura giornaliera
Chiuso: primo gennaio., martedì grasso, 24.12., 25.12., 31.12.