Santa Cecilia. Le Ludwig Frames di Sollima. L'ironia e l'Idillio di Beethoven

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Il maestro Antonio Pappano e l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa  Cecilia

Il quarto appuntamento con il ciclo "Beethoven e i contemporanei" ha proposto lunedì 26 ottobre 2015 insieme  alla Sinfonia n. 6 “Pastorale” in fa magg. op. 68 e la Sinfonia n. 8 in fa magg. op. 93  di Beethoven, Ludwig Frames per coro e orchestra, la nuova commissione che Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha affidato a Giovanni Sollima, celebre violoncellista e compositore. 

Sollima, che ha spesso interpretato la musica per violoncello di Beethoven, ha affermato che per  poterla interpretare al meglio ha sentito il bisogno di approfondire tutta la musica del grande musicista. Ha inoltre, aggiunto  di essere stato affascinato da sempre da i “Quaderni di conversazione”, gli innumerevoli taccuini usati da Beethoven, non solo per comunicare con gli altri a causa della sua sordità, ma anche per buttare giù pensieri e idee musicali. Sono frammenti, che a suo avviso sono:” sono millisecondi di musica ma hanno dentro un fuoco che non è esploso[...].Per la nuova commissione ha utilizzato due  frammenti, uno appena accennato ma contiene il testo per il coro Liebe  will mehr Liebe( Amore vuole più amore), l'altro è più presente,con delle sezioni e dei ritorni.

Altri due sono gli aspetti di Beethoven che hanno sempre interessato Sollima, il primo, il suo interesse per la musica irlandese e scozzese, che affascinava anche in quell'epoca. Il secondo è la “incredibile tenerezza”, così la definisce Sollima, che appare inaspettata nelle composizioni di  Beethoven, di cui era noto il carattere focoso e scontroso. L'inizio, Moderato, è in una atmosfera sospesa, rarefatta, che accarezza e avvolge l'ascoltatore affidata agli archi e ai legni, un'evocazione personale della “tenerezza beethoveniana”. L'Allegro successivo nei passaggi più lenti ricorda le atmosfere dei brani di Respighi, dedicati alla evocazione della musica medioevale e rinascimentale, poi acquisisce una brillantezza e una giocosità che richiama i classici degli anni '40 di Broadway e anche Leonard Bernstein. Nella terza parte il ritmo è il carattere dominante nell'apertura e nella conclusione che si spegne con il pizzicato degli archi; l'intervento del coro, nella parte mediana, è invece soave e e melodico. La composizione è molto suggestiva ed è stata apprezzata dal pubblico che ha applaudito a lungo gli interpreti e l'autore, che era presente in sala.

La Sinfonia n. 6 “Pastorale” in fa magg. op.68 fu composta ed eseguita insieme alla Quinta il 22 dicembre 1808 al teatro An der Wien, sotto la direzione dell'autore; entrambe furono dedicate a al principe Lobkowitz e al conte Rasumowsky. Solo questo unisce le due composizioni, infatti , quanto sono profondamente diverse, nel contenuto ideale e formale. Non ci sono più i tempestosi e drammatici  conflitti, la natura ha mitigato i contrasti e creato armonia nell'intimo dell'autore. Nel programma della prima esecuzione la composizione fu definita: «Sinfonia Pastorale, piuttosto espressione del sentimento che pittura» , i cinque movimenti, che hanno un'indicazione programmatica: «Piacevoli sentimenti che si destano nell'uomo all'arrivo in campagna - Scena al ruscello - Allegra riunione di campagnoli - Tuono e tempesta - Sentimenti di Benevolenza e ringraziamento alla Divinità dopo la tempesta» non vanno intesi in senso descrittivo ma poetico, come evocazioni dei sentimenti suscitati nell'anima. La struttura formale riflette questo contenuto ideale, non ha contrasti tematici, ma una successione di temi denotati da una grande e soave cantabilità, anche nell'Allegro della danza dei contadini. Nel tema di transizione dal temporale alla conclusione, e in quest'ultima la musica ha struttura ampia, ariosa in un crescendo caratterizzato dall'uso della variazione, un aspetto che segnerà il successivo terzo periodo del musicista.

La prima esecuzione della Sinfonia n. 8 in fa magg. op. 93, che, contrariamente al solito, fu composta in poco tempo nell'estate del 1812, avvenne insieme alla Settima alla Redoutensaal di Vienna il 27 febbraio 1814. Nell'Ottava prevalgono l'ironia e il divertimento, celeberrimo è l'Allegretto scherzando del secondo movimento che riprende la presa in giro, in forma di canone rivolta a Johann Nepomuk Mälzel, il perfezionatore del metronomo, di cui si sente l'implacabile ticchettio.  Il Minuetto con la sua aria “ancien régime” ha un accentuato tono pomposo, una divertita presa in giro che anticipa lo sberleffo del Pulcinella di Stravinsky. Il ritorno a Haydn e Mozart è solo nella levità, nel divertito gioco musicale, ma non deve trarre in inganno, è sì la più breve, ma nonostante sia stata composta velocemente, i molti appunti  che sono rimasti e tutte le correzioni  fanno comprendere come Beethoven l'avesse profondamente meditata. È stata anche la più incompresa non piacque sembrò un ritorno indietro, solo musicisti acuti come Wagner, Schumann e Berlioz compresero e ne apprezzarono lo spirito burlesco dell'ormai anziano musicista.

In entrambe le sinfonie l'interpretazione del maestro Pappano, attento e sensibile a sottolineare il ritmo e l'ironia come la cantabilità, è stata molto apprezzata dal pubblico che lo ha lungamente applaudito insieme all'orchestra, che lo ha pienamente assecondato; ricordiamo in particolare la bravura delle sezione dei Legni: Andrea Oliva al flauto, Paolo Pollastri all'oboe, Stefano Novelli al clarinetto e Francesco Bossone al fagotto.

Pubblicato in: 
GN1 Anno VIII 3 novembre 2015
Scheda
Titolo completo: 

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Sabato 24 ottobre ore 18 – Lunedì 26 ore 20,30 – Martedì 27 ore 19,30
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano Direttore
Ciro Visco Maestro del Coro

Sollima Ludwig Frames, per Coro e Orchestra
Nuova commissione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Beethoven Sinfonia n. 6 “Pastorale” in fa magg. op. 68
Sinfonia n. 8 in fa magg. op.

Il concerto di lunedì 26 ottobre è stato trasmesso in diretta su Rai Radio Tre, mentre quello di martedì 27 è stato ripreso e trasmesso su Rai5 giovedì 29 ottobre alle 21.15.