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L'etichetta Stradivarius ha pubblicato un raffinato CD dedicato al flauto: la monografica su Friedrich Kulhau vede Stefano Parrino protagonista per il Rondeau d'une folie, che tratteggia una passeggiata che sembra protrarsi fino a sera nel giardino di Giverny con Monet presente insieme ai suoi colori.

Friedrich Kulhau (1786-1832), era detto il Beethoven del flauto, ed è erroneamente poco programmato nelle sale da concerto in quanto, oltre ad avere una produzione di eccellenza e vasta – e lo sarebbe stata ancora di più se l'incendio del febbraio 1831 non avesse distrutto i manoscritti e la casa del compositore, già avversato dalla sorte un anno prima con la morte di entrambi i genitori -, è giustamente considerato poi come colui che ha arricchito nella massima espressione il flauto, rendendo gli stilemi virtuosistici dello strumento un fatto riconosciuto a partire dalla prima metà dell'Ottocento.

Kulhau nacque in Sassonia da cui dovette fuggire per esonerarsi dall'arruolamento coattivo nell'esercito dell'impero francese – allora Amburgo fu annessa alla Francia – e, nonostante avesse da piccolo perduto un occhio, questo non gli valse ad esserne dispensato. Da qui, il viaggio in Danimarca dove fu accolto come “musicista da camera del re” dal Teatro Reale di Copenhagen, divenendo poi Primo flauto dell'orchestra ed acquisendo via via il ruolo di compositore, creando opere basate sul Singspiel, sulla scia dello Zauberflöte mozartiano e dai titoli fatati: Tryllearpen (L'arpa magica); Elverhøj (Il colle degli Elfi).

Stefano Parrino, è musicista di tono e dal fraseggio brillante e leggero, scorrevole e flessuoso sui tasti, anche nei momenti più continuativi del “respiro circolare”, delicatamente raffinato in ogni parte: dalle Fantasie, passando per il Capriccio, il Rondò ed il finale Allegro assai.

Grandemente apprezzato in terra russa, a San Pietroburgo in particolare, dove è stato più volte chiamato per eseguire da Mercadante a Katchaturian, compresa la stagione 2015 nella Grande Sala Filarmonica, si dedica contemporaneamente all'insegnamento, che procede assieme alle sue interpretazioni dal vivo, presso il Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina. Di Mercadante, di cui è esperto, ha inoltre pubblicato per Stradivarius un notevole CD sulle Arie e i capricci.