Santa Cecilia. Il romanticismo lirico e appassionato di Jensen e Pappano

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Antonio Pappano e Janine Jensen

La perfetta intesa nell'interpretazione del Concerto in re maggioreper violino e orchestra di Brahms, tra il maestro Antonio Pappano e la giovane violinista olandese, Janine Jensen ha entusiasmato il pubblico accorso numeroso a Santa Cecilia il 23 febbraio 2015.

Il concerto è stato aperto da un brano di rarissima esecuzione, Concerti (1931) di Gian Francesco Malipiero (1882-1973), una scelta interessante del  maestro Pappano per far conoscere la produzione sinfonica italiana del secolo scorso. La composizione è una sequenza di pezzi brevi che, a parte l'Esordio, iniziale e il finale, Commiato, mettono in luce le caratteristiche espressive dei diversi strumenti: flauti, oboi, clarinetti, fagotti, trombe, tamburi, contrabbassi. Il dialogo con il resto dell'orchestra evoca la grande tradizione dei Concerti grossi di Arcangelo Corelli, in cui un piccolo gruppo di strumenti (concertino) si confronta con il resto dell'orchestra (concerto grosso). Non è una rievocazione storica ma, in accordo con la tendenza artistica dell'epoca, in antitesi con il tardo Romanticismo e la tradizione operistica, un mezzo usato dal compositore per esplorare diversi e inusuali accostamenti timbrici tra gli strumenti.

La  Sinfonia n. 4 in re minore di Robert Schumann fu scritta nello stesso anno (1841) della prima, ma non ebbe successo e fu successivamente rivista con pochi ritocchi, dieci anni dopo, e pubblicata nel 1853. Molto interessante è l'aspetto formale in quanto i quattro movimenti Vivace, Romanza, Scherzo con Trio e Finale tendono a fondersi in uno unico, infatti i diversi temi rimangono spesso uguali o sono una stretta derivazione uno dall'altro come in una costruzione ciclica. Una sinfonia anticipatrice del successivo sviluppo della musica tardo romantica, che  il compositore aveva avuto intenzione di chiamare Fantasia sinfonica, consapevole della libertà formale della composizione e del mirabile equilibrio tra le parti. La sinfonia è pervasa da un afflato lirico e colmo di un ardente romanticismo, che il maestro Pappano ha reso trascinante e coinvolgente e l'orchestra ha suonato magnificamente, assecondando perfettamente le intenzioni del direttore.

Gran finale esaltante con il Concerto in re maggiore per violino e orchestra di johannes Brahms, il formidabile accordo tra direttore e solista ha reso memorabile l'interpretazione di questo straordinario capolavoro. Il concerto fu dedicato al violinista Joseph Joachim, grande amico del compositore, che lo diresse nella prima esecuzione. Joachim ebbe un ruolo importante nella stesura della partitura in quanto il musicista, non sentendosi sicuro sulla parte del violino solista, lo consultò e lo lasciò libero di comporre la lunga cadenza che chiude il primo movimento, Allegro non troppo, in cui due temi uno lirico l'altro vigoroso si intrecciano giungendo ad un grandioso finale.

L'Adagio in fa maggiore intensamente lirico sfocia nel brillante e trascinante Allegro giocoso, non troppo vivace, in cui nel tema principale è presente l'influsso della musica ungherese. La meravigliosa esecuzione di Janine Jensen colpisce, non solo per la prodigiosa facilità con cui affronta tutte le insidie tecniche della partitura, ma soprattutto è l'interpretazione che affascina per l'afflato lirico, mirabile e soave e il fuoco romantico che scaturisce dal suo violino "Barrere" di Antonio Stradivari. Scroscianti applausi hanno accolto l'esecuzione di tutti i brani in programma; alla fine la Jensen sollecitata dalla standing ovation del pubblico presente ha suonato come bis la Sarabanda dalla Partita n°2 di Bach.

Pubblicato in: 
GN16 Anno VII 5 marzo 2015
Scheda
Titolo completo: 

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione Sinfonica 2014-2015
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Sabato 21 febbraio ore 18 – lunedì 23 ore 20.30 - martedì 24 ore 19,30
Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano direttore
Janine Jansen violino

Malipiero         Concerti per orchestra
Schumann        Sinfonia n. 4 in re minore op.120
Brahms             Concerto in re maggiore per violino e orchestra op.77