Uomini di parola. Gangster al crepuscolo

Articolo di: 
Alessandro Menchi
Uomini di parola

Nelle sale dall'11 luglio, Uomini di parola, il nuovo film con Al Pacino, è un gangster movie ironico e crepuscolare sul senso della vecchiaia e del tempo. La regia è dell'esordiente Fisher Stevens, noto caratterista americano, che si destreggia sfruttando al massimo l'istrionismo intramontabile di Pacino e di Christopher Walken, coadiuvati da un sempre carismatico Alan Arkin.

La storia si svolge tutta in poco più di una notte, quella in cui l'anziano Valentine detto Val (Al Pacino) riassapora per la prima volta la libertà dopo ventotto anni di galera. Ad accompagnarlo in questo ritorno alla (a)normalità c'è il suo vecchio (e unico) amico Doc (Christopher Walken), un ex-gangster come lui che si è convertito alla pittura. Tra bordelli, fughe in ospedale e scorpacciate di bistecche, Val intuisce che Doc gli nasconde un terribile segreto: è stato incaricato dal vendicativo boss Claphands (Mark Margolis) di eliminarlo entro le dieci del mattino seguente. Val capisce che Doc non ha scelta e decide dunque di godersi insieme a lui la sua prima e ultima notte di libertà. Coinvolgono anche il loro vecchio compagno di scorribande Hirsch (Alan Arkin), con il quale si imbattono in una serie di disavventure dal sapore dell'antica ebbrezza giovanile. Finché la morte non presenta loro il conto.

“È come ai vecchi tempi”, dice Hirsch a Val dopo uno spericolato inseguimento con la polizia. “No, è meglio. Perché adesso possiamo apprezzarlo”, risponde il compagno. Icona vivente del gangster movie, Al Pacino, veste ancora una volta i panni del criminale rilasciato che tenta di riabilitarsi – esattamente come in Carlito's Way di Brian De Palma (1993) -, ma viene trascinato verso l'ineluttabile destino dall'ombra del suo passato. Ma stavolta è diverso, stavolta il peso dell'età gli regala la consapevolezza del tempo che passa e che non risparmia nessuno. In quelle dieci ore di libertà, dunque, Val è come se recuperasse tutto il tempo perduto in carcere, regalando idealmente la meritata chiosa ad ogni gangster messo in scena da Pacino nella sua lunga carriera.

A fare da contrappunto all'ironico e sempre sublime gigionismo paciniano ci pensa l'insolita recitazione sotto le righe di Walken (insolita per lui), il cui dimesso Doc sottrae gesti ed espressioni laddove Val li aggiunge. Su di lui, infatti, grava un inquietudine ulteriore e segreta, - oltre a quella di dover uccidere l'unico amico - legata alla responsabilità morale verso una giovane e ignara nipote. Quando infine Doc opererà la sua scelta, dal cemento risplenderà quell'alba che per ventotto anni ha dipinto sulle sue tele in attesa di compiere il suo destino.

Pubblicato in: 
GN37 Anno V 23 luglio 2013
Scheda
Titolo completo: 

Uomini di parola

(Stand Up Guys)

GENERE: Azione, Commedia
REGIA: Fisher Stevens
SCENEGGIATURA: Noah Haidle
ATTORI:
Al Pacino, Christopher Walken, Alan Arkin, Vanessa Ferlito, Julianna Margulies, Katheryn Winnick

Uscita al cinema 11 luglio

FOTOGRAFIA: Michael Grady
MUSICHE: Lyle Workman
PRODUZIONE: Lakeshore Entertainment, Sidney Kimmel Entertainment
DISTRIBUZIONE: Koch Media
PAESE: USA 2013
DURATA: 110 Min
FORMATO: Colore