Teatro dell'Opera di Roma. La Favola illuminata di Verdi

Articolo di: 
Livia Bidoli
Un ballo in maschera

Fino al 30 ottobre al Teatro dell'Opera di Roma, Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi torna dopo  l'ultima recita del 1985 al Costanzi e del 2001 alle Terme di Caracalla: la regia è affidata a Leo Muscato che conosciamo per un fortunato Rigoletto, e sul podio Jesús López-Cobos, per il magnifico Werther dello scorso anno con Francesco Meli nella parte principale allora come ora. Amelia è la soprano cinese Hui He, e la bravissima Serena Gamberoni recita nella parte di Oscar; il capitano Anckarström è Simone Piazzola.

Opera magnifica di Verdi ispirata alla vera storia di Gustavo III Re di Svezia, e censurata all'epoca, rappresenta un re illuminato e amante quanto mecenate delle arti tutte, compresa la musica ma inviso a molta parte della nobiltà che organizzò un complotto per eliminarlo, riuscendovi. Condannato l'uccisore, rimasero sconosciuti gli altri complici. Da qui partì Eugène Scribe a scrivere un Grand-Opéra per Daniel Auber, che ebbe un grandissimo successo.

L'opera è situata nel 1792 come nella realtà che sul palcoscenico del Costanzi diventa rarefatta come una favola: leggiamo “C'era una volta...” e presentando il fatto culminante dell'assassinio del re sulla musica struggente dell'ouverture a delineare la tragicità del climax. Ammiriamo fin dall'inizio le scene a cura di Federica Parolini che, sotto lumi antichi, acquistano un insolito sapore di autenticità aldilà del tempo, così come negli arredi e nelle luci violette di Alessandro Verazzi.

La regia di Leo Muscato si presenta briosa e ritmata, e la prima parte di Francesco Meli come Gustavo (Riccardo) è perfettamente sincronica con voce, timbro e movimento scenico in tutti e tre gli atti: una prova di altissima eccellenza che il pubblico ha fortemente applaudito. L'affiatamento con Oscar, il paggio impersonato dalla moglie Serena Gamberoni è incredibilmente energetico e ricco di sfumature: Gamberoni, dopo Meli, ha dato una prova eccelsa di una parte che conosce perfettamente ed in cui brilla per la padronanza e la brillantezza. C'è piaciuta molto meno la cinese Hui He che non raggiungeva le altezze richieste alla parte di Amelia e ci sembrava fuori parte, nonostante sia un suo cavallo di battaglia. Bravissimo invece Simone Piazzola nella parte di Anckarstrom, geloso e vendicativo nonostante la reclamata purezza di Amelia da parte di Gustavo, il suo amico ed il suo re.

L'intreccio ben calibrato per la storia d'amore impossibile fra il re ed Amelia, moglie del suo fedele capitano, trascina tutta la trama con delle varianti stregonesche: il fato del re letto insieme al “demonio” dall'indovina Arvidson – nel ruolo Dolora Zajick, molto lamentosa – ed il ballo in maschera del titolo, superba prova ai costumi di Silvia Aymonino e alle coreografie, molto divertenti e briose di Alessandra De Angelis.

Un'opera perfettamente compiuta nella sua realizzazione scenica e registica, con un'Orchestra del Teatro dell'Opera in piena sincronia coll'eccellente direttore López-Cobos, che ha esaltato le plurime variazioni di un Verdi ai suoi massimi vertici.

Pubblicato in: 
GN45 Anno VIII 28 ottobre 2016
Scheda
Titolo completo: 

Teatro dell'Opera di Roma
Stagione 2015/2016
Un ballo in maschera
Musica di Giuseppe Verdi
Opera in tre atti

Libretto di Antonio Somma basato sul libretto di Eugène Scribe
per l’opera di Daniel Auber Gustave III, ou le Bal Masqué
Durata: 2,45 h - ATTO I e ATTO II 85' - INTERVALLO 30' - ATT III 50'
Direttore Jesús López-Cobos
Regia Leo Muscato
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Scene Federica Parolini
Costumi Silvia Aymonino
Luci Alessandro Verazzi

Interpreti principali
Gustavo III, re di Svezia (Riccardo) Francesco Meli /
Angelo Villari 23, 27, 30
Il capitano Anckarström (Renato) Simone Piazzola /
Juan Jesús Rodríguez 23, 27, 30
Amelia Hui He /
Julianna Di Giacomo 23, 27, 30
Arvidson, indovina (Ulrica) Dolora Zajick /
Sara Murphy 23, 30
Oscar Serena Gamberoni /
Lucrezia Drei 23, 30
Il conte Horn (Sam) Alessio Cacciamani
Il conte Ribbïng (Tom) Dario Russo
Christian, un marinaio (Silvano) Gianfranco Montresor
Un giudice Gianluca Floris

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera
Nuovo allestimento in coproduzione con Teatro dell’Opera di Malmö

Con sovratitoli in italiano e inglese

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