Rieti. La parabola di Francesco dalla Regola ai giorni nostri

Articolo di: 
Livia Bidoli
Norberto

Dal 16 giugno e fino al 4 novembre 2012, una mostra tutta incentrata sulla figura del popolare santo nato ad Assisi, e che crea la Regola della povertà in seno alla Chiesa Romana, si avvicenda in ben tre musei del comune di Rieti: nel Museo Civico, nel Salone delle Udienze del Palazzo Papale della Curia (Museo dei Beni Ecclesiastici), ed infine presso la Fondazione Varrone nel Palazzo Potenziani. A cura ed ideata da Anna Imponente e Gianfranco Formichetti, l'esposizione presenta un variegato excursus sulle raffigurazioni del celebre santo partendo da Cimabue fino a Mimmo Paladino.

Imponente e quasi di respiro preraffaellita – i connotati dei dipinti di Burne-Jones sui cavalieri sperduti in boschi dove dame fatali li affascinano cupamente vi sono tutti nell'armatura e nella posa dolente -, il primo ritratto del santo lo troviamo sotto forma di scultura in bronzo colata da Norberto nel 2006: Il pellegrino di Assisi conservato a Spello (PG), fa bella mostra di sé ed accoglie i viandanti che si avvicendano nel primo percorso della mostra di Rieti negli spazi del Museo Civico.

La prima sala colpisce per un dipinto di ispirazione caravaggesca di Trophime Bigot: il lume della candela illumina appena le mani di San Francesco in preghiera in primo piano (1630-34). Nella stessa sala un Tiepolo con San Francesco in meditazione del 1713, però quello che colpisce maggiormente è il grande dipinto firmato da Pietro da Cortona tra 1640-41, che ritrae una Vergine che offre il Bambino a San Francesco, di una squisitezza paragonabile soltanto ai dipinti di Antoniazzo Romano con la Madonna del Latte del 1464, ed a quello del figlio Marcantonio Aquili, presente con La Resurrezione del 1511, con evidenti influenze anche fiamminghe nella prospettiva paessagistica.

Nella sala accanto spiccano due opere: il San Francesco di Margarito d'Arezzo, risalente al 1270-75 e con chiare influenze bizantine; e la Trinità con San Francesco che riceve le stimmate e Maria Maddalena ai piedi della croce, a cura di Niccolò di Pietro Gerini, risalente alla fine del XIV secolo, notevole per la cura della pittura, nonostante le linee che evidenti attraversano la tavola.

Nel secondo spazio visitato, ovvero la Fondazione Varrone nel Palazzo Potenziani, degli splendidi esemplari di salteri originali,  insieme a mappe in forma di libro miniato (e miniaturizzato) ed ad un abito del beato Giovanni da Parma della seconda metà del XIII secolo, proveniente da uno dei conventi, quello di Greccio, che ha fornito molte opere in mostra insieme a Fonte Colombo, Foresta e Reggio Bustone.

Sopra le navate del cortile del Palazzo Papale della Curia (Museo dei Beni Ecclesiastici), ovvero nel Salone delle Udienze, un quadro di Pasquale Rigo da Montereale, l'Incredulità di San Tommaso e Santi,  datato 1592 e conservato nella Chiesa di San Francesco a Leonessa, fa il paio con i due splendidi pannelli anonimi dell'Angelo Annunciante e dell'Imago Pietatis (fronte) e San Francesco sul verso, risalenti alla fine del XV° e gli inizi del XVI° secolo.

Tra i moderni, nelle due mostre,  ricordiamo la scultura di Adolfo Wildt del 1926-27 ed il dipinto di Mimmo Paladino del 1993, esposti entrambi al Museo Civico insieme alle opere di Cambellotti, ed il grande dipinto di Stefano di Stasio, San Francesco nel lago di Piediluco “vede” il Natale di Greccio, del 2003, con tante candele che si illuminano cadendo dirette nel lago, a renderne brillanti le acque.

Pubblicato in: 
GN32 Anno IV 18 giugno 2012
Scheda
Titolo completo: 

FRANCESCO, IL SANTO Capolavori nei secoli e dal territorio reatino
Rieti, 16 giugno – 4 novembre 2012

Sedi e orari della mostra:
Museo Civico di Rieti, Sezione Storico Artistica, Palazzo Comunale, p.zza Vittorio Emanuele II, 1
Museo dei Beni Ecclesiastici della Diocesi di Rieti, Palazzo Papale, via Cintia, 83
Sala Mostre Fondazione Varrone, via dei Crispolti, 24
Orari: Martedì-Domenica, ore 10.00-19.00 (ultima entrata ore 17.00)

Catalogo: Francesco, il Santo. Capolavori nei secoli e dal territorio reatino, a cura di A. Imponente - M. Nuzzo, DeriveApprodi, Roma 2012, 352 pp., € 50.

La comunicazione dell’evento è arricchita dalla disponibilità di due applicazioni gratuite per iPhone, iPad e Ipodtouch, una interamente dedicata alla mostra, con traduzione dei contenuti in numerose lingue straniere, e l’altra, denominata Verso Francesco e disponibile nella sezione viaggi dell'app store di Apple.