A Santa Cecilia Nino Rota e i Lieder con Monica Bacelli e Antonio Ballista

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Monica Bacelli

Due appuntamenti di grande interesse hanno caratterizzato nella scorsa settimana i concerti dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia: è stato ricordato il centenario della nascita di Nino Rota (1911-1970) il 12/14 e 15 febbraio 2011 ed è stato proposto un raro e raffinato concerto dedicato ai Lieder (18 febbraio) con Monica Bacelli accompagnata al  pianoforte da Antonio Ballista.

Per la stagione sinfonica dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Nicola Luisotti ha diretto l'orchestra nella Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60 di  Ludwig Van Beethoven, nel Concerto in do per pianoforte e orchestra  con Giuseppe Albanese e la suite dal film Il Gattopardo (1963) di Luchino Visconti.

La Sinfonia n. 4 fu commissionata dal conte Franz Opperdorf nel cui palazzo fu eseguita il 5 marzo 1807. Schiacciata da due giganti, la Terza “ Eroica"  e la Quinta sinfonia è stata poco considerata dalla critica romantica che ha sottovalutato come, sotto l'apparente veste di intrattenimento, ci siano  sperimentazioni timbriche nel dialogo tra le sezioni dell'orchestra, come nell'Adagio del secondo movimento unite ad una splendida cantabilità, specchio di una serena quiete interiore e ad una parte ritmica non meno innovativa, propulsore coinvolgente e ironico dell'intera composizione. L'interpretazione è stata sicuramente più coinvolgente nella parte ritmica che in quella dell'Adagio in cui ci è parso mancasse il respiro della cantabilità.

La seconda parte è stata dedicata a Nino Rota con la prima esecuzione all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia del Concerto in do per pianoforte e orchestra e della Suite de Il Gattopardo. Nino Rota è sicuramente più conosciuto per le colonne sonore di memorabili film di Visconti e di Fellini, che lo chiamava l'amico magico per la sua capacità di captare quello che il grande regista voleva esprimere.

Il catalogo delle composizioni di Rota non legate al cinema, però, contiene 190 titoli tra opere, balletti, musica sinfonica e da camera; l'esecuzione del Concerto in do ci rafforza nella convinzione che sarebbe il caso che le istituzioni musicali dedicassero maggiore attenzione a questo poliedrico e affascinante compositore, Il concerto fu creato per Arturo Benedetti Michelangeli con cui l'autore aveva una lunga amicizia; le esigenze perfezionistiche del pianista fecero sì che Rota non vide mai l'esecuzione pubblica della sua composizione.

Il virtuosismo del pianoforte, il dialogo serrato con l'orchestra e il ritmo caratterizzano questa compizione in cui si sente l'influenza di Alfredo Casella con cui l'autore studiò, della musica francese di Debussy e Ravel, ma anche di quella  russa di  Prokof'ev e Šostakovič. Nicola Luisotti ha superato elegantemente le ardue difficoltà virtuosistiche, è stato calorosamente applaudito e ha eseguito come bis: Valzer di Rota, un pezzo denso di un'atmosfera che ricorda Chopin.

Ha chiuso la Suite del Gattopardo la matrice romantica, in questo caso Mendelssohn e Čajkovskij, rende questa composizione molto diversa dalla precedente. Nino Rota, mostra una rimarchevole poliedricità di ispirazione e una grande fantasia compositiva. La musica fin dalle prime battute introduce nel film, nella casa del Principe Fabrizio Salina con la leggerezza del vento che muove le tende della stanza dove la famiglia recita il rosario accompagnando e coinvolgendo nelle vicende il pubblico. La direzione di Luisotti è stata appropriata; notevole la prova dell'orchestra in tutte le sue sezioni, in particolare nelle prime parti.

Il concerto della stagione dell'Accademia di Santa Cecilia di musica da camera ha offerto un appuntamento dedicato ai Lieder, insolito a causa del ristretto pubblico che apprezza questo genere musicale. Protagonisti di questo evento  Monica Bacelli e Antonio Ballista due raffinati e duttili artisti, ideali per questo tipo di musica che, legati da intense affinità elettive, hanno interpretato magnificamente i lieder di Hugo Wolf e Claude Debussy. Se ascoltare i lieder è raro, ancor di più lo è per quelli di Wolf autore prolifico e creatore di autentici capolavori; il programma ha offerto: Lieder da Italienisches Liederbuch e Lieder daìi Mignon da Wilhelm Meister.

I testi di Italienisches Liederbuch sono nella traduzione che Paul Heyse (successivamente premio Nobel) fece di rispetti ( umbro-toscani), vilote veneziane e alcuni canti liguri raccolti da Niccolò Tommaseo e Giuseppe Tigri, l'origine popolare, quindi, è filtrata attraverso la penna degli scrittori e del traduttore; il tono dei brani passa dall'amoroso, al sentimentale, allo scherzoso.

Wolf pose i musica l'intero Ciclo – escluso il requiem - di Mignon dal Noviziato di Wilhelm Meister di Wolfgang Goethe, i Lieder hanno un contenuto intenso, poetico e struggente profondamente diverso dai precedenti. Di Debussy sono state eseguite le Proses Lyriques musica e testo del musicista in cui immagini e atmosfere intense e diverse si avvicendano, sono sogni ma anche visioni luminescenti del mare o evocazioni della modernità nelle stazioni della città.

Conclusione sempre nel nome di Debussy con le Trois ballades de François Villon pseudonimo di  François de Montcorbier nato probabilmente intorno al 1431/2 e di cui non si hanno più notizie dopo il 1463 quando fu bandito da Parigi per dieci anni. Villon fu un personaggio estremo sempre con il rischio di finire sulla forca per ledubbie frequentazioni e la sua vita spericolata, molti dei suoi versi  hanno al centro le donne; possono essere leggeri come quelli rivolti alle parigine o pieni di amarezza e disinganno come quelli rivolti all'amica. La musica di Debussy esalta il contenuto del testo sottolineando tutte le sfumature, assumendo anche toni religiosi nelle preghiera fatta su richiesta della madre per pregare Nostra Signora.

Monica Bacelli e Antonio Ballista sono transitati per questi mondi diversi con grande intensità ed eleganza e, acclamati con entusiasmo dal pubblico, hanno regalato tre slendidi bis con tre brani di un musicista contemporaneo di di Wolf e Debussy: Tosti di cui hanno interpretato: A' vucchella (testo di D'annunzio), Ideale e Malia.

Pubblicato in: 
GN40 Anno III 21 febbraio 2011
Scheda
Titolo completo: 

Stagione di Musica da cemera dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Sabato 12 febbraio ore 18 – Lunedì 14 ore 21 – Martedì 15 ore 19.30
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Nicola Luisotti Direttore
Giuseppe Albanese Pianoforte

Programma
Beethoven
Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60
Rota
Il Gattopardo: Suite
Concerto per pianoforte n. 1 in do maggiore

Venerdì 18 ore 20.30
Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
Monica Bacelli mezzosoprano
Antonio Ballista pianoforte

Wolf Lieder da Italienisches Liederbuch
Lieder da Mignon Wilhelm Meister

Debussy Proses lyriques
Trois ballades de François Villon