Teatro Eliseo. La corrosiva pièce di Mamet secondo Rubini

Articolo di: 
Giuseppe Talarico e Livia Bidoli
Americani

Uno dei testi più apertamente critici verso la corsa al denaro in pieno yppismo, è Americani, un testo teatrale di cui è autore lo scrittore e sceneggiatore David Mamet, al quale, per questo libro, venne attribuito nel 1984 il premio Pulitzer. Dal libro di David Mamet, tradotto da Luca Barbareschi, noto per le sue versioni anche di American Buffalo, Perversione sessuale e ChicagoSergio Rubini, attore e regista soprattutto cinematografico, ha tratto la regia di questa pièce corrosiva che è in scena al Teatro Eliseo di Roma dal 27 settembre al 30 ottobre.

La prima scena, con cui si apre la rappresentazione, ci conduce in un locale pubblico, arredato con i mobili che evocano lo stile prevalente negli anni ottanta, due signori sono impegnati in una conversazione tesa e concitata. Daniele Sonnino, interpretato magistralmente da Sergio Rubini, dipendente di un'agenzia immobiliare, mentre parla con il suo superiore, un dottore commercialista, Tommaso Mariani, parte assegnata al bravissimo Giammarco Tognazzi, ricorda con quanta facilità alla fine degli anni settanta riusciva a vendere terreni di pregio e case e a realizzare grandi profitti. Daniele, in un momento di malinconia, ammette che negli anni ottanta è sempre più difficile concludere affari nel campo immobiliare. Per questo rivolge l’accorata richiesta di aiuto al suo superiore, Tommaso Mariani, al quale chiede la lista dei contatti con persone che, per reddito e posizione economica, si suppone siano  in grado di fare grandi investimenti. Daniele, mentre implora Tommaso di fornirgli i contatti necessari per riprendere la sua attività di immobiliarista, ammette, sconsolato e in preda alla malinconia, che oramai è costretto a vivere in una stanza situata fuori dalla capitale.

In questo spettacolo i riferimenti alla città ed quartieri di Roma sono frequenti, segno che il testo originario di Mamet è stato profondamente riadattato appositamente per la platea capitolina in modo da innestarsi anche territorialmente con i ricordi che più ci appartengono - soprattutto Colle Fiorito e la costruzione del bunker di ville dell'Olgiata, mai troppo al sicuro come sappiano bene, ed il Terminillo. In un ristorante, altri due dipendenti della medesima agenzia immobiliare si scambiano opinioni e punti di vista sul loro lavoro, mentre mangiano e si rifocillano. Si tratta di Giorgio Arnone, interpretato da Roberto Ciufoli e di Giacomo Mossa, ruolo affidato a Gianluca Gobbi. Non riveleremo troppo dello spettacolo ma vi assicuriamo che la stessa verve di Rubini è conferita al personaggio di Riccardo Roma da Francesco Montanari, mentre il timido signore incarnato da Giusepe Manfridi è del tutto soggiogato dal suo fascino.

In un parola sola, tutti i personaggi, la cui identità è delineata in modo accurato, sono posseduti dalla smania di realizzare profitti e guadagni, sicché per lo spettatore è facile ritenere che siano i simboli che incarnano la mentalità dominante negli anni ottanta, l’epoca in America dell’edonismo Reganiano.

Mentre risuona Ordinary World, ultimo dei successi al declino dei Duran Duran, lo spettacolo si conclude. Lo spettatore alla fine della rappresentazione ha un'immagine precisa e nitida di quegli anni, epoca in cui le persone inseguivano in modo ossessivo il denaro, il successo, il benessere, mossi da una brama sconfinata. Minimaliste ed adeguate le scenografie dello spettacolo e gli abiti indossati dagli attori, in una tensione che non si smorza che sul finale, quasi uno stacco nel vuoto.

Pubblicato in: 
GN42 Anno VIII 7 ottobre 2016
Scheda
Titolo completo: 

Teatro Eliseo - Roma
dal 27 settembre al 30 ottobre 2016
Americani
Glengarry Glen Ross
di David Mamet
traduzione
Luca Barbareschi
regia
Sergio Rubini
con
Sergio Rubini
Gianmarco Tognazzi
Francesco Montanari
Roberto Ciufoli
Gianluca Gobbi
Giuseppe Manfridi
Federico Perrotta

scene
Paolo Polli
costumi
Silvia Bisconti
luci
Iuraj Saleri
musiche originali
GIUSEPPE VADALà
produzione
ELISEO – Teatro Nazionale dal 1918

Prima Nazionale