Teatro Dell'Opera incontra la metro C. Gli artisti di Terezín in musica nel nostro tempo

Articolo di: 
Teo Orlando
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Mercoledì 14 ottobre 2015, alle ore 12.00, si è svolta, presso il Teatro dell'Opera di Roma, la conferenza stampa in cui è stato presentato un singolare spettacolo: si tratta di Non abbiamo pianto, una sorta di concerto itinerante nella più recente delle linee metropolitane di Roma, quella metro C, inaugurata appena un anno fa, che collega attualmente piazza Lodi (e tra poco tempo San Giovanni e il Colosseo) con la località Pantano Borghese, situata a 21 chilometri dal Campidoglio, al confine tra il comune di Roma e quello di Montecompatri.

Per impegni pressanti istituzionali, all'incontro non ha partecipato l’assessore uscente alla Cultura e allo Sport di Roma Capitale, Giovanna Marinelli. Hanno così preso la parola il sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma, Carlo Fuortes, Fabiana Piersanti e Guido Barbieri dell’Associazione “She Lives”, Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3, e, infine, il Direttore della Comunicazione e delle Relazioni istituzionali dell'ATAC spa, Giuseppe Noia.

L'originalità e la peculiarità dell'evento stanno nel fatto che per la prima volta nei suoi sessant'anni di storia la metropolitana della Capitale ospiterà un intero complesso sinfonico, ossia l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma. Certo, soprattutto all'epoca delle rimpiante Notti Bianche del sindaco Veltroni, le metropolitane di Roma (metro A, B e Roma-Lido; all'epoca non esistevano ancora la B1 e la C) hanno ospitato numerosi eventi musicali, ma mai di queste proporzioni.

Il concerto è stato ideato e promosso dall'Associazione culturale She lives (fondata da Fabiana Piersanti, Guido Barbieri e Alessio Elia), che si prefigge di promuovere la musica del nostro tempo affrancandola dalla frusta e abusata abitudine di definirla affiancando al sostantivo "musica" l’aggettivo "contemporanea", giacché la contemporaneità non può ridursi alla mera declinazione del linguaggio musicale, ma deve diventare la condizione in cui viviamo il tempo presente. L'iniziativa si svolge in collaborazione con l'Opera di Roma e l'Atac, e si avvale del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma Capitale, della Comunità ebraica di Roma, di Errebian Spa e della Reale Ambasciata di Norvegia.

Il 17 ottobre vedremo quindi, in diversi momenti, tre stazioni della nuova linea C, Teano, Malatesta e Pigneto, trasformarsi in altrettante venues da concerto, in cui la musica scenderà nelle profondità abissali della città e delle sue periferie lontane, fino a lambire i Castelli romani.

Perché si è scelta come data il 17 ottobre? La risposta è semplice: la data, non certo casuale, coincide con un evento appartenente ai più tragici della storia europea recente, ossia il pogrom in cui, all'alba del 17 ottobre 1944, 1.390 artisti ebrei, provenienti dalla Cecoslovacchia, dall'Austria e dalla Moldavia, vennero brutalmente assassinati nelle camere a gas del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

Costoro provenivano tutti dal cosiddetto “ghetto modello" di Terezín (città della Boemia nota in tedesco come Theresienstadt), concepito dal Terzo Reich per indurre nell'opinione pubblica internazionale l'idea che i lager fossero quasi città autonome dove gli ebrei potevano liberamente praticare ogni attività. Lì per quattro anni i poeti, gli scrittori, i musicisti, i pittori, i compositori, gli attori vissero nell'illusione di poter sviluppare la loro creatività.

Ma la realtà si rivelò ben diversa, perché il 16 ottobre del 1944 vennero caricati su un unico convoglio ferroviario, il Künstlertransport, il "treno degli artisti", e dopo ventiquattro ore la loro esistenza terminò, "passando per il camino", per parafrasare Francesco Guccini. Tra gli uomini, le donne e i bambini spinti a forza su quei vagoni piombati troviamo alcuni degli ingegni più vivi e brillanti del tempo: i compositori Hans Krása, Viktor Ullmann, Pavel Haas, Gideon Klein e James Simon, il direttore d'orchestra Raphael Schächter, i pianisti Bernard Kaff e Carlo Taube, lo scrittore Peter Kien, i violinisti Viktor Kohn e Egon Ledec. Erano tutti giovani artisti tra i venti e i quarant’anni, che vennero assassinati nel pieno delle loro capacità e del loro talento.

Non abbiamo pianto non sarà però un concerto meramente celebrativo, né intende istituire un altro "giorno della memoria", perché i compositori della Shoah instaureranno una sorta di dialogo ideale con i musicisti del nostro tempo, con un'operazione che li sottrarrà ai contesti commemorativi nei quali vengono quasi sempre relegati. Ecco perché le musiche di Pavel Haas, una delle vittime del 17 ottobre, si fonderanno con quelle di Lasse Thoresen, il maggiore compositore norvegese vivente, che per questa occasione verrà in Italia e seguirà personalmente le prove del concerto.

Alle musiche di Haas e Thoresen farà da contrappunto il diario poetico scritto a Terezín da Viktor Ullmann (Il viandante straniero, prima traduzione in italiano a cura dell’Associazione She lives), a cui si aggiungeranno i testi del poeta Nicola Muschitiello, tratti da La rosa eterna (Nino Aragno Editore, 2015). Ai versi, il cui titolo richiama inevitabilmente La rosa di nessuno di Paul Celan, daranno voce due artisti del nostro tempo, anche loro eredi ideali dei padri di Terezín: il regista Giorgio Barberio Corsetti e lo stesso Nicola Muschitiello.

La strage degli artisti del 17 ottobre 1944 verrà ricordata, con i suoni e i versi di Non abbiamo pianto, anche in altre città: lo stesso 17 ottobre all'Auditorium Carducci di Como il pianista Christophe Sirodeau eseguirà le musiche "concentrazionarie" (il cui massimo esempio è forse il Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen) di Ullmann, Schuloff e Winterberg, mentre il 16 e il 19 I Solisti Aquilani diretti da Gabriele Bonolis toccheranno, insieme a Nicola Muschitiello, il Teatro Sperimentale di Ancona e l'Auditorium del Parco a L'Aquila.

Il "viaggio romano" comincerà con la stazione di Teano, dove, alle 19.09 esatte, un minuto dopo la fine di Shabbat, l'immenso atrio di vetro e cemento della stazione accoglierà la prima esecuzione italiana di YR (Brina), un pezzo ad alta densità virtuosistica che Thoresen ha immaginato in forma di dialogo tra un violino e un danzatore, in cui gli intervalli non temperati della musica folclorica dialogano con quelli della musica colta. A interpretarlo saranno il violinista Stefano Minore e la danzatrice e coreografa Francesca La Cava. Il brano sarà accompagnato dalla voce di Nicola Muschitiello che leggerà "Salmo '80", una sua poesia dedicata ad Angela Fresu, la più giovane vittima della strage di Bologna.

La seconda tappa sarà, alle 19.45, alla stazione di Malatesta. Ai piedi della grande vetrata si esibiranno i sedici archi dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma, diretti per l'occasione da Gabriele Bonolis. Ai microfoni di RAI RADIO 3, che riprenderà in diretta questa parte del concerto, verranno eseguiti lo Studio per orchestra d'archi di Pavel Haas, composto a Terezín ed eseguito nel 1944 dall'orchestra del ghetto; un incandescente pezzo di Lasse Thoresen, SPRANG, concerto per due violini e orchestra d’archi, e infine la trascrizione, curata dallo stesso Bonolis, del secondo movimento del Quartetto per archi n. 2 di Haas, composto nel 1924 sotto la diretta influenza di Leoš Janáček. Alla voce di Nicola Muschitiello che leggerà le sue poesie tratte da La rosa eterna si unirà in questa stazione quella di Giorgio Barberio Corsetti al quale è affidato il diario poetico di Ullmann.

La terza e ultima tappa sarà, intorno, alle 21, la stazione di Pigneto. Qui gli spettatori, che si muoveranno tra una stazione e l'altra utilizzando le normali corse della metropolitana, ritroveranno il violino di Stefano Minore e le voci di Nicola Muschitiello e di Giorgio Barberio Corsetti. Per le letture di congedo si tornerà ai versi di Nicola Muschitiello, e a quelli tesi e meditativi che Viktor Ulmann ha concepito, senza mai cedere allo sconforto e al lamento, nella prigione a cielo aperto di Terezín. 

Gli spettatori che non vorranno raggiungere con i propri mezzi la stazione di Teano si ritroveranno alle 18.30 alla stazione di Pigneto e saranno accompagnati dal gruppo dei figuranti verso la tappa iniziale. Per accedere ai luoghi del concerto gli spettatori dovranno munirsi del biglietto di accesso alla metropolitana, al costo di un euro e cinquanta. I B.I.T. (acronimo di Biglietto Integrato a Tempo) saranno forniti, oltre che dai distributori automatici, anche dal personale dell'ATAC presso le stazioni di Pigneto e Teano. Saranno ovviamente validi anche tutti gli altri titoli di viaggio metrebus, per Roma e per il Lazio.

Pubblicato in: 
GN44 Anno VII 15 ottobre 2015
Scheda
Titolo completo: 

NON ABBIAMO PIANTO

Uscire dal ghetto: gli artisti di Terezín parlano col nostro tempo. Concerto itinerante nelle stazioni della metropolitana di Roma

Un progetto dell’Associazione SHE LIVESa cura di Fabiana Piersanti e Guido Barbieri

Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma

Gabriele Bonolis, direttore, con la partecipazione di Daniele Orlando, Francesco Peverini, violini solisti

Nicola Muschitiello e Giorgio Barberio Corsetti, voci recitanti

Francesca La Cava, coreografia e danza

Stefano Minore, violino solista 

Regia e immagini di Francesco Viscuso

Con la collaborazione del Teatro dell'Opera di Roma e ATAC, il patrocinio di Roma Capitale e della Comunità Ebraica di Roma, e il sostegno di Errebian SpA

Media Partner Rai Radio 3

PROGRAMMA

Ore 19.09 Metro C - Stazione di Teano

Lasse Thoresen: YR per violino solo

Stefano Minore, violino | Francesca La Cava, coreografia e danza

Nicola Muschitiello, voce recitante: Salmo ‘80

Ore 19.45 Metro C - Stazione di Malatesta

Pavel Haas: Studio per orchestra d'archi

Lasse Thoresen: SPRANG, doppio concerto per due violini e orchestra d’archi op. 46

Pavel Haas: Andante, dal Quartetto per archi n. 2 op. 7 (trascrizione di Gabriele Bonolis)

Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma

con la partecipazione di Francesco Peverini e Daniele Orlando, violini solisti

Direttore Gabriele Bonolis

Viktor Ullmann, selezione dal diario poetico Il viandante straniero, Terezín, 1943-1944

Nicola Muschitiello, selezione da La rosa eterna, Nino Aragno Editore, 2015

Giorgio Barberio Corsetti e Nicola Muschitiello, voci recitanti

Il concerto è trasmesso in diretta da Rai Radio 3

Ore 21 circa Metro C - Stazione di Pigneto

Viktor Ullmann, selezione dal diario poetico Il viandante straniero, Terezín, 1943-1944

Nicola Muschitiello, selezione da La rosa eterna, Nino Aragno Editore, 2015

Stefano Minore, violino

Giorgio Barberio Corsetti e Nicola Muschitiello, voci recitanti